OGGI IL VARO - Inaugurata oggi la Variante di Valico: vale a dire, il raddoppio del tratto appenninico della Milano-Napoli che nasce per snellire il traffico. O, meglio, per rendere meno dantesco l’inferno che sovente si presenta tra Bologna e Firenze, dal momento che l’inaugurazione risale al 1960 e, da allora, le condizioni del traffico sono mutate parecchio. Se per il progetto originario della Bologna-Firenze (parte dell’Autosole che rappresentò negli anni Cinquanta uno dei capisaldi del boom italiano) furono impiegati quattro anni (la prima pietra fu posata nel 1956), stavolta ce ne sono voluti parecchio di più: il primo progetto risale infatti al 1982.
ATTRAVERSO LA STORIA - Due le regioni attraversate: la Variante di Valico, che prevede la costruzione di una terza corsia di marcia per 25 km circa e un nuovo tratto autostradale di 37 (più quasi 4 di raccordo) corre per 43,181 km in Emilia Romagna e per 14,993 km in Toscana. Sono 45 opere le principali, tra cui 23 viadotti (per complessivi 10,4 km) e 22 gallerie (per un totale di 29,273 km). Per quel che riguarda i tempi di realizzazione la società Autostrade precisa che, se l'idea risale al 1982, la prima approvazione dei lavori è del 1997 e l'inizio della fase di costruzione vera e propria è datata 2006.
MISURE AMPIE - La corsia di sorpasso veloce è larga 3,5 metri, appena meno di quelle di sorpasso e di marcia normale (3,75); quella di sosta per emergenza è larga 3, con gli spartitraffico larghi un minimo di 6 metri. In galleria, le due corsie di marcia misurano 3,75 metri, come quella d’emergenza per una maggior sicurezza. Si scollinerà a 490 metri d’altitudine contro i 716 dell’originario percorso; per la realizzazione della Variante sono serviti cinque cantieri principali, due depositi, undici itinerari di servizio e una cava.
GIORNO ZERO - L’inaugurazione odierna della Variante di Valico avviene alla presenza del premier Renzi: un evento di assoluta importanza, in grado di favorire il collegamento della Penisola da nord a sud e viceversa. A causa della rimozione dell’ultimo cantiere rimasto, tuttavia, questa mattina sono stati 12 i chilometri in coda tra Rioveggio e Barberino di Mugello, in direzione Firenze: un refrain sin troppo noto, che si spera possa essere se non altro alleviato dal nuovo tratto.