Ha una linea più aggressiva
Più corta di 4 centimetri rispetto alla serie precedente, ma più lunga nel passo di 6 cm e più bassa di 4, la
Citroën C4 Picasso appare decisamente più sportiva e meglio “piantata a terra”: anche le linee tese e il montante posteriore inclinato le danno un certo slancio. Moderno il frontale, con i lunghi e sottili fari diurni a led e la grande “bocca” esagonale.
Luce a go-go
Saliti a bordo della nuova Citroën C4 Picasso C4 Picasso, si apprezza subito la luminosità dell’ampio abitacolo, caratterizzato dal grande parabrezza panoramico (che, tra l’altro, non ha angoli morti grazie ai montanti anteriori sottili). Il tetto in vetro (750 euro) amplifica ancora di più questa sensazione. La plancia, di forma lineare, appare più curata rispetto a quella della serie precedente: la parte superiore è in plastica morbida; quella inferiore è rigida, ma assemblata con cura. Al centro spicca lo schermo (di 12 pollici e protetto dai riflessi da una grande “palpebra”) per il tachimetro e il contagiri. Lo si può configurare secondo le esigenze del momento, scegliendo, per esempio, di farvi comparire le informazioni di navigazione o quelle relative all’assistenza alla guida, oltre a personalizzarlo impostando una foto come sfondo, scaricandola da una chiavetta Usb. Più in basso, sotto le sottili bocchette centrali, c’è un secondo schermo di 7 pollici, con comandi a sfioramento: permette di comandare tutte le funzioni della vettura (climatizzazione bizona, navigazione, audio, telefono, assistenza alla guida).
Tratta bene anche chi siede dietro
L’abitacolo della nuova Citroën C4 Picasso è ampio, in rapporto alle dimensioni dell’auto, e accogliente anche per cinque adulti: del resto, il passo è lungo (279 cm). Non mancano “chicche” come il Pack Lounge (850 euro), che prevede (oltre ai rivestimenti in pelle e tessuto) i sedili anteriori con funzione “massaggio”; quello del passeggero dà anche la possibilità di estrarre, premendo un pulsante, un comodo sostegno per le gambe (simile a quello delle poltrone “relax”). Ma anche chi siede dietro non ha di che lamentarsi: le poltrone sono singole, di uguale larghezza e permettono di regolare l’inclinazione dello schienale; pratici pure i tavolini ripiegabili e le tendine parasole laterali. Tuttavia, quando i passeggeri posteriori portano i poggiatesta (che rimangono “incassati” nello schienale se i sedili non sono occupati) in posizione d’uso, la visibilità ne risente parecchio. E la terza luce laterale (in realtà, poco più di una feritoia) non aiuta granché. Fortunatamente, i sensori di parcheggio sono di serie per la versione Intensive che abbiamo guidato. Con cinque persone a bordo, il volume del bagagliaio è di 537 litri (45 in più rispetto a quello della precedente Citroën C4 Picasso), che diventano 630 se si fanno scorrere in avanti le poltrone della seconda fila. Il pratico doppio fondo è profondo 15 centimetri.
I vantaggi della leggerezza
La Citroën C4 Picasso è la prima vettura del gruppo Psa (Peugeot Citroën) a sfruttare l’inedita piattaforma Emp2: che, oltre a essere più leggera e strutturalmente più rigida, ha consentito di collocare il motore più in basso (di 5 cm). Queste caratteristiche hanno migliorato il comportamento dinamico: con 140 kg in meno, l’auto è più brillante e maneggevole, mentre l’abbassamento del baricentro l’ha resa più stabile. Il piacere di guida viene enfatizzato anche dallo sterzo, preciso e piuttosto diretto per una monovolume, e dalla frenata potente. Le sospensioni sono un ottimo compromesso: assorbono bene le irregolarità della strada ma non fanno coricare troppo di lato la carrozzeria in curva. Il motore 1.6 turbodiesel non è un “mostro di potenza”, ma è poco rumoroso e adeguato alla vettura; comincia a spingere con vigore già dai 1700 giri, e ci è sembrato in grado di raggiungere le prestazioni dichiarate: accelerazione da 0 a 100 km/h in 11,8 secondi e velocità massima di 189 km/h. Inoltre, non dovrebbe consumare troppo (al termine del nostro test, svolto in autostrada e, in piccola parte, in città, il computer di bordo ha fatto segnare una media di 19,5 km/l). Per il momento è disponibile solo con il cambio manuale a sei marce, non così rapido nell’inserimento dei rapporti e con una frizione un po’ pesante. La leva, inoltre, è sul pavimento e non più nella plancia come nella precedente versione, il che ostacola un po’ i movimenti nell’abitacolo. A ottobre, comunque, la vettura sarà proposta anche con il robotizzato coi comandi al volante.
Il diesel più potente arriva in autunno
Oltre al 1.6 HDi da 114 CV della Citroën C4 Picasso provata, sono disponibili da subito due motori a benzina (1.6 da 120 CV e 1.6 turbo da 156) e una versione da 92 CV dello stesso 1.6 HDi. Il 2.0 HDi da 150 CV si può già ordinare, ma sarà in vendita solo da ottobre. Non “popolari” i prezzi, in rapporto alle concorrenti, pur considerando la buona dotazione di serie sin dall’allestimento “base” (Attraction) che offre, oltre a sei airbag e al climatizzatore bizona, anche dispositivi tecnologici come lo schermo a sfioramento. Il regolatore di velocità attivo, che mantiene automaticamente la distanza impostata dal veicolo che precede, è di serie solo per la versione Exclusive, e si paga 1.000 euro nella Intensive.
Secondo noi
Pregi:
> Abitacolo. Ampio e con tante soluzioni studiate per garantire un buon comfort a chi è a bordo.
> Comfort. Le sospensioni assorbono come si deve le buche e il motore si fa sentire poco.
> Guida. È piacevole, grazie allo sterzo preciso, alla notevole maneggevolezza e alla tenuta di strada sicura.
Difetti:
> Cambio. Non così rapido nell’inserimento delle marce, è abbinato a una frizione piuttosto pesante.
> Prezzo. La C4 Picasso si fa pagare, anche se offre una dotazione di serie piuttosto completa.
> Visibilità. Quella posteriore è penalizzata dai poggiatesta della seconda fila in posizione d’uso.