USO IMPROPRIO DI 16 MILIONI - Roberto Ginatta e Cosimo di Cursi, rispettivamente presidente e amministratore delegato della Blutec (società che si occupa della progettazione ingegneristica e della produzione di componenti per il settore auto) sono stati arrestati dalla Guardia di Finanzia di Palermo con l’accusa di malversazione ai danni dello Stato; in altre parole, è stato loro contestato l’utilizzo illecito di fondi pubblici originariamente destinati al rilancio dello stabilimento di Termini Imerese (nella foto di repertorio qui sopra). A quanto si apprende da fonti giornalistiche, la Blutec, che recentemente aveva rilevato lo storico impianto siciliano della Fiat, aveva ottenuto nel 2016 circa 21 milioni di euro da Invitalia, la società per azioni interamente partecipata dal Ministero dell’Economia con funzioni di promozione e sviluppo d’impresa. Una parte consistente dei fondi (circa 16 milioni di euro) sarebbe stata impiegati dalla stessa Blutec per investimenti su altri stabilimenti e per l’acquisto di beni che nulla avevano a che fare con l’originaria destinazione.
SIGILLI A TUTTI GLI IMPIANTI - La Guardia di Finanza ha posto sotto sequestro preventivo circa 16,5 milioni di euro e ha proceduto all’apposizione dei sigilli a tutti gli stabilimenti della Blutec sparsi in Italia, al fine di impedire la prosecuzione delle condotte illecite. Gli impianti sono stati affidati ad un amministratore giudiziario nominato dal giudice, che avrà il compito di assicurare la continuità del ciclo produttivo.
IL PIANO DI RILANCIO MAI ATTUATO - La Blutec aveva preso le redini dello stabilimento di Termini Imerese (che si fermò definitivamente nel 2011) allo scopo di farlo ripartire con i veicoli elettrici. I fondi pubblici assegnati da Invitalia erano destinati all’avviamento della produzione di circa 7000 motocicli elettrici per Poste Italiane e circa 7000 Fiat Doblò elettrici, in quattro anni; non solo: in principio erano previste anche altre iniziative industriali, tra cui l’elettrificazione del Fiat Ducato e l’assemblaggio di batterie Samsung. Il piano di rilancio presentato dalla Blutec prevedeva, inoltre, la reintegrazione dell’intera forza lavoro (circa 700 lavoratori) dell’impianto entro la fine del 2019.