A nove anni dall’arrivo sul mercato, la Lamborghini Huracán continua a confermarsi come uno dei più grandi successi della casa del Toro: con oltre 20.000 esemplari prodotti è una delle supercar più popolari del pianeta e nella sua lunga carriera (che sta per giungere al termine: il prossimo anno sarà svelata la sua erede) è stata declinata in numerose versioni, sia spider che coupé, più o meno estreme, adatte all’utilizzo su strada piuttosto che in pista. Mai fino a questo momento, però, la sua piattaforma e il suo mitico V10 aspirato di 5,2 litri erano stati messi a disposizione per divertirsi lontano dall’asfalto. Un concetto, quello di supercar per tutti i terreni, che la Lamborghini aveva anticipato alcuni anni fa con una proposta di stile e che ora è finalmente diventato realtà con la Lamborghini Huracán Sterrato, una serie limitata a 1499 esemplari davvero originali nell’estetica e contraddistinti da soluzioni meccaniche ad hoc per scaricare a terra (letteralmente) tutti i suoi 610 cavalli.
La Lamborghini Huracán Sterrato non vuole essere una vera e propria fuoristrada - per quello la Lamborghini ha già un altro modello, la Urus - quanto piuttosto un ibrido tra una supercar e un’auto da rally che, al tempo sul giro e alle prestazioni assolute, preferisce far emozionare anche su fondi imperfetti. Rispetto alle altre Lamborghini Huracán cambiano alcuni importanti aspetti meccanici: aumenta, innanzitutto, l’altezza da terra - 4,4 cm in più rispetto a una Huracán Evo - per incrementare l’escursione delle sospensioni (e quindi la capacità di assorbire meglio le imperfezioni dei fondi accidentati) ed eliminare dal pilota “l’ansia” di toccare il sottoscocca, dotato, tra l’altro, di protezioni specifiche. Cambiano anche i condotti di raffreddamento del 10 cilindri: le prese d’aria laterali poste nella parte bassa, sono state chiuse e sostituite da un’unica grande “bocca” sul tetto.
Un accorgimento che permette di portare aria sempre “pulita” al motore ed evitare che la terra o la sabbia vadano ad otturare i filtri dell’aria. Per muoversi su fondi sabbiosi o fangosi, la Lamborghini Huracán Sterrato monta pneumatici realizzati ad hoc dalla Bridgestone: si tratta di una gomma all terrain con un’importante tassellatura del battistrada, una mescola più simile a quella di una gomma quattro stagioni ma una carcassa rigida per garantire una tenuta di strada adeguata alle prestazioni di cui quest’auto è capace. Secondo al casa scatta da 0 a 100 km/h in soli 3,4 secondi e ha una velocità di punta di tutto rispetto (seppur autolimitata) di 260 km/h. Si tratta, inoltre, di gomme runflat, ovvero in grado di percorrere alcune decine di chilometri dopo una foratura anche se prive di pressione al suo interno.
Al volante della Lamborghini Huracán Sterrato quello che stupisce è prima di tutto il comfort di marcia: i cerchi dal diametro ridotto (19” anziché 20”), la spalla dei pneumatici più generosa e gli ammortizzatori dalla taratura più morbida, su strada filtrano le imperfezioni come mai visto prima su una Huracán. Il V10 è sempre un portento di potenza: le accelerazioni sono fulminee ed è un piacere utilizzare il cambio robotizzato doppia frizione a sette marce (efficace ma, nel 2023, non più al vertice per rapidità) per ascoltare tutte le diverse tonalità di questo grande motore aspirato.
Con un po’ di rollio e gomme di questo tipo, in curva la Lamborghini Huracán Sterrato raggiunge più velocemente i suoi limiti rispetto ad altre versioni, ma lo fa con grande progressione. Aiutati dall’elettronica e dalla modalità di guida Sport, tarata appositamente per l’asfalto, il piacere di guida è assicurato in tutta sicurezza. Peccato soltanto di non averla potuta mettere alla prova con set di pneumatici più tradizionali per una supercar: con una maggiore luce a terra e quindi nessuna preoccupazione di rovinare il fondo, questa Huracán Sterrato potrebbe regalare grandi soddisfazioni anche su quelle numerose strade italiane dal manto rovinato.
