Polestar
2

da 55.800

Lungh./Largh./Alt.(cm)

461/180/148

Posti

5

Bagagliaio (litri)

ant. 41post. 405/1095

Garanzia (anni/km)

3/100.000

In sintesi

Questa berlina rialzata e con protezioni sui passaruota “stile suv” è la prima elettrica del marchio sino-svedese: ha la sede è a Göteborg, ma la proprietà e le fabbriche sono della cinese Geely. Grazie a quest’ultima, la casa può usare le tecnologie della Volvo (della medesima proprietà, e di cui Polestar è nato come reparto sportivo): la Polestar 2 usa la piattaforma e la meccanica della XC40 a batteria. Ha forme eleganti ma l’abitabilità è ridotta, specie dietro. Inoltre, il bagagliaio posteriore non è ampio parlando di una vettura lunga 461 cm; e quello anteriore è piccolo e scomodo da aprire (si deve tirare una leva vicino ai pedali, poi azionare uno sblocco manuale). In compenso, dietro c’è un pratico portellone e le finiture sono più curate perfino di certe tedesche: montaggi e materiali sono di prim’ordine. Lo stile è minimalista, a volte perfino troppo: svariati comandi sono virtuali, compresi quelli del “clima”. Tanta la tecnologia, anche per il comfort: il sistema multimediale integra i servizi di Google e il navigatore è sostituito da Maps. Come il resto del software dell’auto, riceve aggiornamenti via web a vita. La Polestar 2 è un’auto “amica”: ha una sola modalità di guida, ben tarata come il resto dei comandi, e non richiede anacronistiche procedure “da auto termica” per partire: si entra con la chiave in tasca, si preme il pedale del freno l’auto si “anima”. 

Versione consigliata

Razionalmente, la Long Range a trazione anteriore: è scattante quanto basta e ha l’autonomia maggiore. Ma la AWD ha ben altre prestazioni e costa poco di più. “Esagerata” la Performance: ha perfino raffinati ammortizzatori della specialista Öhlins, che assicurano il giusto supporto della carrozzeria in curva senza compromettere troppo il comfort. Sono regolabili su ben 22 posizioni, ma l’operazione va fatta a mano mettendo le mani dentro il passaruota.

Perché sì

Finiture Di qualità i montaggi; gradevoli alla vista e al tatto (nonché originali) gli inserti.

Messa a punto I tanti aiuti alla guida lavorano bene; modulabile la frenata e “azzeccata” l’unica modalità di guida disponibile.

Tecnologia Il sistema multimediale è reattivo come pochi e, grazie ai continui aggiornamenti via web, promette di rimanere al passo coi tempi.

Perché no

Abitabilità Parlando specialmente dei posti dietro, ci sono utilitarie più spaziose.

Bagagliai Quello posteriore non è ampio; “mini” e poco pratico quello anteriore.

Portaoggetti Sono pochi e non ampi.

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Polestar 2
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