Cresce un po’
Lunga 460 cm (cioè tanto quanto il vecchio modello che va a sostituire e 17 in più della C4 Picasso), la
Citroën Grand C4 Picasso è la versione a sette posti della monovolume francese, completamente rinnovata. Con la sorella minore condivide il frontale con le luci su tre livelli e l’enorme superficie vetrata (ben 5,7 metri quadrati, col tetto in vetro) che rende luminosi gli interni. Poche le differenze nella linea: la mascherina divisa in due parti da una fascia orizzontale, i montanti anteriori e posteriori, la fiancata mossa da una nervatura che sale verso la coda, il lunotto più verticale e i fanali con luci a led a forma di "C". Più importante sapere che il passo è stato aumentato di 5 cm rispetto a quello della cinque posti (da 279 a 284, che equivalgono a 11 cm di differenza con la vecchia C4 Grand Picasso), e infatti l’abitacolo è più spazioso.
Comodi anche in sette
All’interno, la Citroën Grand C4 Picasso mantiene le forme moderne e originali della sorella minore, con lo schermo digitale di 12" che fa da cruscotto a centro plancia e quello di 7" a sfioramento, più in basso, per accedere alle principali funzioni del sistema multimediale. I sedili della seconda fila, che possono scorrere singolarmente in senso longitudinale di 15 cm, sono ben conformati e il parabrezza panoramico, assieme al soffitto alto, offre una piacevole sensazione di ariosità. Scomodi, invece, i comandi al volante (12 tasti e quattro rotelle): all’inizio possono distrarre dalla guida. La novità, come abbiamo accennato, sono i due posti della terza fila, a scomparsa nel fondo del baule. Diversamente da altre monovolume a sette posti, non obbligano a complicate evoluzioni per poterli raggiungere (le porte posteriori sono ampie e i sedili della seconda fila avanzano parecchio) e risultano sufficientemente comodi anche per due adulti (la seduta e lo schienale non costringono a posizioni da fachiri, anche se chi è alto più di 180 cm, però, sfiora il soffitto con la testa). Inoltre, e questo è un pregio non comune per auto di questa categoria, ci sono due bocchette di ventilazione dedicate, che distribuiscono l’aria del climatizzatore anche nell’ultima fila: d’estate e d’inverno fanno la differenza.
Carica più bagagli
E il baule? Essenziale in una monovolume, nella Citroën Grand C4 Picasso è ben fatto e ampio (il volume di carico è di 69 litri superiore a quello della versione precedente) e ha una forma regolare. Abbattendo gli schienali della seconda e della terza fila si ottiene un fondo piatto. Pratico anche il sedile del passeggero anteriore che si ripiega in avanti a tavolino. Numerosi e rifiniti come si deve i portaoggetti (tra cui due botole nel pavimento della seconda fila). Peccato che il portellone non abbia il lunotto apribile come nel vecchio modello: migliora l’accesso al baule negli spazi stretti, dove non è possibile aprire il portellone.
È comoda e si guida bene
Come per la cinque posti, ciò che si apprezza di più della Citroën Grand C4 Picasso è il comfort: lo spazio a bordo è abbondante, le sospensioni hanno la giusta taratura (né troppo morbide da far coricare eccessivamente di lato la carrozzeria, né rigide sulle buche) e l’insonorizzazione è efficace. Insomma, i viaggi sono rilassanti e si riesce a chiacchierare senza dover alzare il volume della voce.
Il 2.0 è ben accordato alla macchina
Anche il nuovo 2.0 turbodiesel BlueHDi da 150 cavalli della Citroën Grand C4 Picasso (già Euro 6) non delude. Infatti, grazie all’alleggerimento del telaio e della carrozzeria (l’auto pesa 1430 kg), si dimostra adeguato alla vettura anche nelle salite a pieno carico. Pronto ai bassi giri, ha una coppia ben distribuita lungo tutto l’arco di utilizzo, un’erogazione regolare ed è poco rumoroso. Nel nostro test sulle strade a sud di Monaco di Baviera, abbiamo potuto verificare il buon comportamento della monovolume francese: agile quasi quanto la cinque posti, è stabile e facile da guidare, e rassicura con una buona tenuta di strada e una frenata sicura. Anche lo sterzo non è male: è preciso, diretto e abbastanza consistente. Morbido il cambio, che, però, tende a impuntarsi nei passaggi di marcia veloci. I dati di scatto (9,8 secondi nello 0-100) e di velocità massima (210 km/h) dichiarati dalla casa sono verosimili; velleitari i 23,8 chilometri con un litro di gasolio di percorrenza media ufficiale (lontani dai 16,5 che siamo riusciti a "strappare" al computer di bordo nel nostro percorso in gran parte autostradale). La visibilità posteriore è scarsa, ma la Exclusive ha di serie i sensori di parcheggio (sia davanti sia dietro).
Dotazione ok, ma il prezzo...
La Citroën Grand C4 Picasso si può già prenotare, ma sarà nelle concessionarie dal 20 ottobre. È vero, la dotazione della Executive è ricca. Di serie il portellone automatico, il sistema di parcheggio assistito, il regolatore di velocità attivo, le poltrone anteriori con la funzione massaggio e quella del passeggero con la funzione Relax (con un supporto estensibile elettricamente che sostiene le gambe) e le finiture sono curate. Tuttavia, le concorrenti sono più economiche, visto che la vettura costa ben 33.300 euro; per tutto il mese di ottobre, comunque, è in promozione l’intera gamma, con 2.000 euro di sconto.
Secondo noi
PREGI
> Comfort. Le poltrone sono ampie e ben regolabili, le sospensioni filtrano a dovere le asperità del fondo stradale e il motore s fa sentire poco.
> Guida. L’auto è facile e piacevole da guidare, grazie allo sterzo preciso, all’assetto equilibrato e all’elevata maneggevolezza
> Terza fila. I due sedili a scomparsa non sono solo di fortuna: due adulti (alti fino a 180 cm) non stanno affatto scomodi.
DIFETTI
> Comandi al volante. Sono tanti, piccoli e troppo vicini tra loro. Serve un periodo di apprendistato per usarli senza confondesi.
> Prezzo. La vettura francese è ben equipaggiata, ma costa di più delle sue concorrenti.
> Visibilità. Quella posteriore non è granché; comunque, i sensori di distanza sono di serie.