La Volkswagen Maggiolino è un’automobile ormai superata all’inizio degli Anni 70, quando le vetture compatte stanno passando al motore e alla trazione anteriore, che consentono un migliore sfruttamento degli spazi a bordo e una maggiore facilità di guida. La casa tedesca inizia perciò a sviluppare un’erede della sua storica utilitaria, in vendita dal 1938. Dopo una fase di studi il 29 marzo 1974 inizia la produzione della Volkswagen Golf, una berlina compatta a 3 o 5 porte che nei successivi 45 anni sarebbe diventata il modello più conosciuto e venduto della casa tedesca, diventano un vero e proprio mito nel corso di sette generazioni (l’ottava arriverà alla fine del 2019): dal 5 agosto 1974, giorno in cui iniziano le consegne, ne sono state vendute oltre 35 milioni di unità, per una media di 780.000 l’anno. La Volkswagen ha calcolato che da allora viene ordinata al mondo una Volkswagen Golf ogni 41 secondi.
VOLKSWAGEN GOLF I
Nei primi Anni 70, la Volkswagen affida il disegno della Golf all’italiano Giorgetto Giugiaro, che mette a punto una berlina lunga 371 cm dallo stile essenziale e privo di fronzoli, che sarà uno dei motivi principali del suo successo. Un altro motivo fu una meccanica semplice e robusta e interni ben costruiti con materiali di qualità per la categoria. I motori sono benzina a 4 cilindri di 1.1 litri (50 CV) o 1.5 litri (70 CV), oltre al 1.6 da 110 CV della brillante Golf GTI. Per le versioni “non GTI” è di serie il cambio manuale a 4 marce, mentre si paga a parte l’automatico a 3 rapporti. La Golf è prodotta dal 1974 nella fabbrica tedesca di Wolfsburg, dove fino a pochi mesi prima era costruita la Maggiolino, la cui produzione viene spostata in Messico.
VOLKSWAGEN GOLF II
La prima generazione della Golf viene costruita fino al 1983 e lascia il posto ad un modello sempre “firmato” da Giugiaro, che evolve dal punto di vista stilistico un prodotto già di grande successo: pur allungata (399 cm) e allargata, la Golf II mantiene un aspetto ben riconoscibile all’insegna della semplicità. Questa caratteristica diventa fra i punti di forza della Golf. La seconda generazione non è disponibile, come la prima, in variante cabriolet, ma debutta la quattro porte con la coda (chiamata Jetta), molto popolare soprattutto in Nord America. Fra i motori confermato il diesel 1.6, già visto sulla prima generazione, mentre debuttano la variante a trazione integrale Golf Syncro e quella in stile rally Golf Rally.
VOLKSWAGEN GOLF III
Nel 1991 arriva la terza generazione, con linee più tondeggianti rispetto alle prime due. La lunghezza cresce ancora e raggiunge i 407 cm. Fra le novità ci sono la variante wagon Golf Variant (debutta nel 1994) e il motore a 6 cilindri 2.8, oltre ad una scelta più ampia fra i diesel: ci sono il 1.9 aspirato da 64 CV e quello turbo da 75 CV, potenziato a 90 CV e 110 CV nel 1996. La Golf GTI ha un 2.0 aspirato da 150 CV. Nel 1992 viene nominata Auto dell’Anno in Europa, diventando così la prima Volkswagen ad ottenere questo prestigioso riconoscimento.
VOLKSWAGEN GOLF IV
La quarta generazione, lanciata nel 1997, ha uno stile pulito evoluzione di quello della terza e raggiunge i 415 cm in lunghezza. L’interno è meglio rifinito; la qualità interna aumenta con l’intento di differenziare la Golf dalle più economiche “cugine” Seat Leon e Skoda Octavia basate sullo stesso pianale. La Golf GTI ha un 1.8 turbo da 150 CV, anche se la versione più estrema è l’inedita Golf R32, con 6 cilindri a V stretta di 3.2 da 241 CV, oltre alla trazione integrale. Restano le varianti Jetta, Golf Variant e Golf Cabriolet, ma quest’ultima è basata sul pianale della Golf III.
VOLKSWAGEN GOLF V
Il 2003 è l’anno della quinta generazione, la cui lunghezza cresce ulteriormente e si attesta a 420 cm, 5 cm in più del modello precedente. Con la Golf V fra il suo debutto la variante monovolume Golf Plus, mentre la Golf Cabriolet viene sostituita dalla Volkswagen Eos con il tetto rigido, ma con la stessa meccanica delle altre Golf. Il cambio robotizzato a doppia frizione DSG, che aveva fatto il suo esordio sulla Golf III nella versione R32, viene impiegato più largamente. Le versioni pepate sono la Golf GTI da 200 CV e la Golf R32, sempre dotata del 6 cilindri 3.2 ma con 250 CV. Celebre il prototipo GTI W12, dotato di un motore a 12 cilindri da 650 CV.
VOLKSWAGEN GOLF VI
La sesta generazione arriva nel 2008 ed è un profondo aggiornamento della quinta, tanto è vero che la lunghezza resta di 420 cm. Lo stile si fa più spigoloso e fra i motori arrivano i piccoli benzina a 4 cilindri di 1.2 e 1.4 litri, oltre ai moderni diesel 1.6 TDI e 2.0 TDI. Torna la Golf Cabriolet e si aggiornano anche le Golf Variant e Golf Plus. La Golf GTI viene potenziata a 213 CV. Ad essa si affianca l’inedita Golf GTD, la prima versione sportiva con un motore diesel (è il 2.0 da 170 CV). Il modello più veloce diventa la Golf R, che cambia nome e anche motore, perché al posto del 6 cilindri aspirato 3.2 c’è un 4 cilindri turbo 2.0 con 270 CV.
VOLKSWAGEN GOLF VII
Il modello attuale arriva nel 2012 ed è tutto nuovo, perché basato sul moderno pianale MQB. Lo stile è opera di Walter de Silva che si ispira alla prima generazione, la lunghezza cresce a 426 cm e l’equipaggiamento si arricchisce con nuovi aiuti alla guida. La variante monovolume prende il nome Golf Sportsvan. Arrivano il benzina a 3 cilindri 1.0, il sistema ibrido con batterie ricaricabili della versione Golf GTE e il motore elettrico della e-Golf. La Golf GTI sale a 220 CV (diventano 230 CV con il pacchetto di potenziamento Performance) e la Golf R raggiunge i 300 CV.