UN CERCHIO CHE SI CHUDE - Una coupé, una suv a tre porte e ora una station wagon sportiva (shooting brake): il nuovo linguaggio stilistico
Volvo che porta la firma di Thomas Ingenlath è ormai delineato. E se il design esterno della
Volvo Concept Estate che vedremo al Salone Ginevra riprende le soluzioni introdotte dai primi due prototipi, la Volvo svela per la prima volta la direzione intrapresa per gli interni dei futuri modelli di produzione.
ORGOGLIO SVEDESE - Colpiscono immediatamente la pulizia delle linee dellaVolvo Concept Estate e l’attento studio ergonomico che ha portato all’abolizione dei tradizionali tasti e manopole sostituiti da un grande schermo verticale di tipo touchscreen. Questa sorta di “tablet” fa il paio con il quadro strumenti digitale rivestito di cuoio. La scelta dei materiali è un continuo rimando al design, all’arte e alla tradizione svedese: la moquette in lana arancione è realizzata da Kasthall, la splendida leva in cristallo da Orrefors/Kosta Boda e nel pianale di carico trova posto un set del gioco svedese Kubb con tanto di istruzioni. Per la cronaca, è un mix tra il bowling e le bocce. D’effetto il rivestimento in tessuto di lana a scacchi bianchi e neri del padiglione e della parte posteriore degli schienali.
PESCA DAL PASSATO - Vista la lunga tradizione della Volvo in materia di vetture famigliari, il terzo prototipo non poteva che essere una station wagon. La Volvo Concept Estate reinterpreta però il concetto in modo assolutamente personale pescando direttamente dalla 1800 ES degli Anni 70. La fonte d’ispirazione è evidente soprattutto nel particolare profilo laterale con cofano lungo e ribassato, il cristallo posteriore allungato e il lunotto inclinato. Il tutto abbinato a soluzioni ben più moderne come la griglia “fluttuante”, i fari anteriori con luci diurne a T e i caratteristici fanali posteriori che ritroveremo sui futuri modelli di produzione. Il primo dei quali sarà la suv XC90 attesa al debutto a ottobre 2014 al Salone di Parigi.