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Termini Imerese: potrebbe arrivare l'indiana Mahindra & Mahindra

24 settembre 2010

Il gruppo indiano ha acquisito il pacchetto di maggioranza della Reva, l'azienda legatasi al finanziere siciliano Cimino per costruire una citycar elettrica.

IN MANO AGLI INDIANI? - Per lo stabilimento Fiat di Termini Imerese (foto sopra), che verrà dismesso dalla fine del 2011 quando cesserà la produzione della Lancia Ypsilon, potrebbe aprirsi un nuovo capitolo. Al gruppo torinese potrebbe subentrare l'indiana Mahindra & Mahindra. Un nome che era già emersa lo scorso inverno (leggi qui la news), quando si era ipotizzato anche un interessamento della cinese Geely per lo stabilimento siciliano (qui per saperne di più).

UN PROGETTO NOTO - A rilanciare la Mahindra & Mahindra, sono le indiscrezioni diffuse oggi dall'agenzia di stampa Bloomberg. Il gruppo indiano, nello scorso maggio ha acquisito con il 55% il pacchetto di maggioranza della connazionale Reva, azienda legatasi al finanziere siciliano Simone Cimino per realizzare una citycar elettrica e pannelli solari a Termini Imerese. Un progetto che Cimino aveva presentato all'ex ministro per lo Sviluppo Claudio Scajola e per il quale sarebbe previsto un investimento di 900 milioni di euro e una forza lavoro di circa 3.500 persone.

OK DALLA MAHINDRA - Sempre secondo quanto riporta Bloomber, Pawan Goenka, presidente della Mahindra Automotive, sarebbe già in contatto con Cimino e, in colloqui preliminari, avrebbe accolto positivamente il piano del finanziere siciliano. Maggiori dettagli sul progetto di Cimino dovrebbero essere svelati nei prossimi giorni, quando Invitalia, l'Agenzia nazionale per l'attrazione degli investimenti e lo sviluppo d'impresa, mosterà al governo una lista di investitori interessati a Termini Imerese.



