NUOVA MINACCIA - Il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, spaventa ancora una volta l'industria europea delle automobili e annuncia di voler introdurre una tassa del 25% su ogni vettura che arriva negli Stati Uniti dall’Unione Europea, con l'obiettivo di sostenere la produzione locale di auto e rendere meno convenienti le importazioni dal Vecchio Continente. Trump lo ha annunciato durante una manifestazione in West Virginia, dove si trovava per sostenere la candidatura del senatore Patrick Morrisey in vista delle prossime elezioni di metà mandato (6 novembre). Misure protezionistiche di questo tipo sono al centro della politica di Trump, che da quando è stato eletto Presidente vuole sostenere le aziende statunitensi a scapito di quelle estere, tanto è vero che già a fine giugno aveva minacciato di inasprire i dazi sulle auto europee.
NEGOZIATI IN CORSO - L'Unione Europea e Stati Uniti sono alla ricerca di un difficile compromesso per migliorare le relazioni commerciali, ma le trattative vanno avanti fra alti e bassi nonostante siano coinvolte tutte le principali cariche politiche: risale a fine luglio l'incontro a Washington fra Trump e il presidente della Commissione europea, Jean Claude Juncker, quando i due sembravano aver raggiunto un principio d'accordo dopo settimane molto tese. L'ultima minaccia di Trump potrebbe servire quindi per far pendere il negoziato dalla sua parte, a maggior considerando l'approccio più cauto del Segretario americano per il Commercio, Wilbur Ross, che in una recente intervista al Wall Street Journal ha detto di aver posticipato a data da destinarsi la pubblicazione di un rapporto sui possibili dazi aggiuntivi per le auto di importazione, segno che il tema non è centrale nei negoziati.