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Polestar
4

da 66.900

Lungh./Largh./Alt.(cm)

484/201/154

Posti

5

Bagagliaio (litri)

ant. 15post. 526/1536

Garanzia (anni/km)

2/illimitati

In sintesi

Posizionata a metà strada tra la berlina 2 e la suv 3, la Polestar 4 è una filante crossover elettrica di lusso; la produce la casa svedese, nata da una costola della Volvo e di proprietà del gruppo cinese Geely. Le forme della 4 ricordano quelle di una coupé, con un frontale molto basso e un tetto ad arco che va a finire in modo quasi orizzontale verso una coda appena accennata. Il tetto è completamente in vetro, con la superficie vetrata che si estende oltre le teste dei passeggeri posteriori. Manca del tutto il lunotto; per vedere alle spalle c’è una telecamera ad alta definizione, che invia le immagini a un monitor di 8,9” posizionato dove siamo abituati a trovare lo specchietto retrovisore interno.

Le linee pulite degli esterni si ritrovano nell’abitacolo, in cui entra molta luce grazie all’ampio tetto in vetro. Abbondano i materiali riciclati, tutti di buona qualità. I tasti fisici sono praticamente assenti perché tutti comandi delle funzioni, compresi i comandi del climatizzatore, passano attraverso lo schermo di 15,4” del sistema multimediale. Alla base c’è il sistema operativo Android con Google integrato, che consente di scaricare tantissime applicazioni e di garantirsi aggiornamenti costanti via etere. Anche il cruscotto è digitale, con una diagonale di 10,2”: ha una forma appiattita ed è integrato con l’head-up display, che proietta sul parabrezza le informazioni principali. Dietro, lo schienale del divano è piuttosto reclinata, per migliorare lo spazio sopra la testa. Più che soddisfacente la capacità del bagagliaio: a divano in posizione si hanno a disposizione 526 litri, a cui si aggiungono i 15 litri del vano anteriore, utile per conservare i cavi di ricarica.

Il "cuore" della Polestar 4 è la batteria di 102 kWh che alimenta il sistema elettrico. C’è la variante a trazione posteriore con un solo motore da 272 CV, per un’autonomia media dichiarata di 610 km, e la 4x4 con due motori, che raddoppia anche la potenza (ma un “pieno” di corrente dura una trentina di chilometri in meno). Curati i sistemi di assistenza: di serie anche il cruise control adattativo, il mantenimento della corsia, il monitoraggio dell’angolo cieco e la frenata d’emergenza che riconosce i pedoni e i ciclisti.

Versione consigliata

Una AWD: aggiunge tanto senza costare troppo di più. Volendo, c’è anche il pacchetto Performance dedicato alla versione bimotore, con cerchi di 22” (di serie sono di 20”), messa a punto specifica delle sospensioni e freni firmati dall’italiana Brembo.

Perché sì

FINITURE Convincono i materiali utilizzati, che sono pure ecosostenibili.

STILE Il suo aspetto non passa certo inosservato, mentre l’abitacolo è elegante e raffinato.

TECNOLOGIA L’auto è sofisticata e riceve aggiornamenti over-the-air.

Perché no

COMANDI Alcune funzioni, come il clima, sarebbero più semplici da gestire sena dover passare dal display.

PERSONALIZZAZIONE Non molti gli optional e i colori esterni.

VISIBILITÀ Ci sono 12 telecamere per vedere ciò che succede all’esterno, ma alla mancanza del lunotto bisogna fare l’abitudine.

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