Impossibile riconoscere una parentela fra la nuova e la vecchia Meriva. Se la prima era caratterizzata da linee tese e un po' anonime, la nuova fa sfoggio di forme muscolose e di un muso in linea con le ultime Opel (nella mascherina ricorda l'Insignia e nei fari la nuova Astra, e a questi due modelli ha rubato anche alcune componenti meccaniche e dell'abitacolo).
La fiancata è mossa da una "onda" alla base del finestrino che alleggerisce la vista laterale: accorgimento necessario per dissimulare la lunghezza di 429 cm. Anche dentro sono scomparse le linee geometriche del vecchio modello, a cominciare dalla plancia, ora avvolgente e molto più moderna, morbida al tatto e bicolore nell’allestimento Cosmo.
Ma la novità più evidente della Opel Meriva riguarda le porte, che ora si aprono come le ante di un armadio a due battenti, proprio come sulle Rolls-Royce. Lo scopo è facilitare l'ingresso e l'uscita, grazie anche a un angolo di apertura superiore alla media (84°) e a una comoda maniglia posta sul montante centrale, alla quale ci si "aggrappa" per uscire. Seduti dietro, però, prima di scendere guardatevi bene alle spalle: se arriva qualcuno in moto o in macchina, specie di notte, potrebbe non vedere la porta aperta (per il suo tipo di apertura non può avere un catarifrangente o una luce che la segnali a chi sopraggiunge) e urtarla. Il fatto è che non la sradica: ve la sbatte in faccia; e se avevate già messo fuori una gamba....
A parte questo aspetto (da non trascurare), per il resto è tutto ok: anche posizionare un seggiolino da bambini è molto più facile che sulle auto con le porte convenzionali, visto che questo tipo di apertura evita i "contorsionismi”. E non c’è da temere che in viaggio le porte dietro si possano aprire involontariamente (magari perché un ragazzino armeggia con la maniglia): si bloccano automaticamente sopra i 4 km/h, mentre si “liberano” in caso di incidente o se viene a mancare la corrente. In più, un cicalino segnala un’imperfetta chiusura dei battenti ed eventuali malfunzionamenti.
Inalterata la praticità degli interni. Anzi: grazie al passo aumentato di 15 mm, chi siede dietro (e magari è alto) ha più spazio per le gambe e, comunque, i sedili scorrono orizzontalmente per 19 cm. Inoltre, come sulla Meriva del 2003, i sedili posteriori si ripiegano con un gesto, formando un piano di carico piatto. Possono anche scorrere verso il centro della vettura, per aumentare lo spazio per le spalle quando il posto centrale (in verità un po' sacrificato) non serve. Qualunque configurazione degli interni scegliate, il baule rimane piuttosto grande (passa da 400 a 1500 litri se si viaggia solo in due).
Completano la praticità una soglia di carico bassa (67 cm), un doppiofondo nel baule (ma solo se non si è ordinato il porta-bici posteriore estraibile da dietro la targa, che costa 500 euro) e debutta una vera e propria rotaia fra i sedili. È la FlexiRail e collega la parte anteriore dell'abitacolo a quella posteriore; permette di montare vaschette portaoggetti o un bracciolo con un vano interno, posizionabili dove si preferisce, lungo tutta la rotaia. Tutto questo è di serie per entrambi gli allestimenti venduti in Italia (Elective e Cosmo), mentre la versione "base" sarà disponibile solo in altri Paesi.
Noi abbiamo provato la Meriva più accessoriata, ossia la Cosmo. Della meno ricca conserva ovviamente la completa dotazione di sicurezza, fatta di Esp, airbag frontali (quello del passeggero è disattivabile, per montare un seggiolino per bimbi), laterali, per la testa davanti e dietro e freno di stazionamento elettronico (si inserisce da sé). Ma ci aggiunge dotazioni utili e sfiziose come i cerchi in lega da 16'', il climatizzatore automatico bizona, il volante in pelle, i fendinebbia, i vetri laterali posteriori e il lunotto scuri, gli alzacristallo elettrici posteriori e una radio con sette altoparlanti al posto di quattro. Curiosamente, resta a pagamento l'assistenza alle partenze in salita e il controllo della pressione dei pneumatici, ma bastano190 euro per averli tutti e due.
Accedere al posto di guida della Opel Meriva è comodo: sedili alti da terra al punto giusto e volante (ampiamente regolabile) abbastanza orizzontale, senza interferire con le gambe. Con 400 euro si possono avere i sedili ergonomici, con seduta estensibile, regolazione in altezza differenziata fra la zona anteriore e quella posteriore e registrazione della parte lombare. Seduti "in alto" si domina la strada e si riesce a vedere bene in ogni direzione, grazie anche agli ampi specchietti e ai montanti del parabrezza sottili e incurvati quel tanto che basta per non interferire con la "traiettoria" degli occhi quando, a un incrocio, si controlla la strada ai lati. Pur tirando le marce, il piccolo 1.4 turbo a benzina non alza la voce.
In questa sua versione da 140 CV (la più potente) è accoppiato a un cambio manuale a sei marce, ben spaziate ma con innesti piuttosto "legnosi". In compenso, la leva che lo comanda è in alto e ben raggiungibile. I 200 Nm del quattro cilindri donano il giusto brio alla Meriva, che si muove disinvolta anche a pieno carico. Secondo la Opel, questo quattro cilindri fa scattare la Meriva da 0 a 100 km/h in 10,3 secondi e la porta fino a 196 km/h. Purtroppo, non è dotato né di iniezione diretta di benzina né di un dispositivo per spegnersi automaticamente in coda (arriverà nel 2011 e non per tutti i motori) e, anche per questo, i 14,9 km/l in media promessi dalla casa ci paiono ottimistici.
