SE NE PARLA DA ANNI - Da diversi anni si parla di una fantomatica Tesla economica, conosciuta come Model 2 (qui sopra in una foto spia di alcuni mesi fa). A conferire una dimensione più concreta ai cosiddetti rumor circolati negli ultimi mesi, questa volta è un rapporto della Deutsche Bank relativo ad un evento al quale ha partecipato il responsabile delle relazioni con gli investitori della Tesla, Travis Axelrod. In quella occasione si è parlato dello sviluppo dei prodotti della compagnia di Elon Musk.
MODEL Q - Nel documento si cita l’uscita di quella che provvisoriamente viene chiamata Model Q, ossia un’elettrica con un prezzo di listino inferiore a 30.000 dollari, il cui arrivo è previsto entro la seconda metà del 2025. I dettagli sono pochi ma si può intuire che la compagnia americana possa aver deciso di far uscire una vettura più economica dell’attuale Model 3 per fronteggiare l’aggressività dei costruttori asiatici. Fino ad ora Elon Musk è rimasto piuttosto scettico sull’EV economica, che potrebbe avere della fattezze da crossover compatta, anche se di fatto non l’ha mai esclusa categoricamente.
C'È ANCHE ALTRO - Il rapporto menziona anche una variante a passo lungo della Model Y con tre file di sedili destinata al mercato cinese, che potrebbe debuttare il prossimo anno contestualmente alla presentazione del restyling della Model Y. Si parla anche della tecnologia Full Self-Driving (FSD), dello sviluppo dei robotaxi e del robot umanoide Optimus, prodotti che nel prossimo futuro potrebbero diventare fondamentali nell’opera di diversificazione del business.
IL MESSICO - Oltre al controllo della catena di fornitura in Cina, per aumentare i volumi produttivi la Tesla dovrà necessariamente contare sul Nord America. Mentre i piani dello stabilimento in Messico dipendono dagli sviluppi geopolitici e dai dazi imposti dalla nuova amministrazione Trump.
MENO GUIDAGNI - Nel rapporto viene spiegato che nel 2025, essendo un anno di lanci di prodotti e di contestuali investimenti, la redditività dell’azienda sarà inferiore (l'assorbimento dei costi fissi sarà più inefficiente), ma compensata, almeno in parte, da un prezzo al pubblico più basso.