La LYNK & CO 01 ha forme inconfondibili con la mascherina nera lucida, i fari a led posti sopra i parafanghi e i fanali posteriori con luci dinamiche. L'auto nasce sulal base della Volvo XC40 (entrambe le case sono di proprietà della cinese Geely), una "parentela" che ha aiutato nei crash test dell'Euro NCAP, dove la vettura ha fatto una buona figura (guadagnando il massimo punteggio di cinque stelle). La trazione è anteriore e l'auto c'è solo ibrida ricaricabile (la ricarica completa richedee almeno tre ore), con un'unità elettrica integrata nel cambio robotizzato a doppia frizione.
Le sospensioni della LYNK & CO 01 privilegiano il comfort e lo sterzo è preciso quanto basta (molte rivali fanno meglio); peccato solo che i cerchi di 19” peggiorino l’assorbimento delle asperità. Un po’ scomoda la leva del cambio: per passare dalla “retro” alla marcia in avanti e viceversa servono due tocchi separati; in manovra si perde tempo.
L’abitacolo della LYNK & CO 01 è ben rifinito, costruito con materiali di qualità e spazioso. Azzeccata la grafica di cruscotto digitale e sistema multimediale (con enorme display di 15,4"): è moderna e informa senza disorientare (da migliorare, però, la logica di alcuni menù, e il fatto che il "clima" si gestisca da qui non è comodo). Il bagagliaio non è piccolo (sebbene sia basso) ma il doppiofondo è quasi inutilizzabile: al centro c’è la batteria a 12 Volt dei servizi (posizione scelta per motivi tecnici e di sicurezza).