Quattro mesi dopo la presentazione della Volkswagen Golf 8, vengono svelate le sue prime versioni sportive: sono la Golf GTI, con il motore benzina 2.0 da 245 CV; la Golf GTD, con il diesel 2.0 da 200 CV; e la Golf GTE, dotata del sistema ibrido da 245 CV con batterie ricaricabili dall’esterno. Queste versioni saranno presentate al Salone dell’auto di Ginevra.
> VOLKSWAGEN GOLF GTI
La GTI è un classico per la Volkswagen Golf: ha debuttato nel 1975 ed è arrivata all’ottava generazione. Ha un look atletico e non appariscente, come da tradizione, ma fin dal primo sguardo si capisce che è una GTI: a connotarla sono l’assetto ribassato di 1,5 cm, le ruote con specifico design di 17” (optional di 18” e 19”), la modanatura nera sotto i fascioni e le portiere, lo spoiler sopra il lunotto, i due grossi scarichi e lo specifico paraurti anteriore, con griglie a nido d’ape ed i fari fendinebbia composti da 5 punti luminosi a forma di X (optional). Immancabile il profilo rosso nella mascherina, che integra anche una sottile fascia di led ad unire visivamente i fari.
L’interno della Volkswagen Golf GTI 2020 è impreziosito da specifici dettagli, diventati parte integrante della tradizione di questo fortunato modello: sono i sedili sportivi rivestiti da tessuto in stile tartan e l’impugnatura del selettore del cambio ispirata ad una pallina da golf (di colore nero). Presenti lo schermo di 10,25” per il cruscotto, quello a sfioramento di 10” nella consolle e l’illuminazione diffusa a led, personalizzabile in 30 colori, oltre ai pedali in metallo con inserti anti-sdrucciolo e allo sportivo volante con tasti a sfioramento: ci sono anche quelli per il sistema Travel Assist, che gestisce la guida assistita fino a 210 km/h.
La Volkswagen Golf GTI ha sospensioni McPherson all’anteriore e multilink dietro. Debutta un nuovo sistema per il controllo della dinamica, che gestisce il differenziale a controllo elettronico XDS e le opzionali sospensioni a attive DCC: il guidatore può selezionare le modalità Eco, Comfort, Sport e Individual, per avere un’auto più confortevole sui fondi irregolari o diretta fra le curve. Il motore 2.0 della GTI, noto internamente come EA888 (lo stesso della scorsa generazione), ha 245 CV, 370 Nm di coppia e si abbina a due trasmissioni: la manuale a 6 rapporti e la robotizzata DSG a 7, entrambe collegati alle ruote motrici anteriori.
> VOLKSWAGEN GOLF GTD
La Volkswagen Golf GTD si differenzia dalla GTI per l’assenza della modanatura nera sotto fascioni e portiere. Cambiano anche il profilo nella mascherina (è di colore argento, non più rosso), il disegno delle ruote e i due scarichi: non più ai lati del paraurti, ma ravvicinati sulla sinistra. Il suo motore è un “duemila” da 200 CV e 400 Nm di coppia, il più potente diesel mai adottato da una Volkswagen Golf, dotato di un doppio catalizzatore SCR per l’abbattimento delle emissioni allo scarico. Il cambio è solo DSG a 7 rapporti.
> VOLKSWAGEN GOLF GTE
Priva dell’assetto ribassato e degli scarichi, la Volkswagen Golf GTE ha un fregio blu nella mascherina e lo sportellino sulla fiancata sinistra per il cavo di ricarica. All’interno, gli schermi hanno specifici menù per visualizzare i flussi energetici, la carica delle batterie e la residua autonomia del motore elettrico. È dotata di un sistema ibrido che si compone di un benzina turbo 1.4, da 150 CV, e di un motore elettrico, da 115 CV, per una potenza complessiva di 245 CV e 400 Nm di coppia. Ad alimentare il motore ad elettroni è una batteria di 13 kWh, del 50% più capace rispetto alla scorsa generazione: grazie ad essa la Golf GTE è in grado di percorrere fino a 60 km spinta dal motore elettrico. Equipaggiata con il cambio robotizzato DSG a 6 marce, secondo la casa tedesca ha prestazioni simili alla Golf GTI.