Più comfort, più eleganza e una personalità un po’ meno spiccata: è questa la ricetta dell'aggiornamento della Citroën C4 Cactus. La vettura, che è già ordinabile, debutterà nelle concessionarie il 17 e 18 marzo: invariata nelle forme generali, arrotondate e dotate di un notevole equilibrio, rimane una cinque porte filante e compatta, comunque diversa dalle classiche berline medie. La novità più vistosa riguarda gli inserti paracolpi laterali: gli Airbump, che prima ricoprivano buona parte delle porte, ora sono più piccoli e confinati nella parte bassa, dove si integrano con il profilo in plastica nera che contorna anche i passaruota. Cambiano anche il frontale (nei fari e soprattutto nella mascherina con due profili cromati) e la parte posteriore: niente più fascia in plastica nera fra le luci, ora più larghe (si estendono in parte sul portellone). Inoltre, a sottolineare il passaggio a uno stile meno “alternativo”, non sono più disponibili le vistose barre sul tetto.
L'abitacolo della Citroën C4 Cactus cambia più che altro nei sedili, che ora possono avere un'ulteriore imbottitura in schiuma poliuretanica (optional, a 500 euro), spessa fino a 1,5 cm, che aiuta a filtrare le sconnessioni della strada: sono morbidi ma senza eccessi. Entrambe le poltrone anteriori dispongono di una precisa regolazione dello schienale, a rotella, e in altezza; il guidatore può anche variare il supporto lombare. L'interno rimane, comunque, del tutto anticonvenzionale nello stile: a partire dalla plancia, arrotondata ed elegante, che ospita due display quasi verticali. Quello che sostituisce il classico cruscotto si legge bene, ma dà solo le informazioni essenziali: niente contagiri, niente termometro dell'acqua del motore e niente computer di bordo, che invece si trova fra i menù del display centrale a sfioramento di 7”. Da qui si comandano pure l’impianto multimediale, con navigatore (non sempre preciso), Android Auto, Apple Car Play e il “clima” automatico (monozona, con tre sole bocchette sulla plancia); tante funzioni raggruppate rischiano di distrarre dalla guida. In compenso, lo spazio per i piccoli oggetti non manca: il cassetto nella plancia è enorme (grazie all'airbag frontale che scende dal soffitto), le tasche nelle porte sono decisamente ampie e c'è un piccolo vano anche sotto il bracciolo centrale.
La Citroën C4 Cactus può ospitare in tutta comodità quattro adulti (solo chi siede dietro non ha molto spazio per la testa), ma anche viaggiare in cinque non richiede molto spirito di sacrificio. Il bagagliaio è ampio (358/1170 litri) e regolare, ma metterci i bagagli è faticoso: la soglia di carico è a 80 cm da terra, e reclinando lo schienale (in due parti, diversamente dalle prime versioni della C4 Cactus) si forma un alto gradino. I sedili sono ben fatti e la plancia è gradevole, come pure i comandi del display centrale, le imbottiture dei braccioli e le maniglie di chiusura delle porte “tipo “valigia”. L'impatto è positivo, soprattutto per chi apprezza uno stile diverso dal solito, ma la gran parte delle plastiche è rigide, e si notano ancora delle piccole economie nella dotazione. Adesso il volante si regola anche in profondità e ci sono due plafoniere ben curate, ma restano i vetri posteriori che si aprono solo a compasso, invece di scendere, e l'aletta parasole del passeggero priva di specchietto. Inoltre, mancano le maniglie sul soffitto, il bracciolo a scomparsa nel divano e la regolazione in altezza delle cinture di sicurezza. La vettura del test disponeva del grande tetto in vetro (650 euro), trattato per riflettere gran parte dei raggi UV; tuttavia, pensando ai mesi estivi, sarebbe preferibile poter disporre anche di una tendina retraibile.
