Offre una notevole abitabilità e un baule a prova di trasloco; è anche bene equipaggiata in rapporto al prezzo, e garantita cinque anni. Il 1.7 turbodiesel (da 136 CV) è brioso e poco assetato, ma chi ama la guida brillante farà bene ad abbinarlo al cambio manuale.
Posizione di guida | (1 vote) |
Cruscotto | (1 vote) |
Visibilità | (1 vote) |
Comfort | (1 vote) |
Motore | (1 vote) |
Ripresa | (1 vote) |
Cambio | (1 vote) |
Frenata | (1 vote) |
Sterzo | (1 vote) |
Tenuta di strada | (1 vote) |
Dotazione | (1 vote) |
Qualità/prezzo | (1 vote) |
Questa filante famigliare coreana, nata da un progetto europeo, è generosa di spazio per i passeggeri e per i bagagli, e gode di garanzia quinquennale senza limiti di chilometraggio. Ben costruita e rifinita con cura, su strada è davvero confortevole anche grazie alla silenziosità del vivace e parco 1.7 turbodiesel; il cambio automatico (optional) piuttosto lento e lo sterzo dal feeling migliorabile, però, non sono adatti alla guida sportiva. La Comfort è riccamente equipaggiata in rapporto al prezzo, ma non può montare alcuni optional riservati al più costoso allestimento Style.
Con la i40 la coreana Hyundai ha fatto un bel salto di qualità e lo dimostra a cominciare dalla linea, personale grazie all’indovinato connubio di eleganza e sportività. Progettata in Europa, questa generosa famigliare (477 cm di lunghezza) offre un abitacolo spazioso, sia davanti, sia dietro, e contraddistinto da materiali e finiture che non lasciano certo delusi; inoltre, il bagagliaio è fra i più spaziosi della categoria.
La versione provata monta il turbodiesel più potente della gamma, un 1.7 da 136 CV: non ha la “cattiveria” dei 2.0 di alcune concorrenti, ma è abbastanza vivace e, soprattutto, silenzioso e parco nei consumi. Tuttavia, il cambio automatico a convertitore di coppia (optional), pur dolce nel funzionamento, si rivela lento quando si cerca un po’ di sportività (e la situazione non migliora nemmeno se si inseriscono manualmente le sei marce tramite le palette al volante).
Adatta ai lunghi viaggi, la i40 si fa apprezzare soprattutto per il notevole comfort: è efficacemente insonorizzata e ha sospensioni che fanno viaggiare sul velluto anche se l’asfalto non è perfetto. Fra le curve, inoltre, si rivela facile da guidare e soddisfa in fatto di tenuta di strada; peccato, però, che lo sterzo trasmetta una sensazione troppo vaga di quel che fanno le ruote anteriori e, perciò, sia poco adatto alla guida brillante.
L’allestimento Comfort è il più accessibile fra quelli disponibili con questa motorizzazione ed è bene equipaggiato in rapporto al prezzo, considerato, pure, che la garanzia è di cinque anni con chilometri illimitati: sono di serie, fra l’altro, sette airbag, fendinebbia, “clima” automatico bizona e cerchi in lega di 17 pollici; ma per avere le ruote di 18 pollici, i vetri posteriori scuri e i fari allo xeno, si deve optare per il più costoso Style.
Plancia e consolle sono ben disegnate e realizzate con materiali di qualità, ma il navigatore fa parte del costoso Advanced Pack, che comprende pure l’avviamento a pulsante. Notevole lo spazio a disposizione dei passeggeri, sia davanti, sia dietro, come pure soddisfa la disponibilità di portaoggetti; quanto al bagagliaio, è adeguato alle dimensioni della vettura, oltre che facilmente accessibile grazie alla soglia vicina al suolo.
Plancia e comandi
Realizzate con materiali di qualità (in gran parte morbidi), plancia e consolle hanno linee moderne e, nel caso della seconda, sin troppo elaborate per via dell’appariscente blocco centrale, che ospita i comandi dei servizi di bordo e dallo schermo di 7 pollici che serve il navigatore e la telecamera di retromarcia (facenti parte dell’Advanced Pack, unico e costoso pacchetto di accessori disponibile per la Comfort, che comprende anche il sistema audio con subwoofer e l’avviamento del motore a pulsante); sul tunnel centrale, invece, sono dislocati il bottone per attivare i sensori di parcheggio e la levetta del freno a mano elettronico. Completa e ben leggibile la strumentazione, contraddistinta da una suggestiva retroilluminazione blu.
