SBAGLIANDO SI IMPARA - Parafrasando un celebre spot pubblicitario verrebbe da dire “No diesel… no party”. In Europa l’assunto vale tutto, oltreoceano no, o almeno non ancora. È una condizione necessaria per cercare di “sfondare” nel vecchio continente. Se ne sono accorti in casa Infiniti, dopo aver provato sulla loro pelle il semi-fallimento della berlina G37, in listino dal 2008 esclusivamente con il 3.7 a benzina da 320 CV. Ora la sua sostituta che si chiama Q50 e vuole sfidare la BMW Serie 3 sul suo terreno, quello della sportività, pare non ripeterà lo stesso errore.
La Q50 al recente Salone di Detroit.
ARRIVERÀ DALLA MERCEDES? - In vendita negli Usa da quest’estate con il V6 3.7 da 328 CV, cui seguirà la versione ibrida con il V6 3.5 Hybrid da 296 CV abbinato al motore elettrico da 67 CV, la Infiniti Q50 potrebbe adottare per il mercato europeo dei quattro cilindri a benzina e diesel nell’arco di due anni. A confermarlo è Johan de Nysschen, presidente del marchio Infiniti, che ha ammesso l’impossibilità di competere con i costruttori di auto di lusso senza offrire motori ad alte prestazioni ma di piccola cilindrata. In particolare grazie all’alleanza Renault-Nissan (proprietaria della Infiniti) con la Daimler, sotto il cofano della Infiniti Q50 (che è lunga 478 cm) potrebbe finire l’unità quattro cilindri della Mercedes Classe C. Sulla possibilità di offrire un motore diesel anche negli Stati Uniti, alimentazione che nel 2012 è cresciuta del 27%, de Nysschen si è limitato ad un laconico “stiamo riflettendo”.