La più importante novità tecnica riguarda le sospensioni: ora, all'interno degli ammortizzatori, ci sono smorzatori idraulici supplementari che, per la casa, in abbinamento a nuove molle, barre antirollio e boccole, garantiscono uno smorzamento più dolce delle irregolarità dell'asfalto. In effetti, la Citroën C4 Cactus è molto comoda e pare “fluttuare” sulla strada, lisciando le asperità. Tutto questo, senza che la guida diventi impegnativa o imprevedibile. Anzi: il rollio in curva non è eccessivo, e l'aderenza è buona. Non dei migliori, ma più che accettabile, lo sterzo: la rotazione non è del tutto fluida, ma in marcia è abbastanza corposo da dare confidenza. Segnaliamo, poi, che il “ticchettio” che segnala l’inserimento dell’indicatore di direzione è così basso da essere quasi inavvertibile. Grazie anche alla migliore insonorizzazione, il tre cilindri turbo si fa sentire poco e solo al minimo lascia filtrare nell'abitacolo qualche vibrazione. Inoltre, spinge con energia: credibili i 10,6 secondi dichiarati nello “0-100” e i 188 km/h di punta. Bene il cambio: è un automatico piuttosto rapido e dalle cambiate inavvertibili; l'ideale su un'auto di questo genere. Infine, un cenno ai consumi: i 16 km/litro letti nel computer di bordo (invece dei 21,7 “ufficiali”) sono un risultato valido, che ci ripromettiamo però di verificare nel corso di una prossima prova su alVolante.
La Citroën C4 Cactus non è più disponibile con il tre cilindri a benzina 1.2 da 75 o 82 CV; ora, i motori sono solo turbo. Si tratta del 1.2 da 110 (anche abbinato al cambio automatico, come nell'auto del test) e da 130 CV, e del 1.6 diesel (l'unico a quattro cilindri) con 99 cavalli; entro fine 2018 arriverà anche il 1.6 BlueHDi con 120 CV e il cambio automatico. La Shine del test è la versione più costosa e dotata (ha anche i cerchi in lega di 16”, e di 17" a pagamento, gli specchietti esterni ripiegabili e i sensori di parcheggio anteriori e posteriori), mentre la C4 Cactus “base” (la Live, con il 1.2 da 110 CV e il cambio meccanico) si porta a casa con 17.900 euro. La dotazione include comunque sempre sei airbag, l'Esp, la radio, il cruise control e il “clima”. Quanto agli aiuti alla guida, le sole Shine possono avere i sensori dell'angolo cieco insieme con il sistema di parcheggio semiautomatico (700 euro) e il pacchetto Drive Assist (300 euro, con frenata automatica di emergenza fino a 85 km/h, ripetizione dei segnali stradali nel cruscotto, avviso anti-colpo di sonno e allarme di uscita involontaria dalla corsia di marcia).
PREGI
> Cambio automatico. Questa trasmissione è ideale per un'auto di questo tipo: fluida e anche rapida.
> Comfort. Ancor più dolce sullo sconnesso e ben insonorizzata, l'auto garantisce spostamenti comodi su ogni tipo di strada.
> Spazio. Abitacolo e bagagliaio sono ampi in rapporto alle dimensioni esterne.
DIFETTI
> Dotazione interna. Si è fatta economia in molti particolari.
> Indicatori di direzione. Il volume del segnale acustico è troppo basso.
> Praticità di carico. L'accesso al baule è scomodo: molto alta la soglia d’accesso.
Carburante | benzina |
Cilindrata cm3 | 1199 |
No cilindri e disposizione | 3 in linea |
Potenza massima kW (CV)/giri | 81 (110)/5500 giri |
Coppia max Nm/giri | 205/1500 |
Emissione di CO2 grammi/km | 105 |
Distribuzione | 4 valvole per cilindro |
No rapporti del cambio | 6 (autom.) + retromarcia |
Trazione | anteriore |
Freni anteriori | dischi autoventilanti |
Freni posteriori | dischi |
Le prestazioni dichiarate | |
Velocità massima (km/h) | 188 |
Accelerazione 0-100 km/h (s) | 10,6 |
Consumo medio (km/l) | 21,7 |
Quanto è grande | |
Lunghezza/larghezza/altezza cm | 417/173/149 |
Passo cm | 260 |
Peso in ordine di marcia kg | 1070 |
Capacità bagagliaio litri | 358/1170 |
Pneumatici (di serie) | 205/55 R16 |
Prezzo minimo | Prezzo medio | ||
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Citroen C4 cactus usate 2018 | 9.900 | 11.960 | 14 annunci |
Citroen C4 cactus usate 2019 | 10.900 | 12.520 | 9 annunci |
Citroen C4 cactus usate 2020 | 11.300 | 12.850 | 22 annunci |