Una compatta monovolume da città davvero “chic”, dotata di un piccolo turbodiesel un po' rumoroso e “pigro” ai bassi regimi, ma dai consumi contenuti. La Platino ha tutto quello che si può desiderare.
Posizione di guida | (1 vote) |
Cruscotto | (1 vote) |
Visibilità | (1 vote) |
Comfort | (1 vote) |
Motore | (1 vote) |
Ripresa | (1 vote) |
Cambio | (1 vote) |
Frenata | (1 vote) |
Sterzo | (1 vote) |
Tenuta di strada | (1 vote) |
Dotazione | (1 vote) |
Qualità/prezzo | (1 vote) |
Adatta alla città per la dimensioni contenute, ha un abitacolo molto spazioso e funzionale con quel tocco di eleganza in più. Nella versione platino c'è un bellissimo tetto panoramico.
Ha le dimensioni “giuste” per muoversi in città e una linea raffinata e originale che piace molto alle signore (che apprezzano anche l’eleganza e le finiture di pregio). Particolarmente funzionale l’abitacolo: il divano scorre di 13 centimetri longitudinalmente e lo schienale è diviso in tre parti.
Il motore 1.3 Multijet non “beve” troppo gasolio, ma il suo difetto più grave è la rumorosità: “invade” l’abitacolo sia a freddo, sia quando si preme con decisione il pedale dell’acceleratore. Inoltre, sotto i 2000 giri, risulta un po’ troppo “fiacco”. Il filtro antiparticolato è tra gli optional.
Pratica la leva del cambio nella consolle (anche se la struttura che la ospita ostacola gli spostamenti da un lato all’altro dell’abitacolo), ma le marce sono solo cinque e in autostrada si sente la mancanza della sesta: oltre a far calare il rumore favorirebbe ancor di più i già bassi consumi.
La Platino è la versione più “ricca”: nella dotazione di serie figurano persino i sedili in pelle e Alcantara e il tetto panoramico in vetro (che si può aprire parzialmente). Il prezzo è un po’ alto, e colloca la Lancia Musa tra le più costose del segmento. Per chi vuole risparmiare c’è l’allestimento Oro Plus, che è privo dei vetri scuri ma offre il controllo stabilità e sei airbag.
Qualche soluzione “di stile” non è il massimo della funzionalità (come la strumentazione al centro della plancia) però, i materiali e le finiture sono ineccepibili. Il posto guida è comodo grazie alle ampie regolazioni disponibili, e lo spazio non manca per nessuno degli occupanti, neanche se si viaggia in tre sul divano posteriore. Quest’ultimo scorre longitudinalmente e permette di “modulare” il bagagliaio (che ha forma irregolare ma è capiente) a seconda delle esigenze.
Abitabilità
A dispetto delle contenute dimensioni esterne, la Lancia Musa è davvero ariosa: davanti si sta piuttosto comodi sui sedili (peraltro non grandissimi) rivestiti in pelle e Alcantara, regolabili in altezza e nel supporto lombare. In aggiunta, il volante registrabile in altezza e in profondità agevola la ricerca della posizione di guida ottimale. Dietro si apprezza la comodità del divano, con schienale diviso in tre parti: se si è solo in quattro, la parte centrale può essere reclinata per trasformarsi in un “maxi” bracciolo. Il piano di seduta è, invece, diviso in due: il posto di mezzo è solidale con quello di sinistra, per cui scorrono insieme. Accettabile lo spazio a disposizione per le gambe.
Bagagliaio
Il volume di carico alla cappelliera non è poco (con gli schienali alzati può variare da 390 a 460 litri), ma la forma irregolare del vano impone anche l’uso di piccole borse per sfruttare bene lo spazio. La forma irregolare della soglia (che tende a stringere verso il basso) obbliga a sollevare parecchio i bagagli più voluminosi, mentre la larghezza è ridotta dai passaruota molto sporgenti e dal “gradino” sul lato sinistro. Se si ribaltano il divano e il sedile del passeggero anteriore è possibile stivare oggetti lunghi fino a 228 centimetri. Bassa (59 cm) la soglia di carico.
Dietro la visibilità non è ottimale ed è meglio ordinare i sensori di parcheggio (optional). Lo sterzo è dotato di funzione “City”: un tasto lo si rende leggerissimo, ma anche se si disattiva oltre i 70 km/h il comando resta troppo “dolce”, e sui percorsi misti pecca di precisione. Anche per questo, e a causa delle sospensioni morbide e del motore un po’ pigro ai bassi regimi, è preferibile adottare una guida tranquilla. In autostrada si soffre un po’ per la rumorosità del motore, sensibile a 130 orari, e per i fruscii indotti dagli specchi retrovisori (che sono anche piccoli e poco funzionali).
