NON PIACQUE SUBITO - Quando fu lanciata nell’agosto del 1974, la Volvo 240, evoluzione della serie 140, fu criticata per il design squadrato e l’aspetto “noioso”. Ma durante i diciannove anni di vita seppe conquistare molti estimatori, grazie al fatto di essere un modello molto sicuro, pratico, spazioso e affidabile. Alla fine furono quasi 2,9 milioni di unità prodotte. Ispirata alla concept car Vesc e caratterizzata dai paraurti anteriori sporgenti, la serie Volvo 240 fu declinata in versione berlina, coupé e station wagon con motori a quattro e sei cilindri.

SOLUZIONI INNOVATIVE - Dopo una lunga serie di crash test effettuati dalla NHTSA, l’autorità per la sicurezza del traffico americano, la Volvo 240 risultò la migliore per la protezione degli occupanti, generando nuovi standard per la regolamentazione negli USA. Nel 1976 fu anche la prima vettura di produzione ad utilizzare catalizzatori con sonda lambda che tagliavano del 90% le emissioni nocive allo scarico. Aggiornata nel corso degli anni, con l’introduzione di motori turbo e diesel, la Volvo 240 è rimasta in produzione fino al 5 maggio del 1993. L’ultimo esemplare fu una station wagon dal passo accorciato, con due sole porte e due posti, sviluppato appositamente per celebrare la carriera della Volvo 240.