Abitabilità
Correttamente imbottite e non troppo cedevoli, le poltrone davanti (con quella di guida regolabile elettricamente, anche nel supporto lombare) si rivelano adatte per gli occupanti di tutte le taglie, e comode anche nei lunghi viaggi. Non meno accogliente il divano, sul quale, volendo, si sta anche in tre (per quanto il mobiletto rubi un po’ di spazio ai piedi di chi siede a centro). Funzionali le bocchette di ventilazione posteriori, come pure il bracciolo estraibile dallo schienale (che è regolabile su due gradi di inclinazione). Adeguata la disponibilità di portaoggetti, ma il cassetto di fronte al passeggero anteriore – pur climatizzato e provvisto di serratura a chiave – è poco capiente.
Bagagliaio
Ampio, profondo e comodamente accessibile (la soglia è di appena 2 cm più alta del pavimento e a soli 60 cm dal suolo), il bagagliaio è in grado di contenere tutto quanto occorre a una famiglia in vacanza: nonostante i passaruota rubino 27 cm in larghezza, lo spazio interno è facilmente sfruttabile. Inoltre, c’è una coppia di ripostigli laterali con sponde in plastica e non mancano nemmeno i ganci in metallo per ancorare il carico. A divano giù il fondo rimane piatto e la profondità utile raggiunge i 213 cm.
Nelle manovre si può contare sui sensori di distanza, e il cambio automatico, assieme allo sterzo piuttosto leggero, rende poco faticosa la guida in città. Le sospensioni filtrano efficacemente le asperità ma non sono troppo cedevoli, dunque anche fra le curve questa famigliare sfoggia una buona agilità ed è gradevole da guidare. Tuttavia, anche se il motore risponde con vigore, chi ha velleità sportive deve fare i conti con la “pigrizia” del cambio e dello sterzo. Ci si consola con il comfort, di alto livello anche in autostrada, e con i consumi, mai impegnativi.
In città
Con la i40 si soffrono gli spazi ristretti: le dimensioni generose e la non eccezionale visibilità non aiutano. Ma nelle manovre vengono in aiuto i sensori (di serie davanti e dietro, mentre la telecamera di retromarcia fa parte del costoso pacchetto Advanced), e anche lo sterzo è sufficientemente leggero. Per il resto, comunque, nel traffico non ci si stressa perché il motore è pronto e fluido sin dai regimi inferiori, e la “morbida” azione del cambio automatico fa il resto.
Fuori città
Le sospensioni rispondono bene anche sullo sconnesso, eppure non sono “flaccide”, sicché fra le curve questa famigliare è piuttosto agile e offre un comportamento sicuro: la tenuta di strada è elevata e l’Esp è pronto a correggere qualche alleggerimento della coda che si verifica in rilascio. Soddisfa anche la disponibilità del motore quando si cercano le prestazioni, ma il cambio che risponde con lentezza, e lo sterzo che accusa qualche difetto di precisione, non sono adatti alla guida brillante. Basso il consumo: abbiamo superato abbondantemente i 16 km/l di media.
In autostrada
Comoda ed efficacemente insonorizzata, questa Hyundai permette di affrontare i viaggi autostradali nel massimo comfort: l’abitacolo è efficacemente isolato dai rumori esterni, il turbodiesel ronfa sommesso (a 130 orari lavora a soli 2400 giri) e le giunzioni dell’asfalto vengono filtrate a dovere. All’altezza delle aspettative anche la stabilità e la potenza dell’impianto frenante (che, però, non eccelle in fatto di resistenza all’affaticamento), mentre resta migliorabile il feeling che lo sterzo trasmette a velocità elevata.
La ricca dotazione standard include anche l’airbag per le ginocchia del guidatore, ma i fari allo xeno sono riservati alla più costosa Style, che li offre di serie. Ottimi i risultati ottenuti nei crash test Euro NCAP: eccezion fatta per la salvaguardia dei pedoni, i punteggi parziali sono allineati a quelli delle migliori rivali, e la valutazione globale è quella massima di cinque stelle.
