Le automobili, si sa, si comprano soprattutto… con gli occhi. E, in termini di look, rispetto alla precedente SRX, la Cadillac XT5 rappresenta un bel salto di qualità. Lo stile è nitido, snello e muscoloso, ma senza eccessi, con una personalità inconfondibilmente Cadillac nella nuova griglia che recupera stilemi tradizionali e li aggiorna con classe e misura; il tutto completato da fari che a led di taglio grintoso. Ma anche il profilo è altrettanto filante, con una nervatura alta che sale fino alla base dei finestrini posteriori e il lunotto avvolgente. Il tema stilistico generale segue linee taglienti, ma con spigoli (come quello che taglia la griglia e che ritroviamo nella metà inferiore del portellone posteriore) sempre morbidi.
Se gli stilisti hanno fatto un gran lavoro per conferire una personalità decisa alla Cadillac XT5, anche gli specialisti degli interni le hanno riservato non meno attenzioni: in particolare nella versione Platinum che abbiamo guidato, la più ricca, la selleria è in pelle traforata (per consentire la ventilazione o il riscaldamento, a seconda della stagione, dei sedili), gli inserti sono in legni di pregio o in materiali tecnici di alto livello, l’elettronica di bordo è ad alto livello per potenza, versatilità e accessibilità. Il sistema di infotainment CUE è di tipo avanzato (nel corso della prova, il navigatore si è rivelato uno dei più nitidi e precisi) e, come sulla berlina CT6 (vedi qui), il sistema di connessione OnStar offre una serie di funzioni a protezione dell’auto e dei suoi occupanti, oltre a includere una connessione Wi-Fi 4G. Anche la XT5 è equipaggiata con telecamere multiple per una visione a 360 gradi di quanto accade attorno all’auto, più una camera posteriore per retromarcia a cui si aggiunge un’ulteriore unità di ripresa che invia, nello specchietto retrovisore interno, un’immagine più ampia di quella che vi sarebbe naturalmente riflessa (una levetta sotto lo specchio consente di passare facilmente da un’immagine all’altra). Il ripiano per il cellulare ricavato nella consolle dispone di un sistema di ricarica ad induzione per i dispositivi di ultima generazione. I sedili, a configurazione anatomica assicurano un corretto supporto laterale e un elevato comfort di seduta per molte ore. Il portellone posteriore ha l’apertura e anche la chiusura comandate dal semplice passaggio di un piede sotto il paraurti posteriore. Notevole, infine, la capacità del vano di carico, compresa tra 850 litri (a divano su, ma fino al soffitto) e 1784 litri (viaggiando solo in due).
Il ricorso ad acciai speciali e all’alluminio (anche per elementi delle sospensioni) ha consentito di ridurre di 69 kg il peso della Cadillac XT5 rispetto alla SRX: ciononostante, la scocca vanta un rigidità torsionale superiore. All’anteriore è stato adottato uno schema di sospensione McPherson, al retrotreno una raffinata architettura multilink. Gli ammortizzatori dispongono di sistema attivo di modulazione della loro funzione in base alle condizioni di guida e del fondo. Il servosterzo è elettrico. Le ruote di 20 pollici, in alluminio cromato, sono sceniche e leggere. La XT5 poggia su un pianale di passo e carreggiate incrementate rispetto al modello precedente, per una abitabilità superiore.
Per il momento, la Cadillac propone la XT5 solo con il V6 3.6 litri a iniezione diretta che già equipaggia diversi modelli di tutti i marchi General Motors North America: qui in una specifica versione tarata per erogare “solo” 314 CV a 6700 giri, ma con una coppia massima di ben 368 Nm a 5000 giri disponibile in una misura superiore all’85% già a 2500 giri. È un motore che allunga fino a 7200 giri e offre prestazioni molto brillanti grazie anche alla associazione con un cambio automatico a 8 marce rapido, e perfettamente liscio sia in progressione che in scalata (utilizzabile anche manualmente, in modalità sequenziale, grazie alle palette dietro il volante). Il propulsore è disposto trasversalmente perché la XT5 è disponibile sia con trazione solo anteriore (ma questa bversione non è importata in Italia), sia integrale. Il complesso motore-trasmissione-sospensioni, gestito elettronicamente, può variare le sue risposte selezionando una fra le tre tarature disponibili: Snow, per la guida in condizioni di fondo difficili; Touring, per il normale uso su strada, e con un occhio anche ai consumi; e Sport, per godere appieno del potenziale della vettura. La trazione integrale comprende frizioni multidisco a controllo elettronico disposte all’uscita dal differenziale di ciascun semiasse posteriore, in modo da dosare in continuo la coppia da erogare a ciascuna ruota posteriore.
