PIATTAFORMA DEDICATA - La Toyota, dopo aver annunciato una collaborazione con la Subaru per la realizzazione di un nuovo pianale destinato ad auto elettriche di medie e grandi dimensioni (qui la news), rivela i dettagli dei suoi programmi che riguardano le auto elettriche. Il produttore giapponese ha infatti reso note le caratteristiche tecniche della piattaforma modulare e-TNGA. La piattaforma e-TNGA della Toyota è stata progettata per garantire la massima flessibilità e può essere utilizzata per produrre auto a trazione anteriore e posteriore, con i motori, rispettivamente, sull'asse anteriore e posteriore, o a trazione integrale con due motori. Come per le altre piattaforme modulari progettate per le elettriche, le batterie saranno montate sotto il pavimento. Sulla piattaforma e-TNGA verranno ingegnerizzate sei varianti di auto elettriche, tra cui la stessa suv media che verrà realizzata in collaborazione con la Subaru, una suv compatta in compartecipazione con la Suzuki, una berlina, due multivan.
I PRIMI MODELLI - Le elettriche saranno lanciate prima sul mercato cinese, nel 2020, e poi nel mondo. La prima ad arrivare sarà la C-HR e la sua controparte cinese Izoa (realizzata in collaborazione con la FAW). Il mercato americano molto probabilmente riceverà una Lexus elettrica o una sportiva elettrica a marchio Toyota. La Toyota inoltre introdurrà sul mercato almeno tre varianti di city car ultra compatte, che verranno prodotte in collaborazione con la Daihatsu (di proprietà della Toyota) e la Suzuki. Queste vetture compatte sono state previste per il mercato giapponese, dove, entro il 2020, verrà commercializzata una compatta a due posti denominata iRide. Sempre nello stesso anno verrà venduta la versione di serie del concept a tre ruote i-Road che si inclina come una moto, iWalk, un incrocio tra un Segway e uno scooter e una sedia a rotelle.
STRATEGIA SULLE BATTERI - La Toyota per garantire l’approvvigionamento delle batterie ha stipulato un accordo con la società cinese CATL, specializzata nella produzione di accumulatori. In totale, la casa giapponese, che per le sue elettriche avrà bisogno di tante batterie, ha firmato accordi con quattro fornitori: le cinesi CATL e BYD, la giapponese GS Yuasa e la Toshiba. A queste collaborazioni bisogna aggiungere quella in essere con la Primearth e quella con la Panasonic, con la quale svilupperà la tanto attesa batteria allo stato solido. La casa giapponese, ha infatti puntato molto sulla tecnologia e spera di mostrare la sua tanto attesa batteria allo stato solido l'anno prossimo, in coincidenza con le Olimpiadi di Tokyo.
ALLEANZA TRA GIAPPONESI - La casa giapponese mira a vendere, entro il 2030, 4,5 milioni di veicoli elettrificati (ibridi e ibridi ricaricabili) ed almeno un milione di auto elettriche ( i modelli immessi sul mercato saranno 10) e di auto a idrogeno, tecnologia, quest’ultima dove la Toyota continua a puntare molto. La casa nipponica ha accelerato la sua offensiva elettrica contrapponendosi come una valida alternativa al gruppo Volkswagen e all'Alleanza Renault-Nissan-Mitsubishi. Per rendere profittevole l’auto elettrica la Toyota sta creando una grande coalizione orientale per l’auto a batteria, che condivide piattaforme, tecnologie, e batterie con aziende come la Subaru, la Suzuki e la Mazda, compagnie che complessivamente aggiungono una produzione di circa sei milioni di veicoli venduti annualmente, ai dieci milioni di Toyota. Inoltre il complesso modello di business della Toyota nell’elettrico nel riutilizzo e riciclaggio delle batterie e in tutta una serie di servizi ausiliari.