In città
Maneggevole e compatta, ha la frizione e lo sterzo (grazie alla funzione “City”, attivabile sotto i 70 km/h) così leggeri da rendere quasi ”riposante” la guida nel traffico urbano. Le sospensioni filtrano bene le asperità del fondo, ma la scarsa visibilità posteriore (a causa delle ridotte dimensioni dei retrovisori e del lunotto) consiglia l’optional dei sensori di parcheggio. Davanti si capisce dove termina il muso, ma i montanti limitano un po’ la visibilità nelle curve e negli incroci.
Fuori città
Il motore ha il “fiato corto”, soprattutto ai bassi regimi, e per avere più vivacità è necessario scalare frequentemente, specie per effettuare i sorpassi. E se si tirano le marce la voce del piccolo turbodiesel “invade” l’abitacolo. Talvolta, il “passo” corto, la morbidezza delle sospensioni e il pedale del freno molto sensibile possono generare fastidiosi fenomeni di “beccheggio” (il muso si alza in accelerazione e si abbassa in frenata) che consigliano di ridurre il ritmo. Dolcissimo ma poco preciso lo sterzo.
In autostrada
Ai fatidici 130 km/h “da Codice” il motore in quinta “lavora” a 3000 giri: se ci fosse una sesta marcia “di riposo” calerebbero i consumi e la rumorosità. I retrovisori di piccole dimensioni non provocano fastidiosi fruscii aerodinamici, ma la loro visuale limitata può creare problemi nei cambi di corsia. Tutto bene per quanto riguarda le sospensioni, che assorbono le sconnessioni dell’asfalto, ma la forma della carrozzeria, quando c’è un forte vento laterale, impone di fare attenzione sui viadotti e in uscita dai tunnel autostradali.
L’equipaggiamento di serie comprende tutti i principali dispositivi di sicurezza, inclusi i controlli elettronici della trazione e della stabilità; gli airbag sono sei. Non sono ancora disponibili i risultati relativi ai crash test EuroNcap, cui è stata sottoposta, però, la Fiat Idea, che utilizza la medesima piattaforma della Musa, e che ne è uscita con un punteggio più che soddisfacente.
La Lancia Musa non è ancora stata sottoposta ai crash test EuroNcap, ma lo è stata la “quasi sorella” Fiat Idea, che ha riportato quattro stelle per la protezione di guidatore e passeggeri, nonché due stelle per i bambini fissati agli appositi seggiolini. La dotazione di serie della compatta monovolume Lancia, in termini di sicurezza attiva e passiva, è rassicurante per una “piccola”: ABS, sei airbag (due frontali, due laterali e due per la testa), controlli di stabilità e trazione, e fendinebbia.
E' un po' cara ma sapienti interventi estetici e sostanziali la rendono più lussuosa delle concorrenti.
Se siete alla ricerca di una piccola di classe, e siete disposti a spendere un po' di più rispetto alle auto della concorrenza la Musa è sicuramente l'auto che fa per voi. In alternativa, sono disponibili anche versioni meno accessoriate, a prezzi più “popolari”, che permettono un congruo risparmio.
Abitabilità
In quattro (ma, volendo, anche in cinque) si sta piuttosto comodi: non male per una “quattro metri”.
Baule
Ha una capacità di carico tra le più abbondanti per auto di questa categoria, sia a schienali alzati sia reclinati; inoltre, il divano scorrevole e il sedile anteriore destro abbattibile lo rendono ancor più funzionale.
Consumi
“Beve” poco gasolio anche in città, e nel corso dei nostri test è emerso che con un “pieno” di 47 litri si percorrono mediamente 770 km.
Dotazione
C’è praticamente quasi tutto quello che si può desiderare in una piccola auto, ancorché di lusso, compresi il rivestimento dei sedili in pelle e Alcantara e il tetto in vetro parzialmente apribile.
Portaoggetti
Da una monovolume è lecito aspettarsi che siano parecchi e che si possano sfruttare facilmente. Per la Musa, invece, è il contrario: sono scarsi e di dimensioni ridotte.
Rumorosità
Il motore turbodiesel Multijet si fa sentire a freddo, quando si preme a fondo il pedale dell’acceleratore e a 130 km/h. Un grave handicap.
Sterzo
Grazie anche alla funzione “City” (si esclude automaticamente sopra i 70 km/h) in città si manovra il volante con due dita (questo piace parecchio alle signore). Ma se si guida con piglio sportivo, è poco preciso.
Visibilità
Il lunotto è un po’ piccolo e anche gli specchietti retrovisori sono… mini. Nelle manovre e in retromarcia è bene fare attenzione. Consigliabili i sensori di distanza (optional).