Con un peso inferiore alle due tonnellate in condizioni di marcia, la Cadillac XT5 è ben bilanciata, con una minima tendenza al sottosterzo e una apprezzabile agilità sulle strade tortuose. Le accelerazioni laterali in curva possono sfiorare 0,9 g, un valore di rilievo per un veicolo di questa categoria. Il servosterzo elettrico riduce lo sforzo al volante ma non “uccide” la sensibilità: la XT5 sul misto è decisamente divertente anche senza selezionare la modalità Sport, che comunque migliora la precisione e la grinta della guida senza penalizzare il comfort. Questo è molto valido, con l’isolamento acustico ottimo anche in velocità. Il gruppo propulsore, nel suo assieme, ha mostrato qualità prestazionali molto piacevoli: spunto e accelerazione da fermo brillanti, poderosa progressione nei sorpassi e una velocità massima promessa di oltre 210 km/h. Ovviamente, per contenere i consumi bisogna guidare con molta attenzione al pedale dell’acceleratore… In autostrada, a velocità codice, il sistema mette “in sonno” tre dei sei cilindri e il computer di bordo arriva a indicare una media di 11 km/l, ma in città, o guidando sul misto in modalità Sport, si scende a 8. Qui si avverte il limite forse più evidente della vettura in relazione alle esigenze del pubblico italiano: la mancanza di una opzione diesel si aggiunge alla cronica inconsistenza della rete commerciale nel nostro paese (8 concessionarie per le vetture nuove, di cui 3 nell’area di Milano e 2 per Firenze, e 12 punti d’assistenza) finendo per pesare (oltre che sulle vendite del nuovo) anche sulla forte svalutazione dell’usato al momento della rivendita.
PREGI
> Abitabilità. C’è spazio per far viaggiare in gran comfort cinque adulti, più una rilevante massa di bagagli.
> Guida. Il bilanciamento delle masse, il peso contenuto e le sospensioni attive assicurano guida piacevole ed elevata sicurezza.
> Prestazioni. In associazione con il cambio automatico a 8 marce, questo 3.6 V6 garantisce prestazioni di alto livello.
DIFETTI
> Mancanza di un diesel. L’indisponibilità di un propulsore a gasolio è penalizzante in Italia.
> Rete commerciale. Si riduce a una manciata di punti di vendita e assistenza in tutta Italia: troppo inconsistente.
> Valore residuo. Un forte deprezzamento sul mercato dell’usato (strettamente collegato ai due punti appena considerati) va tenuto in considerazione.
Cilindrata cm3 | 3649 |
No cilindri e disposizione | 6 a V di 60° |
Potenza massima kW (CV)/giri | 231 (314)/6700 giri |
Coppia max Nm/giri | 368/5000 |
Emissione di CO2 grammi/km | 229 |
Distribuzione | 4 valvole per cilindro |
No rapporti del cambio | 8 (automatico) + retromarcia |
Trazione | integrale |
Freni anteriori | dischi autoventilanti |
Freni posteriori | dischi |
Le prestazioni dichiarate | |
Velocità massima (km/h) | 210 |
Accelerazione 0-100 km/h (s) | 7,5 |
Consumo medio (km/l) | 10 |
Quanto è grande | |
Lunghezza/larghezza/altezza cm | 482/190/168 |
Passo cm | 286 |
Peso in ordine di marcia kg | 1931 |
Capacità bagagliaio litri | 850/1784 |
Pneumatici (di serie) | 235/55 R20 |