LA SECONDA SERIE RADDOPPIA - Toyota ha dichiarato di volere ridurre entro il 2050 le emissioni medie della propria gamma del 90% rispetto ai valori del 2010. Un obiettivo perseguito con il costante miglioramento delle proprie tecnologie, compresa quella ibrida. L’ultimo impegno in tale direzione si è visto al Salone dell’automobile di Parigi con la nuova Toyota Prius Plug-in Hybrid. Basata sulla quarta generazione della berlina giapponese, la Plug-in aggiunge la possibilità di ricaricare le batterie da una colonnina elettrica e un pacco accumulatori maggiorato a 8,8 kWh, il doppio rispetto alla Plug-in del 2012. A raddoppiare è pure l’autonomia in modalità elettrica, adesso di 50 km. Migliora pure la velocità consentita viaggiando in full electric: 135 km/ anziché 85.
TETTO SOLARE - La Toyota Prius Plug-in esposta a Parigi ospita altre due novità, un sistema di climatizzazione con pompa di calore a iniezione di gas e i rinnovati pannelli solari sul tetto pensati per ricaricare le batterie sfruttando l’energia del Sole. Una soluzione che contribuisce ad allungare l’autonomia a zero emissioni di qualche chilometro, dato che, però, non è stato comunicato. Viceversa, i responsabili della Toyota hanno fornito la stima (il dato, quindi, non è definitivo) del consumo medio previsto, 1 litro ogni 100 km equivalenti ad emissioni di CO2 di 22 g/km contro i 70 g/km della Prius “normale”. Valori che, sottolineano i tecnici, dipendono pure dall’adozione di un nuovo differenziale che migliora l’efficienza complessiva del sistema ibrido. Ricordiamo che i consumi dei modelli ibridi plug-in sono calcolati considerando le batterie completamente cariche, fattore che favorisce la riduzione dei dati registrati.