Ma veniamo al punto forte, la guida in fuori strada. Per affrontare a tutta velocità dune, terra e ghiaia c’è una nuova modalità di guida, la “Rally”, che allenta l’entrata in azione del controllo di stabilità e di trazione e manda gran parte della coppia alle ruote posteriori, per esibirsi in spettacolari traversi di potenza. Cambia anche lo sterzo, che si fa molto più leggero per controsterzare con maggiore facilità. Sempre potente, anche in queste condizioni estreme, la frenata: i tecnici della Lamborghini hanno infatti mantenuto l’infaticabile impianto carboceramico, modificando soltanto i condotti di raffreddamento per prevenire eventuali danni causati dai detriti. Spalancare il gas tra una curva e l’altra su un percorso in terra con questa supercar è a dir poco emozionante: certo una vera e propria auto da rally è più veloce ed efficace e una fuoristrada può impegnarsi in percorsi molto più impervi, ma nessuno di questi due l’obiettivo della Lamborghini Huracán Sterrato, ovvero permettere a guidatori di tutte le esperienze di divertirsi con grandissima facilità.
Ma come sempre capita quando si parla di auto così esclusive e costose, l’esperienza di guida non è tutto: ci vuole anche un aspetto, un’immagine, che giustifichi il pesante assegno richiesto per mettersela in garage. E qui troviamo caratterizzazioni estetiche dedicate e possibilità di personalizzazione che rendono unica e immediatamente riconoscibile questa Lamborghini Huracán Sterrato. A partire dai parafanghi allargati, realizzati in plastica nera e direttamente rivettati alla carrozzeria, passando per i fari a led aggiuntivi sul paraurti anteriore e le piccole barre portatutto sul tetto. Nessuna novità invece all’interno, dove ritroviamo lo stesso abitacolo delle altre Huracán, ricchissimo nelle personalizzazioni per colori e finiture ma povero di qualsivoglia spazio per riporre gli oggetti (in aiuto vengono soltanto la rete dietro ai sedili e un piccolo vano sotto alla consolle centrale).
Non è neppure dei più tecnologici: lo scenografico cruscotto digitale è poco personalizzabile, il sistema multimediale brilla per reattività e lo schermo, particolarmente inclinato, obbliga a distogliere a lungo gli occhi dalla strada per consultarlo. Praticamente assenti gli aiuti alla guida: manca perfino la frenata automatica d’emergenza. Difetti che molto probabilmente saranno risolti dalla sua erede e che contano davvero poco per chi è alla ricerca di un oggetto così particolare.
Carburante | benzina |
Cilindrata cm3 | 5204 |
No cilindri e disposizione | 10 a V di 90° |
Potenza massima kW (CV)/giri | 449 (610)/8000 giri |
Coppia max Nm/giri | 560/6500 |
Emissione di CO2 grammi/km | 337 |
No rapporti del cambio | 7 (robotizz. doppia friz.) + retromarcia |
Trazione | integrale |
Freni anteriori | dischi autoventilanti |
Freni posteriori | dischi autoventilanti |
Le prestazioni dichiarate | |
Velocità massima (km/h) | 260 |
Accelerazione 0-100 km/h (s) | 3,4 |
Consumo medio (km/l) | 6,7 |
Quanto è grande | |
Lunghezza/larghezza/altezza cm | 453/196/125 |
Passo cm | 263 |
Posti | 2 |
Peso in ordine di marcia kg | 1470 |
Capacità bagagliaio litri | 100 |
Pneumatici (di serie) | 235/40 R 19 ant. - 285/40 R 19 post. |
Prezzo minimo | Prezzo medio | ||
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Lamborghini Huracan usate 2018 | 275.000 | 288.000 | 3 annunci |
Lamborghini Huracan usate 2019 | 270.000 | 270.000 | 1 annuncio |
Lamborghini Huracan usate 2020 | 1.500 | 180.750 | 2 annunci |
Lamborghini Huracan usate 2021 | 290.000 | 341.000 | 4 annunci |
Lamborghini Huracan usate 2022 | 400.000 | 400.000 | 1 annuncio |
Lamborghini Huracan usate 2023 | 340.000 | 374.670 | 3 annunci |