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La Toyota Mirai in mostra a Genova

05 giugno 2015

Per la prima volta si può vedere da vicino anche n Italia il modello Toyota che funziona a idrogeno.

La Toyota Mirai in mostra a Genova
IL FUTURO IN PIAZZA - Nella centralissima piazza De Ferrari, da oggi 4 giugno sino a lunedì 7, la Toyota espone per la prima in Italia la Toyota Mirai (termine che in giapponese significa futuro), il modello che funziona con motore elettrico alimentato dall'energia generata da celle a combustibile, a loro volta funzionanti a idrogeno. La Toyota Mirai è già in vendita in Giappone e nel settembre 2015 lo sarà anche in Danimarca, Germania e Gran Bretagna, paesi in cui esistono distributori di idrogeno. In Italia la vettura non mai stata esposta e l’iniziativa di Genova è una prima assoluta.
 
“PIENO” IN 3 MINUTI - La Toyota Mirai si fa notare anche per la linea molto incisiva, in particolare nella parte anteriore, ma evidentemente la caratteristica che la rende di grande interesse sta nel sistema TFCS, Toyota Fuel Cell System che le consente di disporre di 154 CV senza emettere né CO2 né altri elementi inquinanti, e non richiedere i lunghi tempi di ricarica tipici delle auto elettriche dotate solo di batterie. Il sistema a celle a combustibile, appunto funzionante a idrogeno, permette un tempo di rifornimento di circa 3 minuti rendendo sotto questo aspetto l’uso della Mirai analogo a quello delle auto con motore tradizionale.
 
COMPRENDERE IL FUNZIONAMENTO - L’esposizione di Genova offre l’opportunità di vedere da vicino il sistema contenuto sotto il cofano della Mirai, oltre che farsi un’idea della “normalità” della vettura con l’abitacolo spazioso e confortevole. E naturalmente non manca la possibilità di avere le spiegazioni dettagliate sul funzionamento del sistema.
 
DOTAZIONE MODERNA - È così anche possibile constatare la ricchezza della dotazione della Mirai, con un ricco equipaggiamento di sicurezza comprendente un sistema Pre-Crash (dotato di radar a onde millimetriche) che limita il pericolo di incidenti e interviene per ridurre i danni in caso di sinistro. C’è poi il Lane Departure Alert, che avverte il conducente nel caso che l’auto stia uscendo dalla corsia di marcia ma anche rileva con una telecamera la segnaletica stradale riproponendola sul  display d bordo. Ci sono poi anche il Drive-start Control, che aiuta a gestire al meglio il motore, evitando accelerazioni violente e improvvise, e infine anche il Blind Spot Monitor, che tiene sotto controllo il cosiddetto “angolo morto” dello specchietto retrovisore, inviando segnali di allerta in caso rilevi il sopraggiungere di veicoli. 
 
ATTENZIONE ALLA SICUREZZA - Da notare che una attenzione particolare è stata posta agli aspetti di sicurezza relativi al serbatoio dell’idrogeno e al pacco batterie. Per questi componenti la Toyota ha fatto ricorso a materiali d’avanguardia, basati su compositi di plastica e fibra di carbonio.
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Ritratto di IloveDR
5 giugno 2015 - 12:24
3
Mirai e poi all'acquario
Ritratto di lucios
5 giugno 2015 - 13:40
4
...... ma in Toyota quando si impegnano un po' con lo stile? OK l'innovazione, che è vecchia di 50 anni, però qualche linea più carina, no eh?
Ritratto di jodel_ricola_rulez
5 giugno 2015 - 14:12
Ha un design con molto carattere
Ritratto di SuperMaserati
5 giugno 2015 - 15:09
Il problema è che le auto a idrogeno ci sono già da qualche anno ma l'idrogeno in natura in forma pura non esiste e va estratto da altri elementi (quali l'acqua), purtroppo però i metodi di estrazione necessitano di fattori che inquinano. Riguardo alla Toyota mi piace molto e la trovo molto futuristica, speriamo che un giorno si vedranno molte Mirai in strada!
Ritratto di cris25
5 giugno 2015 - 16:31
1
brutta più che mai! Raramente ho visto auto peggiore a livello estetico. Ok il progresso e la ricerca, ma da qui a presentare un aborto simile, ce ne vuole...
Ritratto di emanuel99
5 giugno 2015 - 17:40
Secondo me se le togliessero quei fari trangolari sia all anteriore e posteriore sarebbe giá meglio
Ritratto di Andrea Ford
5 giugno 2015 - 19:33
La produzione per tutto il 2015 e' gia stata tutta venduta, praticamente a scatola chiusa, auto simili sono laboratori viaggianti e hanno fascino perché nelle linee strane si rispecchiano contenuti di assoluto livello, ai fashion victim che amano le linee retro-cesse di certe moscerie europee con motori del secolo scorso guardi a quelle: TOYOTA non fa per loro. Nel modo più assoluto.
Ritratto di gynt
8 giugno 2015 - 11:49
20 anni fa dicevano la stessa cosa per la Prius sia per la linea che per la tecnologia adesso si è aperta la corsa all'ibrido tra l'altro con un plug-in che costa un occhio della testa e un doppia se non tripla frizione di dubbia affidabilità
Ritratto di wesker8719
6 giugno 2015 - 10:00
questa macchina è semplicemente orripilante ,giusto in giappone con quei mega incentivi la possono comprare ....
Ritratto di wesker8719
6 giugno 2015 - 10:05
"Currently the high level coordinator for TransEuropean Network, Cox declared during the 2014 Michelin Challenge Bibendum in Chengdu, China that Toyota will sell the fuel cell vehicle (reportedly called Mirai) in Europe for approximately €50,000 and for each car they will take a loss estimated at between €50,000 and €100,000."
Ritratto di orsogol
8 giugno 2015 - 12:25
1
Se sono disposti a perdere tra 50.000 e 100.000 € per ogni Mirai venduta in Europa, sono soldi che toyota regala al progresso. Complimenti!
Ritratto di KlausK
6 giugno 2015 - 16:17
forse non comprerei mai una macchina ad idrogeno. E' un combustibile molto infiammabile ( Zeppelin docet), ed è come portarsi una bomba dietro. Capisco che attualmente ci sono sistemi di sicurezza formidabili, però se prendono fuoco in un incidente i motori a benzina, cosa dire di questo?
Ritratto di emanuel99
6 giugno 2015 - 18:44
Guarda che anche le auto a gas sono vere e proprie bombe,lo zappelin esplose piú di 70 anni fa e da allora la tecnologia si é evoluta.
Ritratto di ClaudioBi
8 giugno 2015 - 14:22
Certo, fa riflettere il fatto che in un Paese con una delle densità più alte di auto non si riesca ad anticipare i tempi: non solo non esiste una decente rete di rifornimenti per le auto elettriche, ma nessuno sta neanche pensando ad attivarla per le future (ormai presenti) auto a idrogeno che, tra l'altro, grazie ai tempi più che accettabili per la ricarica, rischiano di far apparire le elettriche "pure" obsolete. Probabilmente si considera il popolo italiano non pronto alle innovazioni o non sufficientemente motivato, ma sarà vero?