Hyundai Kona: è comoda e fa tanta strada

La Hyundai Kona Electric 65,4 kWh è la variante elettrica “long range” (quella cioè con la batteria più grande e l’autonomia più lunga) della seconda generazione della crossover coreana. Rispetto alla “Standard Range” (qui il primo contatto) monta una “pila” da 65,4 kWh (anziché 48,4) e dichiara una percorrenza di 454 km contro 377. Un valore che può salire a 514 optando per l’Eco Pack: un pacchetto che costa 150 euro e che comprende i cerchi in lega di 17” al posto di quelli di 19” e gli interni realizzati con materiali sostenibili.

Facile distinguere esteticamente una Hyundai Kona Electric da una “termica”, specialmente se si osserva la zona frontale. Davanti spiccano la striscia luminosa “a puntini” (anziché continua) che collega le luci diurne, la griglia più bassa e la presa di ricarica spostata sulla destra male integrata nel frontale. Invariati, invece, i fanali e i fari incorporati nei passaruota e troppo esposti agli urti.

La Hyundai Kona Electric è più comoda che appagante da guidare: le sospensioni filtrano bene le sconnessioni dell’asfalto, l’abitacolo è ben insonorizzato e anche alle alte velocità non si notano fruscii aerodinamici. È scattante, ha 218 CV e accelera da 0 a 100 km/h in 8,1 secondi: quando si affrontano le curve in modo allegro bisogna però fare i conti con il peso elevato (quasi 1.800 kg) e con uno sterzo piuttosto leggero. Ottima, in compenso, la tenuta di strada: l’auto è rassicurante ed è supportata da un Esp un po’ invasivo. I livelli di freno motore sono quattro e il più potente permette di guidare in modalità “one pedal”: in poche parole per rallentare e poi fermarsi basta rilasciare l’acceleratore e il pedale del freno viene usato in pratica solo quando c’è bisogno di arrestarsi immediatamente. 

Lo spostamento del selettore della direzione di marcia dal tunnel centrale al piantone dello sterzo ha permesso di ricavare un ampio vano portaoggetti tra i sedili. L’abitacolo della Hyundai Kona Electric è spazioso e chi si accomoda dietro può beneficiare delle bocchette d’aerazione. Va detto, però, che quelle anteriori non offrono la regolazione distinta fra portata e direzione del flusso. Non eccezionali le finiture: la plancia, dominata da due schermi di 12,3” (cruscotto e infotainment), è ben assemblata ma è costruita con plastiche dure poco gradevoli al tatto.

Il bagagliaio della Hyundai Kona Electric è identico a quello delle versioni a benzina e ibride: un vano capiente (466 litri che diventano 1.300 quando si reclinano i sedili posteriori), con una forma regolare e una soglia di carico non troppo alta (68 cm). Ma non è tutto: il portellone è motorizzato, il divano è frazionato 40/20/40 (soluzione che consente di caricare oggetti lunghi conservando due posti dietro) e c’è pure un piccolo vano nel cofano anteriore.

Il sistema multimediale con schermo di 12,3” è intuitivo e rapido nella risposta. Un sistema, aggiornabile via internet, con Android Auto e Apple CarPlay per il momento utilizzabili solo con il cavo: per avere la connettività senza fili bisognerà attendere il prossimo anno. La Kona Electric è ricaricabile con la funzione Plug&Charge myHyundai: la sessione si avvia automaticamente, senza necessità di autenticarsi e senza bisogno di app o tessere, dopo aver collegato il veicolo a una colonnina. Interessante anche la funzione V2L, che consente alla vettura di fornire corrente per alimentare dispositivi esterni.

La batteria da 65,4 kWh garantisce una buona autonomia: 454 km dichiarati con i cerchi in lega di 19” montati dall’esemplare da noi guidato, oltre 360 km letti nel computer di bordo durante il nostro test, svolto prevalentemente su strade extraurbane. Per quanto riguarda i tempi di ricarica la Hyundai Kona Electric 65,4 kWh accetta, come la variante con la “pila” più piccola, 11 kW in corrente alternata e 100 kW in corrente continua: numeri in linea con la concorrenza. Ci vogliono 41 minuti per portare gli accumulatori dal 10 all’80%.

La Hyundai Kona Electric 65,4 kWh protagonista del nostro primo contatto è già ordinabile e ha un prezzo in linea con quello delle rivali dirette: 49.900 euro. Per le prime consegne bisognerà attendere ottobre. L’unico allestimento disponibile, l’X Class Special Edition, è molto ricco e comprende, tra le altre cose, le bocchette d’aerazione posteriori, la pompa di calore (che aiuta a migliorare l’autonomia nei mesi freddi) e il vano bagagli apribile elettricamente. Senza dimenticare i numerosi aiuti alla guida come il Blind Spot View Monitor. Questo sistema sfrutta le telecamere negli specchietti per riprendere i lati della vettura, verso la zona posteriore: una volta azionato l’indicatore di direzione per spostarsi le immagini vengono proiettate nel cruscotto dal lato corrispondente. In questo modo si può vedere meglio se c’è un veicolo in avvicinamento.