È MONOVALENTE - Le novità introdotte con l’edizione 2019 della Golf a metano vengono proposte anche sulla versione station wagon, denominata Volkswagen Golf Variant TGI, che riceve una terza bombola per il gas (il vecchio modello ne aveva due): la capacità totale sale a 115 litri di metano, che corrispondono a 17,3 kg. Le bombole sono in acciaio o in materiali plastici rinforzati con fibra di carbonio. Viaggiando a gas l’autonomia sale a 440 km, 80 in più rispetto a prima, a cui vanno aggiunti i 200 km percorribili con i 9 litri nel serbatoio della benzina. La Volkswagen Golf TGI Variant rientra quindi fra le auto monovalenti, dotate cioè di un serbatoio per la benzina inferiore a 15 litri, che funziona di fatto come riserva per non restare appiedati quando finisce il gas. Per queste auto il bollo è inferiore rispetto a quelle con il serbatoio della benzina più capace.
BASSI COSTI ED EMISSIONI - La terza bombola non è l’unica differenza rispetto alla vecchia edizione della Volkswagen Golf TGI, perché il modello rinnovato ha anche un motore a benzina di 1.5 litri anziché di 1.4: la potenza sale da 110 CV a 130 CV, mentre la tecnologia di combustione a Ciclo Miller (la fase di compressione dei cilindri è abbreviata rispetto alla fase di espansione) assicura una maggiore silenziosità del motore e minori consumi. I punti di forza della Volkswagen Golf TGI Variant restano le basse emissioni di anidride carbonica (il 25% in meno rispetto ad un’auto simile a benzina) ed i ridotti costi di gestione, perché al momento in cui scriviamo il pieno di metano costa 17,3 euro.