La Citroën C5 X è una cinque porte dalle dimensioni "importanti" (è la più lunga fra le auto della casa francese), cui corrisponde parecchio spazio per persone e bagagli: non siamo ai livelli di una suv, ma poco ci manca. La linea è piuttosto filante, e ci sono le protezioni nere alla base delle fiancate tipiche delle crossover; il risultato, grazie anche alle forme decise del frontale e della coda, alla notevole distanza da terra del sottoscocca (19,4 cm) e alle ruote di grande diametro, è senz'altro personale. L'abitacolo punta sul comfort con le grandi poltrone a imbottitura differenziata; il sistema multimediale adotta un display di 12" discretamente reattivo e non troppo complesso da usare, mentre il cruscotto digitale di 7" è scarno. In compenso, l'head-up display proiettato sul parabrezza delle versioni più ricche è valido. L'auto, che è prodotta in Cina e ha qualche dettaglio di finitura non proprio di lusso, adotta la meccanica di molte medie dell'ex-gruppo PSA (oggi Stellantis): cambio automatico a otto marce, trazione anteriore e motori turbo a benzina 1.2 a tre cilindri o 1.6 a quattro per la versione ibrida plug-in). Le sospensioni con ammortizzatori dotati di fine-corsa idraulici sono invece una particolarità delle Citroën, e garantiscono una particolare dolcezza nell'affrontare lo sconnesso. Pur avendo un assetto complessivamente morbido, l'auto è rassicurante grazie allo sterzo preciso e col giusto "peso". La dote principale è comunque il comfort, che solo nelle versioni dotate del 1.6 è disturbato durante le accelerazioni decise dal rombo (e anche da qualche vibrazione) del motore.