UN SUCCESSO - La Toyota C-HR è una delle auto più attese della gamma visto il successo della precedente generazione, che dal 2016 a oggi ha trovato quasi 1,5 milioni di clienti nel mondo. Di un modello così apprezzato la casa giapponese non ha voluto cambiare l’impostazione, fatta di uno stile decisamente audace che si abbina ad una meccanica con motore ibrido collaudato e affidabile ormai sinonimo di Toyota.
AUDACE E RAZIONALE ALLO STESSO TEMPO - La nuova Toyota C-HR 2024 porta con sé tante novità, tecniche e stilistiche, come abbiamo potuto verificare in occasione del nostro primo test drive (qui per saperne di più). Lo stile riprende e amplifica l’impostazione in stile manga giapponese, con linee tese e spigolose che conferiscono alla vettura un aspetto tecnologico e grintose. Il motore è l’ormai classico ibrido della casa giapponese, qui disponibile in due varianti: con motore 1.8 oppure 2.0 litri rispettivamente con 140 o 198 CV. Quest'ultimo, per la prima volta, disponibile anche con trazione 4x4, grazie al motore elettrico da 41 CV dedicato al retrotreno, ma anche in una variante ibrida plug-in (PHEV) da 223 CV. I prezzi di listino in Italia partono da 35.700 euro per la 1.8 HEV Active e arrivano ai 51.900 euro della 2.0 PHEV GR Sport Premiere (qui per conoscere tutti i prezzi).
FABBRICATA IN TURCHIA - La Toyota C-HR è costruita nella fabbrica Toyota di Sakaya, in Turchia, dove è partita nei giorni scorsi la produzione della seconda generazione, con l’avvio delle consegne previsto entro la fine di novembre 2023. Lo stabilimento turco è stato opportunamente aggiornato con un investimento di 308 milioni di euro (in totale la casa giapponese ha speso nell’impianto 2,5 miliardi di euro). La struttura, dalle cui linee esce anche la Corolla Sedan, comprende anche l’assemblaggio di batterie, in grado di produrre 75.000 accumulatori all’anno, diventando così il primo stabilimento europeo della Toyota ad assemblare veicoli ibridi plug-in. La fabbrica Toyota di Sakaya ha adottato delle misure per ridurre al minimo il consumo di energia e l’impatto ambientale. Tra di esse rientrano la nuova linea di verniciatura con basse emissioni di CO2, sistemi di ventilazione a zero emissioni di carbonio e l'utilizzo di energia solare attraverso l’installazione di pannelli.