Con il D-Max abbiamo percorso ogni tipo di strada: autostrade infinite (in Cile le autostrade sono in ottime condizioni, al livello europeo), statali nel deserto, tornanti a 4.500 metri di quota, percorsi realmente accidentati, laghi di sale, piste sabbiose/sassose nel deserto, ghiaccio, città.
Il Cile è un bellissimo paese, ma bisogna stare attenti: qui la Natura è realmente presente e può essere pericolosa.
Il D-Max è stato un ottimo e affidabile compagno di viaggio. Il motore ai bassi è un po’ pigro, ma tirandolo un po’ si rivela quasi brillante. È un TD vecchio stile: rumore sempre presente ma quasi gradevole, consumi accettabili, tanta coppia ai medi regimi. In autostrada va bene: una volta lanciato è veloce e i sorpassi non sono mai un problema. Cambio manuale con leva lunghissima, in stile mezzo pesante/furgone.
Fuoristrada è eccezionale: quando le 2WD non ce la fanno più basta girare il selettore e va ovunque senza fatica. Solo in alcuni passaggi davvero impegnativi (sabbia profonda nel deserto e fondo sassoso e sdrucciolevole) il retrotreno è diventato instabile ed è stato necessario inserire le finte ridotte riducendo la velocità a 10-15 Km/h. Lo abbiamo portato fino a quasi 4500 metri di quota, dove l’ossigeno comincia a scarseggiare (sulle Ande e ai Geyser del El Tatio): il motore non ha mai perso colpi. E il climatizzatore ha riscaldato bene (fuori c’erano -15°C, in estate..).
E’ un veicolo adatto anche a chi non ha grande esperienza di guida in fuoristrada (noi): abbiamo visto pickup simili sorpassarci lanciati a velocità improponibili su fondi proibitivi, senza difficoltà apparente, condotti evidentemente da driver Cileni esperti.
Noi siamo sempre andati “piano”: probabilmente lo abbiamo sfruttato al 50%, ma bene così, non ci siamo mai trovati in pericolo.
Solo in città si rivela molto ingombrante (è lungo 5 metri) e parcheggiare può essere un problema: necessario un amico durante le manovre per non far danni, specialmente in retromarcia.