DALLA CINA CON FURORE - Pare proprio che il futuro della Saab debba essere elettrico. Gli attuali proprietari della Saab, la Nevs (National electric vehicle Sweden), di proprietà dell’uomo d’affari cino-svedese Kai Johan Jiang, lo avevano detto fin dal giugno scorso, quando avevano rilevato ciò che rimaneva della casa svedese: “faremo auto elettriche”. Ora stanno marciando su questa strada.
234 MILIONI “FRESCHI” - L’altro giorno, per esempio, la Nevs ha firmato un accordo con il fondo d’investimento Qingdao Qingbo Investment, emanazione della amministrazione locale della città cinese di Qingdao in base al quale il fondo di investimento mette 234 milioni di euro nella Saab (acquisendo il 22% del pacchetto azionario) e nel prossimo futuro la società dovrebbe realizzare un nuovo impianto di produzione a Qingdao.
AVVIO IN SVEZIA, POI CINA - L’accordo siglato parla dell’impegno per lo sviluppo e la produzione di veicoli elettrici, con produzione in Svezia e commercializzazione in Cina. Ciò significa che quando gli impianti svedesi avranno raggiunto il massimo delle proprie capacità produttive, il potenziamento della produzione avverrà in Cina, a Qingdao. La produzione dell’auto elettrica dovrebbe iniziare all’inizio del 2014.
E LA 9-3? - Assieme alla notizia dell’arrivo del nuovo partner nell’operazione per la produzione della Saab elettrica non c’è stato alcun riferimento alla dichiarata intenzione di riprendere la produzione della Saab 9-3 (nelle foto) con motore termico. Di per sé le due cose non sono in contrasto, ma il silenzio sull’iniziativa fa crescere lo scetticismo.