UNA SOLA PIATTAFORMA - Si chiama
TNGA e sta per “nuova architettura globale
Toyota” (Toyota
New Global Architecture), la piattaforma svelata dal più grande produttore per volumi al mondo. Dichiaratamente, prevede “componenti più leggeri e compatti” per realizzare veicoli a trazione anteriore e posteriore e motori “molto più efficienti”, montati più in basso per abbassare il baricentro e favorire la maneggevolezza. Più in basso, secondo la Toyota, di qualsiasi concorrente. E con una struttura più rigida del 30-65% rispetto ai modelli attuali.
50% DELLA PRODUZIONE FUTURA - Per la casa giapponese, si tratta di una piattaforma di grande importanza: entro il 2020, metà della produzione sarà realizzata con l'architettura TNGA. Visto che a oggi la Toyota ha un centinaio di piattaforme e varianti, è evidente come i giapponesi puntino a un drastico contenimento dei costi industriali e della complessità realizzativa. Efficienza (non solo per Toyota) è la parola chiave: sulla THGA nascerà la quinta generazione di powertrain ibridi, più parchi del 15% rispetto agli attuali.
SOTTO SOTTO E' UGUALE - Le parti comuni nell'architettura TNGA sono celate alla vista: la struttura dei longheroni anteriori e posteriori, del tetto, delle sospensioni anteriori e posteriori, dell'alloggiamento per il motore (con radiatore in posizione standard), il sistema di sterzo e il sistema di riscaldamento e climatizzazione sono standardizzati. Gli stessi attacchi per i sedili sono comuni, ma posizionabili su cinque differenti altezze, così da potersi adeguare a molteplici forme di carrozzeria. Di fatto, sarà visibile dall'esterno - per quanto concerne i componenti in comune - ben poco: i retrovisori e il logo Toyota; all'interno, la pedaliera, il comando del cambio, il piantone dello sterzo e il sistema multimediale. Questo secondo la Toyota.
GIÀ DA QUEST'ANNO - In precedenza, la Toyota demandava ai responsabili di progetto la personalizzazione di piattaforme e powertrain per i nuovi modelli: questo spiega la proliferazione di varianti. Il primo frutto della piattaforma TNGA, prevista a cavallo tra il 2015 e il 2016, è una berlina di taglia media, tipo la Auris, con trazione anteriore e sospensioni posteriori indipendenti. Per l'azienda, gli investimenti previsti sono inferiori del 40% rispetto a modelli simili sviluppati a partire dal 2008; di questi, il 75% sarà investito per “realizzare auto ancora migliori”: un circolo sulla carta virtuoso che fa rima con standardizzazione.