La Kia Optima è lunga 485 cm, larga 183 e alta 146 cm, ed è l’erede della vecchia Magentis: già in vendita negli Stati Uniti e in Corea (da più di un anno), sta ora per arrivare anche in Europa. Non è ancora certo quale sarà la versione destinata al mercato italiano: potremmo vederla nelle concessionarie nella versione ibrida del nostro test oppure in quella equipaggiata con il 1.7 CRDi a gasolio da 136 CV, che la porrebbe in alternativa a Ford Mondeo, Opel Insignia e Volkswagen Passat. Al momento, la Kia non ha ancora preso una decisione definitiva neppure sui tempi di commercializzazione nel nostro paese (si parla dell’anno prossimo o del 2014).
La carrozzeria della Kia Optima ha una linea gradevole e moderna: disegnata dal tedesco Peter Schreyer, responsabile del design della Kia dal 2006, e sviluppata presso i centri stile di Francoforte e Irvine (California), si caratterizza per un aspetto piuttosto “aggressivo”, fatto di linee tese, sobrie e proporzioni equilibrate. Nel complesso l’aspetto è quello di una vettura da famiglia, con originali tocchi di sportività nel frontale appuntito e nel tetto piuttosto inclinato.
Come si conviene a una berlina di generose dimensioni, l’abitacolo della Kia Optima Hybrid è spazioso. Le potrone rivestite in pelle sono comode e hanno i bordi rialzati che aiutano a contenere il corpo in curva; la plancia avvolgente e la consolle hanno uno stile semplice ed elegante, il soffitto non è basso (neppure dietro) e i comandi principali sono tutti a portata di mano. Chiaro e gradevole il cruscotto, che racchiude nella parte centrale un ampio schermo con le informazioni del computer di bordo e le indicazioni relative ai flussi di energia, tra il motore a benzina, quello elettrico e le batterie. Di buona fattura anche il display a colori di 7” del navigatore, che ha alcuni comandi a sfioramento. La dotazione della Kia Optima Hybrid comprende accessori da auto di lusso, come il volante e i sedili riscaldabili (quelli anteriori sono anche ventilati), il tetto panoramico in vetro, un sofisticato sistema multimediale da 550 watt con 12 casse, il navigatore, la retrocamera per il parcheggio e gli interni in pelle.
Le plastiche dei rivestimenti, specie nelle parti più in vista, sono abbastanza curate. Peccato per alcuni particolari sottotono, che pregiudicano il giudizio sulla qualità complessiva dell’abitacolo. Come il cassetto di fronte al passeggero anteriore, realizzato con plastiche rigide e un po’ povero d’aspetto. Anche il tunnel centrale della Kia Optima lascia un po’ a desiderare, in particolare il bracciolo tra i sedili, in plastica sottile. Ma a deludere maggiormente è il baule, rivestito solo parzialmente e davvero troppo piccolo per essere quello di una berlina da famiglia; inoltre, è poco sfruttabile per via della forma irregolare. La capacità dichiarata è di appena 381 litri, contro i 505 della versione a gasolio: le batterie collocate dietro lo schienale rubano parecchio spazio.
Il sistema ibrido della Kia Optima Hybrid è costituito dal 2.0 a benzina da 150 CV, abbinato a un motore elettrico da 40 CV, con la trazione sulle ruote anteriori e il cambio automatico a sei marce; assieme, erogano complessivamente 190 CV. Il peso dell’auto non è eccessivo: 1587 kg, garzie anche alle leggere batterie ai polimeri di litio. Una volta premuto il pulsante d’avviamento, la vettura parte in modalità elettrica, ma appena si spinge con più decisione sul pedale dell’acceleratore, già a 40 km/h, entra in funzione il motore a benzina. La funzione dell’unità elettrica, infatti, è quella di dare una mano al 2.0 a benzina in accelerazione, consentendo anche un risparmio nei consumi, ma non è studiato per spingere a lungo l’auto da solo. La Kia dichiara che rispetto alla versione 1.7 automatica a gasolio, la Kia Optima Hybrid beve il 10% in meno nel ciclo combinato, fa risparmiare il 28% di carburante in città ed emette il 21% in meno di CO2. Durante il nostro test su strade urbane e in autostrada, il computer di bordo ha segnalato una percorrenza media di 12,5 km/l: il consumo sarebbe dunque superiore, e non di poco, rispetto ai 18,5 dichiarati. Quanto all’accelerazione e alla velocità massima, i 192 km/h di picco e i 9,4 secondi nel passaggio da fermo a 100 km/h non ci sono sembrati inverosimili. Al volante della Kia Optima Hybrid, comunque, ciò che colpisce di più è il comfort, che si apprezza soprattutto nei lunghi spostamenti autostradali, dove emergono le doti di silenziosità della vettura coreana, assieme alle sospensioni ben tarate, alla buona tenuta di strada e allo sterzo abbastanza preciso. Anche il cambio automatico non delude (specie se non si pretende una risposta sportiva).
PREGI
> Comfort. Nella Optima ibrida ci si sente coccolati: l’abitacolo è accogliente e confortevole, il rumore e le vibrazioni sono ben filtrati.
> Dotazione. La berlina coreana non trascura la sicurezza (ha sei airbag, poggiatesta anteriori anti-colpo di frusta, sensore di pressione delle gomme) ed è davvero ben accessoriata.
DIFETTI
> Baule. Il vano, insufficiente per una famiglia, ha una forma poco regolare e una capacità limitata dalla presenza delle batterie.
> Finiture. Non sono adeguate al tipo di vettura: le auto più recenti della casa coreana ci hanno abituato a una cura e a materiali migliori.
Cilindrata cm3 | 1999 |
No cilindri e disposizione | 4 in linea |
Potenza massima kW (CV)/giri | 140 (190)/6000 |
Coppia max Nm/giri | n.d |
Distribuzione | 4 valvole per cilindro |
No rapporti del cambio | 6 (aut.-seq.) + retromarcia |
Trazione | anteriore |
Freni anteriori | dischi autoventilanti |
Freni posteriori | dischi |
Quanto è grande | |
Lunghezza/larghezza/altezza cm | 484/183/145 |
Passo cm | 279,5 |
Peso in ordine di marcia kg | 1587 |
Capacità bagagliaio litri | 381 |
Pneumatici (di serie) | 205/65 R16 |