Come tutti i modelli di recente progettazione, la i40 ha la scocca realizzata con largo impiego di acciai altoresistenziali, più robusti e leggeri di quelli normali. Secondo la casa, la resistenza alla torsione della scocca è cresciuta del 109% rispetto a quella dei modelli della generazione della Sonica, quella alla flessione è aumentata del 19% e quella strutturale è superiore di oltre un quarto se paragonata a quella delle migliori concorrenti. Date le premesse, non sorprende che l’Euro NCAP abbia promosso questa Hyundai con le cinque stelle corrispondenti alla valutazione massima, e che i punteggi parziali ottenuti nei crash test siano molto elevati sia per quanto riguarda la protezione degli occupanti adulti, sia dei bambini che viaggiano su seggiolini Isofix (rispettivamente, 92% e 86%); notevole pure il “voto” assegnato ai sistemi di assistenza alla sicurezza (86%), mentre è un po’ inferiore alla media quello relativo alla salvaguardia dei pedoni in caso di investimento (43%). Adeguata la dotazione di serie, che prevede l’Esp con dispositivo antiarretramento nelle partenze in salita, sette airbag (fra cui quello per le ginocchia del guidatore e quelli per la testa estesi ai posti dietro), i poggiatesta anteriori attivi, il cruise control, i sensori luce/pioggia e i fendinebbia; per avere i fari allo xeno, però, si deve acquistare la più ricca Style, che li offre di serie.
Moderna, spaziosa e sicura, questa famigliare può contare su un motore vivace quanto parco, anche se chi ama la guida sportiva farà bene a preferire il cambio manuale di serie a quello automatico optional. Ben costruita, e contraddistinta da un rapporto prezzo/dotazione difficile da battere, ha il solo “difetto” di non poter essere accessoriata come alcune rivali: per avere accessori tecnologici come i fari allo xeno o il sistema di parcheggio assistito conviene “investire” sulla più ricca Style.
La i40 è uno dei modelli-simbolo del nuovo corso della produzione coreana: a livello di design, qualità costruttiva e finiture, non ha nulla da invidiare alla produzione occidentale. Generosa di spazio sia per i passeggeri, sia per i bagagli, offre un elevato grado di comfort, un comportamento stradale sicuro e prestazioni interessanti, nonostante la cilindrata del motore sia un po’ inferiore a quella delle rivali. Inoltre, la presenza del cambio automatico a convertitore di coppia (che si paga a parte) non incide negativamente sui consumi, bassi per una vettura di dimensioni così importanti e dalla massa che supera i 1600 kg; ma resta il fatto che se si ama la sportività conviene rimanere sul manuale di serie. Considerata la ricca dotazione, l’allestimento Comfort (il più economico abbinabile al 1.7 a gasolio da 136 CV) è offerto a un prezzo concorrenziale ed è adatto a chi vuole una famigliare “di sostanza” che non faccia rinunciare neppure al superfluo. Potendo spendere di più c’è la Style, che prevede di serie anche il navigatore con telecamera di retromarcia e i vetri posteriori scuri, e che può essere ulteriormente arricchita con il sistema di parcheggio assistito e con gli interni in pelle.
Abitabilità
L’abitacolo è quel che ci si aspetta di trovare in una famigliare di quasi 480 cm di lunghezza: generoso di spazio, fa viaggiare bene sia chi siede davanti, sia chi sta sul divano (anche se l’occupante del posto centrale è un po’ disturbato dal mobiletto).
Comfort
Nei lunghi viaggi autostradali si apprezza soprattutto l’ottimale insonorizzazione, che permette di conversare a voce bassa anche a velocità elevate; ok anche le sospensioni, non flaccide ma efficaci sullo sconnesso.
Finiture
La i40 ha inaugurato una nuova generazione di modelli Hyundai, e il salto rispetto al passato è evidente tanto nel design, quanto nei materiali utilizzati negli interni: le plastiche sono morbide e piacevoli da toccare, e gli assemblaggi precisi.
Garanzia
In fatto di garanzia la politica della casa coreana andrebbe presa a esempio da parte della concorrenza: la copertura dura cinque anni, non prevede limiti di chilometraggio e include controlli gratuiti e soccorso stradale.
Cambio
Si tratta di un tradizionale automatico a convertitore di coppia, alquanto lento nel funzionamento: progressivo e confortevole, si presta alla guida rilassata ma non a quella sportiva (neppure se utilizzato in manuale).
Personalizzazione
La dotazione di serie è piuttosto completa e sicuramente adeguata al prezzo, ma la scelta di accessori a pagamento è nettamente più limitata di quella disponibile per la più costosa versione Style.
Sterzo
La sua leggerezza è un pregio in manovra e nella guida in città, ma quando la velocità aumenta si desidererebbe maggior precisione, oltre che una risposta meno “artificiale” nei percorsi ricchi di curve affrontati allegramente.
Visibilità
Il cofano è davvero spiovente, la coda contraddistinta da un lunotto piuttosto piccolo e gli ingombri non certo da utilitaria: nelle manovre, è meglio affidarsi ai sensori di distanza (giustamente previsti di serie, davanti e dietro).
