Volkswagen T5: se lo chiami furgone si offende

È lungo quasi cinque metri (489 cm) e largo due (190 cm) e il primo gradino dove appoggiamo il piede per salire è a 33 cm da terra. La posizione di guida, quindi, è “dominante” ma, invece di intimorire, infonde sicurezza e padronanza del mezzo. Dietro al volante ci si sente protetti, circondati dal solido materiale usato per la plancia e il cruscotto. A impreziosire il tutto, ci sono degli inserti in alluminio satinato che “sdrammatizzano” l’insieme. Lo spazio la fa da padrone e balza subito agli occhi il fatto che ovunque ci sono scomparti capienti, dove riporre bicchieri, bottiglie e altri oggetti. Peccato che il volante in pelle multifunzionale con comandi si paghi ben 380 euro.

Una volta in moto, il California si muove con sufficiente disinvoltura nel traffico urbano e nei percorsi misti. A facilitare il compito c’è il sistema che avverte della presenza di un veicolo nell’angolo morto del retrovisore, con un segnale acustico e una luce rossa (1.001 euro nel “Pacchetto Assistente di cambio corsia”, assieme a specchietto retrovisore autoschermabile, tergicristalli con sensore pioggia, regolatore di velocità e display multifunzione). Di serie ci sono anche l’assistente per le partenze in salita e il controllo elettronico della pressione dei pneumatici. I problemi, invece, arrivano nel momento del parcheggio, che rimane impegnativo anche con i sensori anteriori e posteriori (optional a 611 euro). Il motore due litri turbodiesel, invece, convince e dimostra grinta fin da subito, grazie ai suoi 140 CV. Per gli incontentabili c’è anche il biturbo a gasolio da 180, ma non è disponibile con la trazione integrale. Elastico e silenzioso, ben si sposa con il cambio manuale a sei marce dalla leva corta e in comoda posizione rialzata (ma che limita alquanto l’accesso ai comandi del climatizzatore).

Il sistema di trazione integrale 4Motion fa costare questo California 3.016 euro più della versione a sola trazione anteriore. In compenso, si può lasciare l’asfalto senza preoccupazioni. Merito della trasmissione, migliorata rispetto alla precedente generazione. Se prima il California passava da trazione anteriore a integrale solo quando le ruote iniziavano a slittare, ora c’è una centralina che interpreta anche altri parametri e decide quando e quanta coppia inviare ai due assi (si può arrivare anche al 100% sull’assale posteriore). Se, però, fate le vacanze dove neanche osano arrampicarsi le capre, allora vi servirà anche il differenziale posteriore bloccabile (828 euro).

Quattro posti (il quinto è optional solo sui California a trazione anteriore) in quasi cinque metri possono apparire pochini, ma tutto si spiega quando ci si ferma in un bel luogo. Il divano posteriore diventa un letto matrimoniale e, alzando elettricamente il tetto in alluminio, se ne ricava un altro sempre lungo due metri. La cucina è di serie e comprende un lavello in acciaio inox, un vero frigorifero da 42 litri e un piano di cottura a due fuochi. Completano il quadro i mobiletti della dispensa, un ripostiglio e un cassetto sotto al divanetto posteriore. Non manca un tavolo ripiegabile sotto il frigo, mentre due sedie pieghevoli si nascondono nel portellone e un altro tavolo nella portiera laterale. E se serve la cassetta portavalori, è vostra con 122 euro.

PREGI 

> Cambio. Morbido, preciso, dagli innesti rapidi Comfort.
> Motore. ben insonorizzato e sospensioni che “incassano” a dovere le irregolarità della strada.
> Motore. Grazie ai 140 cavalli, è vivace e “spinge” con vigore anche a basso numero di giri.

DIFETTI
> Linea. È piuttosto vecchiotta, squadrata, tipicamente teutonica
> Prezzo. 
Spaventa un po’, ma il mezzo è unico
> Sedili. Il divano posteriore, dovendo trasformarsi in un letto, è praticamente una panchetta.