ACCORDO RAGGIUNTO - Quasi cinque anni dopo l’avvio delle prime indagini, non si sono ancora conclusi i procedimenti giudiziari contro la Volkswagen per il cosiddetto scandalo Dieselgate, il caso del software irregolare in alcuni motori diesel per superare i test di omologazione. Negli scorsi giorni, come riferisce l’edizione online del quotidiano Bild, il Gruppo tedesco ha raggiunto un accordo con circa 200.000 clienti, sui 260.000 che hanno aderito alla class action portata avanti in Germania dall’associazione di consumatori Vzbv, aperta solo a chi acquistò l’auto prima del 1 gennaio 2016 (il Dieselgate emerse a settembre 2015).
CHE SALASSO - A seconda del modello, la Volkswagen verserà a titolo di risarcimento, da 1.350 a 6.250 euro. In cambio, però, i clienti dovranno rinunciare ad intraprendere future cause legali. La casa tedesca, che sta ancora esaminando ulteriori 21.000 domande di risarcimento, aveva stanziato 830 milioni di euro per questa class action, ma con i rimborsi ai 200.000 clienti ne ha spesi 620 milioni. Con questa cifra, il totale delle spese affrontate per il Dieselgate sale a 31,3 miliardi di euro.