DOTAZIONE COMPLETA - Uber ha cominciato nei giorni scorsi i collaudi per le sue tecnologie di guida autonoma, destinate a rivoluzionare l’operato dell’azienda e di molte altre compagnie nel ramo dei trasporti: in futuro, secondo le previsioni di Uber, basterà effettuare una prenotazione via smartphone e attendere l’arrivo dell’automobile, che trasporterà il passeggero a destinazione senza che nell’abitacolo ci sia un conducente umano. I collaudi sono iniziati nella città statunitense di Pittsburgh, in Pennsylvania, una delle poche ad aver concesso il via libera per effettuare prove su strada pubblica. L’azienda ha scelto per questa fase dei test un esemplare della berlina Ford Fusion (foto sopra), dotata di radar, scanner laser e telecamere ad alta risoluzione.
DAI TRENI ALLA GUIDA AUTONOMA - Nell’abitacolo sarà presente un tecnico specializzato, chiamato ad intervenire nel caso la vettura si comporti in maniera imprevista. Uber intende per il momento valutare le capacità della tecnologia e collezionare una serie di informazioni, che serviranno per sviluppare la versione definitiva del sistema. L’azienda ha scelto Pittsburgh quale città di riferimento nel campo della guida autonoma, tanto da aver inaugurato nello scorso febbraio il polo di ricerca Advanced Technologies Center, negli stessi edifici in cui le locomotive venivano sottoposte a manutenzione: il riferimento simbolico non è certo casuale. La guida autonoma promette di aver un impatto significativo in termini commerciali, ma Uber è sicura che possa migliorare le condizioni di sicurezza sulle strade: ad oggi, come rivelato dalla società, la quasi totalità degli incidenti mortali include una componente di disattenzione, che le auto senza conducente elimineranno del tutto. Non è chiaro quando le tecnologie verranno introdotte sul mercato.