Un complimento, invece, lo meritano le azzeccate sospensioni: filtrano bene le asperità del terreno senza risultare "mollicce" nelle curve. E questo vale anche con l’esemplare in prova, dotato del Cosmo Pack (1000 euro per i cerchi in lega di 17’’, che assorbono peggio le buche, e la radio con navigatore, dalla grafica discutibile). Simulando manovre di emergenza, abbiamo riscontrato reazioni sempre ben prevedibili, con l'Esp che interviene lesto e un impianto frenante che fa egregiamente il suo lavoro.
PREGI
> Accessibilità posteriore. Salire, e soprattutto scendere, è più comodo. Merito della seduta alta da terra, delle porte che si aprono di ben 84 gradi e della "manigliona" accanto all'attacco delle cinture anteriori.
> Visibilità. La seduta alta e l'ampio parabrezza consentono di vedere bene che cosa succede fuori. Anche in curva e agli incroci non ci sono problemi: i montanti ai lati del parabrezza non penalizzano la visuale.
> Bagagliaio. Ampio e regolare; se non si sceglie il sistema FlexFix per portare le biclette, ha anche un utile doppiofondo. Inoltre, la soglia di carico bassa da terra fa sudare meno quando c'è da caricare oggetti pesanti.
DIFETTI
> Cambio. Il sei marce ha una rapportatura corretta, ma innesti contrastati e un'escursione della leva troppo lunga.
> Dotazione. Niente da ridire su quella legata alla sicurezza (anche se i rilevatori della pressione dei pneumatici si pagano) ma, per esempio, si deve spendere per avere i sensori di parcheggio (350 euro) e anche la presa da 12 Volt nel bagagliaio (10 euro), persino sulla Cosmo, che è la più “ricca”.
> Navigatore. Preciso, certo, ma con una grafica miserella e di sapore vecchio. E, da solo, costa ben 850 euro.
Cilindrata cm3 | 1364 |
No cilindri e disposizione | 4 in linea |
Potenza massima kW (CV)/giri | 103 (140)/4900 |
Coppia max Nm/giri | 200/1850 |
Emissione di CO2 grammi/km | 156 |
Distribuzione | 4 valvole per cilindro |
No rapporti del cambio | 6 + retromarcia |
Trazione | anteriore |
Freni anteriori | dischi autoventilanti |
Freni posteriori | dischi |
Quanto è grande | |
Lunghezza/larghezza/altezza cm | 429/181/162 |
Passo cm | 264 |
Peso in ordine di marcia kg | 1360 |
Capacità bagagliaio litri | 400/1500 |
Pneumatici (di serie) | 205/55 R 16 |
La nuova Opel Meriva viene offerta con una gamma di motori piuttosto ampia, in grado di soddisfare tutte le esigenze. Chi macina tanta strada può scegliere tra l'economo 1.3 CDTI da 75 CV e il più brillante 1.7 da 100 CV (se abbinato al cambio automatico) o 110 CV (se manuale). Quest'ultimo, insieme al 1.3 CDTI da 95 CV della versione ecoFLEX, sarà disponibile da settembre. Due, invece, i motori a benzina, entrambi 1.4: sono un aspirato da 100 CV e un turbo disponibile in due livelli di potenza, 120 e 140 CV. | |||||||||
Versione | Prezzo | Alim | cm3 | CV/kW | km/h | 0-100 | km/l | CO2 | kg |
1.4 TWINPORT 100 CV Elective | 16.250 | B | 1398 | 100/74 | n.d. | 13,9 | 16,4 | 144 | n.d. |
1.4 TWINPORT 120 CV turbo Elective | 17.250 | B | 1364 | 120/88 | n.d. | 11,5 | 16,4 | 143 | n.d. |
1.4 TWINPORT 140 CV turbo Elective | 18.250 | B | 1364 | 140/103 | n.d. | 10,3 | 14,9 | 156 | 1360 |
1.4 TWINPORT 100 CV Cosmo | 18.250 | B | 1398 | 100/74 | n.d. | 13,9 | 16,4 | 144 | n.d. |
1.4 TWINPORT 120 CV turbo Cosmo | 19.250 | B | 1364 | 120/88 | n.d. | 11,5 | 16,4 | 143 | n.d. |
1.4 TWINPORT 140 CV turbo Cosmo | 20.250 | B | 1364 | 140/103 | n.d. | 10,3 | 14,9 | 156 | 1360 |
1.3 CDTI 75 CV Elective | 17.750 | D | 1248 | 75/55 | n.d. | 16,9 | 20,4 | 129 | n.d. |
1.3 CDTI 95 CV ecoFLEX Elective | 18.750 | D | 1248 | 95/70 | n.d. | n.d. | n.d. | n.d. | n.d. |
1.3 CDTI 75 CV Cosmo | 19.750 | D | 1248 | 75/55 | n.d. | 16,9 | 20,4 | 129 | n.d. |
1.7 CDTI 110 CV Elective | 19.750 | D | 1686 | 110/80 | n.d. | n.d. | n.d. | n.d. | n.d. |
1.3 CDTI 95 CV ecoFLEX Cosmo | 20.750 | D | 1248 | 95/70 | n.d. | n.d. | n.d. | n.d. | n.d. |
1.7 CDTI 100 CV cambio aut. Elective | 20.750 | D | 1686 | 100/74 | n.d. | 13,9 | 15,6 | 168 | n.d. |
1.7 CDTI 110 CV Cosmo | 21.750 | D | 1686 | 110/80 | n.d. | n.d. | n.d. | n.d. | n.d. |
1.7 CDTI 100 CV cambio aut. Cosmo | 22.750 | D | 1686 | 100/74 | n.d. | 13,9 | 15,6 | 168 | n.d. |