La Volvo, azienda svedese controllata dal gruppo cinese Geely, ha firmato degli accordi a lungo termine con CATL e LG Chem, la divisione della compagnia coreana specializzata in elettronica di consumo, per assicurarsi nel prossimo decennio forniture per un valore di diversi miliardi di euro di batterie agli ioni di litio. Accumulatori che saranno utilizzati sulle future generazioni dei modelli elettrici ed ibridi della Volvo e della Polestar, divisione specializzata in auto elettrificate ad alte prestazioni, costruiti sulla piattaforma modulare SPA2 e sull’attuale CMA.
L’architettura SPA2, che sarà lanciata all’inizio del prossimo decennio, rappresenta la generazione successiva dell’Architettura di Prodotto Scalabile (SPA) sviluppata internamente da Volvo e che viene utilizzata su tutti i modelli della Serie 90 e 60. La prima Volvo basata sulla piattaforma SPA2 sarà la prossima generazione della XC90. La Volvo è attualmente impegnata nella realizzazione della prima linea di assemblaggio di batterie presso il suo stabilimento di Ghent, in Belgio, che sarà terminata per la fine di quest’anno. Dallo stabilimento belga, dove vengono già assemblate le versioni ibride plug-in della XC40, uscirà anche la versione completamente elettrica di questo suv compatto costruito, come la Polestar 2, sull’Architettura Modulare Compatta (CMA).
Nel 2017 la Volvo ha presentato il suo programma di elettrificazione che interesserà tutti i nuovi modelli lanciati dopo il 2019. Da allora, la casa automobilistica ha ribadito questa strategia comunicando l’intenzione di portare le vetture esclusivamente elettriche a costituire il 50% delle sue vendite globali complessive entro il 2025. La cinese CATL e la sud-coreana LG Chem sono aziende produttrici che vantano una lunga esperienza nella fornitura di batterie agli ioni di litio all’industria automobilistica mondiale. Mediante questo accordo la casa svedese si assicura l’approvvigionamento di batterie, un componente cruciale nella corsa all’auto elettrica.