Un viaggio nella storia della Suzuki

Pubblicato 02 novembre 2023

Costruisce auto dal 1955, ma ha iniziato con i telai per tessitura per poi passare alle moto. Abbiamo visitato il museo della Suzuki ad Hamamatsu per scoprirne l’affascinante storia.

Un viaggio nella storia della Suzuki

TUTTO NASCE CON I TELAI - La Suzuki nasce nel 1909 come produttore di telai (macchine tessili) e solo negli Anni 50, in seguito alla crisi del mercato del cotone, decide di diversificare la produzione. L’azienda nipponica punta prima sulle biciclette a motore e successivamente sulle moto, con le quali diventa rapidamente famosa in tutto il mondo.

LA PRIMA AUTO - La prima automobile Suzuki, la Suzulight, viene prodotta nel 1955 ed è molto innovativa per i tempi: ha la trazione anteriore e quattro ruote indipendenti. Questo modello, disponibile anche come furgone, consente alla casa asiatica di diventare il secondo costruttore giapponese di veicoli a quattro ruote. Nel 1958 compare su tutte le Suzuki il logo ancora oggi presente sui modelli del marchio nipponico: la “S” stilizzata.

4X4 PER TUTTI - La LJ10 del 1970 è la prima fuoristrada Suzuki: lunga poco più di tre metri, monta un motore bicilindrico e la trazione integrale. Nel 1981 viene rimpiazzata dalla SJ, quella che poi diventerà la Samurai e così via fino ad arrivare ai giorni nostri con la Jimny: modelli molto apprezzati anche in Italia. Come anche la Vitara, la prima suv del marchio, arrivata nel 1988.

ALTRE CURIOSITÀ - Tra le altre “chicche” automobilistiche presenti nel museo Suzuki di Hamamatsu segnaliamo la Cappuccino del 1991, una spider “kei car” a trazione posteriore, e la ricostruzione di una catena di montaggio di una Swift quarta serie, quella prodotta dal 2004 al 2011 per intenderci.

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Ritratto di Flynn
2 novembre 2023 - 17:56
2
La Vitara del 1988 rimane il gioiellino di casa Suzuki.
Ritratto di AndyCapitan
2 novembre 2023 - 18:28
4
anche la santana era carina.....da me in collina alcune girano ancora...aveva solo il problema ruggine...anche suzuki pero' man mano che si modernizza sta perdendo la tipica affidabilita' giapponese....le swift hanno un sacco di problemi...nelle prime versioni saltavano i differenziali...non tenevano le convergenze e la ruggine avanzava rapidamente mentre sulle nuove e' l'elettronica a essere ballerina!...su altri modelli non ho molte notizie!
Ritratto di nik66
3 novembre 2023 - 08:54
quando sento suzuki la prima che mi viene in mente è la jimny, la cosa che più mi piace è che il logo è lo stesso da 60 anni, lo so sembra una stupidaggine, ma a me piace questa continuità
Ritratto di Oxygenerator
3 novembre 2023 - 08:59
Ho avuto il gran vitara e il jimny. Auto oneste e ben fatte. Resistenti.
Ritratto di Volpe bianca
3 novembre 2023 - 16:47
+1!
Ritratto di Blueyes
3 novembre 2023 - 09:25
1
Suzuki è di fatto la Fiat giapponese, nel senso buono del termine ovvero auto pratiche, economiche e dalla meccanica solida senza badare troppo alla moda e ai dettagli. Non a caso a un certo punto hanno condiviso anche i motori e un'intera vettura, la sedici.
Ritratto di bangalora
3 novembre 2023 - 14:23
Ho avuto la Santana 410 telinata, un mostro in fuoristrada, pur avendo 45cv spingeva bene andava ovunque. Poi ho acquistato la Jimmy 1.3 16v beveva un po ma era una signora fuoristrada un po pericolosa solo con la trazione posteriore sul bagnato ma dava del filo da torcere sulla neve e nel fango ai colossi del fuoristrada. Poi ho avuto l'occasione di prendere una panda 4x4 prima serie tutta un altra storia. Benissimo nella neve. Ora è in box.
Ritratto di Andre_a
5 novembre 2023 - 11:26
Museo molto carino, ci siamo stati con mia moglie quando comprò la moto. Peccato che sia lontano dalle tipiche mete turistiche: magari durante il tipico trasferimento Tokyo-Kyoto potreste prendere un treno leggermente più lento che si ferma anche ad Hamamatsu. Nel caso, poco più "in là" c'è anche il museo Toyota, per una giornata di trasferimento legata alla cultura automotive.