“Tira” davanti
La BMW Serie 2 Active Tourer segna una svolta storica per la casa tedesca: basata sulla piattaforma modulare della nuova Mini, è la prima monovolume e la prima vettura a trazione anteriore con il marchio dell’elica sul cofano. Lunga 432 centimetri (3 meno della Fiat 500L Living e 4 della Mercedes Classe B), la BMW Serie 2 Active Tourer ha un aspetto dinamico (per una vettura di questo genere) e interni ampi. La meccanica non rinuncia a raffinatezze come il retrotreno multilink, da cui deriva un controllo molto preciso dei movimenti delle sospensioni, a vantaggio della precisione di guida.
Anche a 3 cilindri
In vendita da settembre, la BMW Serie 2 Active Tourer sarà inizialmente proposta con tre motori, tutti turbo, Euro 6: a benzina, il nuovo tre cilindri 1.5 con 136 cavalli, disponibile anche con cambio automatico a sei rapporti (2.000 euro), e il quattro cilindri 2.0 da 231 CV (solo con la trasmissione automatica a otto marce); turbodiesel, il nuovo 2.0 da 150 (cambio automatico a otto rapporti optional, da 2.150 euro). Entro la fine del 2014 si aggiungeranno le versioni a trazione integrale e altri motori, fra cui il 2.0 turbo a benzina da 184 CV e i 2.0 a gasolio con 116 e 184. Prezzi non bassi: dai 27.850 euro per la 218i Active Tourer da 136 CV ai 41.550 della 225i Active Tourer Luxury da 231. Per tutti i modelli, di serie il climatizzatore bizona, il cruise control, i fendinebbia e il sistema che avvisa quando non viene mantenuta la distanza di sicurezza dal veicolo che precede. Fra gli accessori spiccano i pacchetti Driving Assitant “normale” (765 euro) e Plus (1.540 euro): includono dispostivi di aiuto alla guida, fra cui quello di frenata automatica.
Avanti, c’è posto
Nel luminoso abitacolo della BMW Serie 2 Active Tourer, austero, minimalista e rifinito di tutto punto, si respira la tradizionale atmosfera BMW: anche la plancia lineare e il piccolo (ma ben leggibile) cruscotto con due strumenti circolari sono simili a quelli delle altre vetture bavaresi. Diversa, invece, la consolle, che ha un ampio vano richiudibile e i comandi del climatizzatore collocati in basso (poco accessibili anche per via della vicinanza con la leva del cambio e per le dimensioni minime dei tasti). Formato mignon pure per il monitor che indica la temperatura del “clima”. I tanti servizi di bordo si attivano con la tradizionale manopola fra i sedili (che si rivela comoda una volta presa dimestichezza), e vengono visualizzati nel grande schermo di 8,8” al centro della plancia. Quanto allo spazio, è più che sufficiente, anche se chi siede al centro del divano ha fra i piedi il mobiletto che divide i sedili anteriori. La posizione di guida è corretta, leggermente rialzata e con regolazioni millimetriche.
Baule grande, ma…
Il bagagliaio della BMW Serie 2 Active Tourer è capiente (468/1510 litri) e organizzato come si deve: dotato di doppio fondo, può essere ampliato grazie al divano diviso in tre parti scorrevoli singolarmente e con schienali reclinabili all’indietro. Per trasportare oggetti lunghi fino a 240 cm, si può ripiegare anche lo schienale del passeggero anteriore (195 euro, non previsto per la Sport del test). La cappelliera, però, non protegge da sguardi indiscreti i bagagli quando il divano è tutto avanzato. Il fondo è ripiegabile e anche amovibile. Però, è scomodo: i due appigli di plastica che lo bloccano sotto il divano sono durissimi da sganciare (e ancora di più da riagganciare) e si possono rompere facilmente.
Ha un bel carattere
Il nuovo 2.0 turbodiesel da 150 cavalli della BMW Serie 2 Active Tourer 218d Sport spinge con decisione e regolarità a tutti i regimi ed è insonorizzato con cura. Si presta sia alla guida rilassata (non male la ripresa a bassa velocità e con una marcia alta inserita) sia a quella brillante: nel qual caso, si apprezzano l’agilità della vettura, lo sterzo consistente e la bontà dell’assetto, che mantiene ben ferma la vettura nelle curve (anche grazie ai grandi pneumatici 225/45 R 18 che costano 720 euro). Il cambio, preciso anche leggermente duro negli inserimenti delle sei marce, piacerà agli sportivi: nel traffico, però, il pedale della frizione (poco morbido) e lo sterzo pesante possono affaticare. Difficoltosa anche la visibilità nelle curve: i montanti anteriori del tetto larghi e molto inclinati sono d'intralcio. Nel corso del test su tortuose strade extraurbane, in gran parte affrontato nella modalità di guida Comfort (varia la taratura dello sterzo e la risposta del motore) e solo per brevi tratti in Sport (c’è anche la funzione Eco Pro volta al massimo contenimento dei consumi), il computer di bordo ha calcolato la media (buona) di 16 km/l.
Secondo noi
Pregi
> Finiture. La qualità dei materiali è elevata.
> Guida. L’auto ha un comportamento omogeneo, che infonde sicurezza.
> Schermo. Quello dei servizi di bordo nella consolle è grande e fornisce molte indicazioni.
> Silenziosità. L’abitacolo è ben isolato dai rumori.
Difetti
> Cappelliera. Quando il divano è avanzato, lascia intravedere quel che c’è nel baule.
> Climatizzatore. I comandi piccoli e in basso non sono comodi.
> Frizione. Il pedale è pesante da premere.
> Visibilità. Di tre quarti anteriore è difficoltosa.