VELOCITÀ MASSIMA | Rilevata | Dichiarata | |
171,8 km/h | 173 km/h | ||
ACCELERAZIONE | Secondi | Velocità di uscita | Dichiarata |
0-100 km/h | 12,9 | 12,5 secondi | |
0-400 metri | 18,6 | 118,2 km/h | non dichiarata |
0-1000 metri | 34,8 | 144,7 km/h | 34 secondi |
RIPRESA | Secondi | Velocità di uscita | Dichiarata |
1 km da 40 km/h in 4a | 34,6 | 142,2 km/h | non dichiarata |
1 km da 60 km/h in 5a | 33,6 | 141,9 km/h | non dichiarata |
da 80 a 120 km/h in 5a | 14,3 | non dichiarata | |
CONSUMO | Rilevato | Dichiarato | |
In città | 15,2 km/litro | 16,7 km/litro | |
Fuori città | 17,5 km/litro | 25 km/litro | |
In autostrada | 14,5 km/litro | non dichiarato | |
Massimo | 9,4 km/litro | non dichiarato | |
Medio | 16,4 km/litro | 21,3 km/litro | |
FRENATA | Rilevata | Dichiarata | |
da 100 km/h | 40,1 metri | non dichiarata | |
da 130 km/h | 68,9,0 metri | non dichiarata | |
ALTRI VALORI | Rilevati | Dichiarati | |
A 130 km/h effettivi il tachimetro indica | 139 km/h | non dichiarata | |
Diametro di sterzata tra due marciapiede | 10,4 metri | 10 |
Cilindrata cm3 | 1248 |
No cilindri e disposizione | 4 in linea |
Potenza massima kW (CV)/giri | 66 (90)/4400 |
Coppia max Nm/giri | 200/1750 |
Emissione di CO2 grammi/km | 124 |
Distribuzione | 4 valvole per cilindro |
No rapporti del cambio | 5 + "retro" |
Trazione | anteriore |
Freni anteriori | dischi autoventilanti |
Freni posteriori | tamburi |
Quanto è grande | |
Lunghezza/larghezza/altezza cm | 404/170/166 |
Passo cm | 251 |
Peso in ordine di marcia kg | 1200 |
Capacità bagagliaio litri | 390-460/1488 |
Pneumatici (di serie) | 195/60 R 15 |
VELOCITÀ MASSIMA | Rilevata | Dichiarata | |
171,8 km/h | 173 km/h | ||
ACCELERAZIONE | Secondi | Velocità di uscita | Dichiarata |
0-100 km/h | 12,9 | 12,5 secondi | |
0-400 metri | 18,6 | 118,2 km/h | non dichiarata |
0-1000 metri | 34,8 | 144,7 km/h | 34 secondi |
RIPRESA | Secondi | Velocità di uscita | Dichiarata |
1 km da 40 km/h in 4a | 34,6 | 142,2 km/h | non dichiarata |
1 km da 60 km/h in 5a | 33,6 | 141,9 km/h | non dichiarata |
da 80 a 120 km/h in 5a | 14,3 | non dichiarata | |
CONSUMO | Rilevato | Dichiarato | |
In città | 15,2 km/litro | 16,7 km/litro | |
Fuori città | 17,5 km/litro | 25 km/litro | |
In autostrada | 14,5 km/litro | non dichiarato | |
Massimo | 9,4 km/litro | non dichiarato | |
Medio | 16,4 km/litro | 21,3 km/litro | |
FRENATA | Rilevata | Dichiarata | |
da 100 km/h | 40,1 metri | non dichiarata | |
da 130 km/h | 68,9,0 metri | non dichiarata | |
ALTRI VALORI | Rilevati | Dichiarati | |
A 130 km/h effettivi il tachimetro indica | 139 km/h | non dichiarata | |
Diametro di sterzata tra due marciapiede | 10,4 metri | 10 |
Cilindrata cm3 | 1248 |
No cilindri e disposizione | 4 in linea |
Potenza massima kW (CV)/giri | 66 (90)/4400 |
Coppia max Nm/giri | 200/1750 |
Emissione di CO2 grammi/km | 124 |
Distribuzione | 4 valvole per cilindro |
No rapporti del cambio | 5 + "retro" |
Trazione | anteriore |
Freni anteriori | dischi autoventilanti |
Freni posteriori | tamburi |
Quanto è grande | |
Lunghezza/larghezza/altezza cm | 404/170/166 |
Passo cm | 251 |
Peso in ordine di marcia kg | 1200 |
Capacità bagagliaio litri | 390-460/1488 |
Pneumatici (di serie) | 195/60 R 15 |