VELOCITÀ MASSIMA | Rilevata | Dichiarata | |
in 6a a 3600 giri | 192,7 km/h | 190 km/h | |
ACCELERAZIONE | Secondi | Velocità di uscita | Dichiarata |
0-100 km/h | 10,7 | 12,0 secondi | |
0-400 metri | 17,4 | 128,3 km/h | non dichiarata |
0-1000 metri | 32,0 | 163,2 km/h | |
RIPRESA in Drive | Secondi | Velocità di uscita | Dichiarata |
1 km da 40 km/h | 29,2 | 163,7 km/h | non dichiarata |
1 km da 60 km/h | 28,6 | 164,3 km/h | non dichiarata |
da 40 a 70 km/h | 3,3 | ||
da 80 a 120 km/h | 7,9 | non dichiarata | |
CONSUMO | Rilevato | Dichiarato | |
In città | 12,2 km/litro | 13,2 km/litro | |
Fuori città | 16,7 km/litro | 19,6 km/litro | |
In autostrada | 14,1 km/litro | non dichiarato | |
Medio | 14,3 km/litro | 16,7 km/litro | |
FRENATA | Rilevata | Dichiarata | |
da 100 km/h | 37,5 metri | non dichiarata | |
da 130 km/h | 64,2 metri | non dichiarata | |
ALTRI VALORI | Rilevati | Dichiarati | |
A 130 km/h effettivi il tachimetro indica | 135 km/h | non dichiarata | |
Diametro di sterzata tra due marciapiede | 11,4 metri |
Cilindrata cm3 | 1.685 |
No cilindri e disposizione | 4 |
Potenza massima kW (CV)/giri | 100 (136)/4000 |
Coppia max Nm/giri | 330/2000-2500 |
Emissione di CO2 grammi/km | 134 |
Distribuzione | 4 valvole per cilindro |
No rapporti del cambio | 6 (manuale) + retromarcia |
Trazione | Anteriore |
Freni anteriori | Dischi autoventilanti |
Freni posteriori | Dischi |
Quanto è grande | |
Lunghezza/larghezza/altezza cm | 477/182/147 |
Passo cm | 277 |
Peso in ordine di marcia kg | 1495 |
Capacità bagagliaio litri | 557/1723 |
Pneumatici (di serie) | 215/50 R 17 |
VELOCITÀ MASSIMA | Rilevata | Dichiarata | |
in 6a a 3600 giri | 192,7 km/h | 190 km/h | |
ACCELERAZIONE | Secondi | Velocità di uscita | Dichiarata |
0-100 km/h | 10,7 | 12,0 secondi | |
0-400 metri | 17,4 | 128,3 km/h | non dichiarata |
0-1000 metri | 32,0 | 163,2 km/h | |
RIPRESA in Drive | Secondi | Velocità di uscita | Dichiarata |
1 km da 40 km/h | 29,2 | 163,7 km/h | non dichiarata |
1 km da 60 km/h | 28,6 | 164,3 km/h | non dichiarata |
da 40 a 70 km/h | 3,3 | ||
da 80 a 120 km/h | 7,9 | non dichiarata | |
CONSUMO | Rilevato | Dichiarato | |
In città | 12,2 km/litro | 13,2 km/litro | |
Fuori città | 16,7 km/litro | 19,6 km/litro | |
In autostrada | 14,1 km/litro | non dichiarato | |
Medio | 14,3 km/litro | 16,7 km/litro | |
FRENATA | Rilevata | Dichiarata | |
da 100 km/h | 37,5 metri | non dichiarata | |
da 130 km/h | 64,2 metri | non dichiarata | |
ALTRI VALORI | Rilevati | Dichiarati | |
A 130 km/h effettivi il tachimetro indica | 135 km/h | non dichiarata | |
Diametro di sterzata tra due marciapiede | 11,4 metri |
Cilindrata cm3 | 1.685 |
No cilindri e disposizione | 4 |
Potenza massima kW (CV)/giri | 100 (136)/4000 |
Coppia max Nm/giri | 330/2000-2500 |
Emissione di CO2 grammi/km | 134 |
Distribuzione | 4 valvole per cilindro |
No rapporti del cambio | 6 (manuale) + retromarcia |
Trazione | Anteriore |
Freni anteriori | Dischi autoventilanti |
Freni posteriori | Dischi |
Quanto è grande | |
Lunghezza/larghezza/altezza cm | 477/182/147 |
Passo cm | 277 |
Peso in ordine di marcia kg | 1495 |
Capacità bagagliaio litri | 557/1723 |
Pneumatici (di serie) | 215/50 R 17 |