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Ritratto di Flick09
24 settembre 2010 - 17:37
Spero davvero tanto che possano trovare un ottimo progetto per far rivere quel stabilimento, per dare un lavoro a tutti quelle famiglie che oggi vivono un incubo.. Alla faccia della fiattina..Nn capirò niente di economia e strategie indistriali (Marchio simpson si????), però resto incredulo e sconcertato, come un un gruppo, che con tanti progetti a livello internazionale, di vetture da costruire, con scambi tra i diversi marchi di proprietà e acquisiti, non dia investimenti per la costruzione di una sola vettura in questo stabilimento, di vitale importanza per quella terra.. e che lo preferisca chiudere..Addirittura preferendo fare investimenti in Serbia...Nn ho mai avuto il pensiero di acquistare quei barattolo di macchine fiattine..Ora proprio.. Omer marchionne se le prendesse lui e lapo elkan le fiattina.. P.S orgoglio meridionale..
Ritratto di ghighen
25 settembre 2010 - 07:58
Se così sarà, è facile prevedere un fiasco completo per gli indiani !! Le loro industrie sono competitive nella misura in cui riescono a sfruttare il basso costo della propria manodopera locale. In sicilia invece andrebbero incontro a costi pazzeschi dovuti anche alla poca voglia di lavorare dei nostri operai. La sicilia poi non ha nemmeno le infrastrutture necessarie al decollo di un'industria automobilistica. Molto probabilmente è solo un'operazione di facciata dietro la quale si nasconde un accordo tra indiani e mafiosi siciliani al fine di consentire a questi ultimi lo sviluppo di nuovi canali di approvvigionamento per la droga
Ritratto di perché no
25 settembre 2010 - 18:33
Chiediti perché la Sicilia e il resto del meridione non ha le infrastrutture giuste o perché lì c'é una mafia con cui gli indiani potrebbero, ipoteticamente, colludersi...suggerisco un libro che tratti del periodo dell' unità di Italia...chiarirebbe molte cose
Ritratto di ghighen
26 settembre 2010 - 10:33
Si me lo sono chiesto. La risposta è che per ogni cosa che si vuole realizzare (dalle industrie e quindi dal lavoro, alle abitazioni) al nord ci si mette di impegno e si fa ( in realtà era così fino alla fine degli anni ottanta, adesso un po' meno) mentre in meridione, sicilia compresa, se c'è qualcosa che andrebbe fatto si invoca l'intervento dello stato. Sono secoli che i meridionali sono abituati ad aspettare che i politici risolvano per loro ogni piccolo problema. I cittadini meridionali demandano la risoluzione dei problemi ai politici locali, i politici locali demandano ai politici romani, i quali o non fanno niente o destinano enormi stanziamenti economici che poi finiscono nelle casse della mafia. E se tu iniziassi a suggerire di fare qualcosa di costruttivo anzichè comodamente leggere qualche libro e aspettare che arrivi lo spirito santo ad aiutarvi ??? !!! Non dirmi che anche tu per risolvere qualcosa aspetti di vincere alla lotteria o che San Gennaro faccia il miracolo???
Ritratto di perché no
26 settembre 2010 - 11:56
Non aspetto né lotteria alcuna né invoco santi in paradiso (men che meno San Gennaro, dato che non sono napoletano). Che nel Meridione, ormai, si sia creata una situazione stagnante é un dato di fatto e gli stessi "terroni" (come amate chiamarli) non aiutano. Ti ho suggerito di leggere qualcosa in merito perché ad oggi, il Nord italiano si ritrova a far la parte del leone ed a vituperare questo Sud parassita e piagnone, dimenticandosi di quando lo ha colonizzato, 150 fa (con barbarie taciute sui libri di storia), quando questo schifoso meridione (all' epoca Regno delle due Sicilie) era il terzo Stato più ricco dell' Europa del tempo, dopo Inghilterra e Francia e, sempre in quel tempo, stava per "spiccare il volo" (dal punto di vista economico) con gli interessi relativi al canale di Suez...mentre, nella civilissima Padania si faceva la fame, aspettando di trovare uno schifosissimo covo di parassiti meridionali da dissanguare...ma questo gente come i leghisti non lo può sapere
Ritratto di osmica
26 settembre 2010 - 15:29
che discorsone! La realta' di oggi e' proprio il contrario. Invece di guardare ai migliori anni, bisognerebbe guardare in avanti e chiedersi come fare... p.s. sono un polentone che non usa (e non ama) l'espressione "ter.rone" (ma fa troppo comodo metterla su questo punto). Casomai mi chiedo: ma quante delle mie tasse vanno a far sopravvivere il mezzogiorno (o la "te.rronia", come vuoi) e perche' per aprire una qualsiasi attivita' dalle mie parti trovo pochissimi fondi, quando nel sud avrei preziosi aiuti a fondo perduto... E poi, detto tra di noi, oggi, chi farebbe un'impresa di automobili su un'isola?
Ritratto di perché no
27 settembre 2010 - 11:11
A prescindere dall' industria di automobili su un' isola... Parli di dimenticare gli anni belli e guardare avanti...beh, in linea di massima é giusto, é ciò che si dovrebbe fare, anche perché vivere nel passato é inutile e deleterio...ma fammi capire una cosa, tu che parli di tasse pagate al Nord per "far campare il meridione": quante delle industrie che, ad oggi, rendono il settentrione così ricco e sviluppato ci sarebbero se non fosse stata creata l' Italia? Pensi che gli "aiuti" che vengono stanziati per il Sud (tu stesso hai citato le agevolazioni per le attività qui nel mezzogiorno) vadano, sul serio, ad aiutare la gente oppure ad ingrassare le varie mafie con cui le istituzioni (e non solo quelle meridionali) vanno a braccetto? Sia chiaro, il mio discorso non é mirato a difendere a prescindere il comportamento della gente del Sud (anche perché si é creata una patina di ignoranza ed indolenza che non fa altro che farci sprofondare ulteriormente e questo é innegabile), ma non si può dire che il passato non abbia influito sul presente
Ritratto di SAUZER75
27 settembre 2010 - 11:56
Se il meridione fosse ricco come il nord, l'Italia in europa non avrebbe rivali,altro che Germania o Svizzera. Le tasse servon per mantenere i milioni di stipendi statali, posti creati per aver un bacino di voti.....vedi il numerodi guardie forestali in Calabria per esempio. Comunque sia...w il sud e la Lombardia regione autonoma
Ritratto di perché no
27 settembre 2010 - 12:06
Hai ragione da vendere...il tutto é legato a doppio filo con la politica e le mafie...
Ritratto di osmica
30 settembre 2010 - 10:56
Riprendo qua: nord/sud. Il Sud e' stato importantissimo per l'Italia e lo sviluppo di essa. Pero' ho usato "e' stato". ovvero, passato. Oggi e' indietro. Volutamente indietro anche da parte del nord (per uno e piu' motivi). La mafia... non c'e' la mafia solo al sud. Si poteva, e si potrebbe, fare molto di piu' di quello che si e' fatto e si fa. Come hai detto anche tu, bisogna guardare al futuro (senza guardare il passato. Il passato bisogna conoscerlo, almeno per non comettere gli stessi errori), darsi degli obiettivi (raggiungibili) e cercare di raggiungerli. Per quanto riguarda "gli aiuti economici" era rivolto ai finaziamenti per aprire nuove attivita' (microimprese, imprese di piccola dimensione) sono rivolti alle "aree svantaggiate" (cosi vengono chiamate). Questo vuol dire che nella mia area (non svantaggiata) non ho diritto a questi aiuti (salvo eventuali aiuti della regione/provincia/comune...). E le banche non mi danno finanziamenti. Ovvero: ho l'idea, ho il progetto, ho un business plan, dovrei assumere 1-2 persone, lascerei il mio la voro (un'altro posto di lavoro che si libera), produrrei, pagherei le tasse (anche quelli dei dipendenti e anche loro pagherebbero le tasse), ma non ho la risorsa economica. Ergo: nada.