Ben costruita e contraddistinta da un buon rapporto fra prezzo e dotazione, è una citycar dalle dimensioni compatte con una buona abitabilità. Grazie al cambio automatico è molto gradevole da guidare nel traffico, però "beve".
Posizione di guida | (1 vote) |
Cruscotto | (1 vote) |
Visibilità | (1 vote) |
Comfort | (1 vote) |
Motore | (1 vote) |
Ripresa | (1 vote) |
Cambio | (1 vote) |
Frenata | (1 vote) |
Sterzo | (1 vote) |
Tenuta di strada | (1 vote) |
Dotazione | (1 vote) |
Qualità/prezzo | (1 vote) |
La Opel Agila è una compatta citycar dalla linea originale, che grazie alla carrozzeria quasi da monovolume offre una notevole abitabilità. In questa versione abbina il brillante motore 1.2 a benzina da 86 CV a un cambio automatico con convertitore di coppia e quattro marce: non c’è il pedale della frizione e nel traffico si guida senza eccessivo impegno. Fluido e rapido nei passaggi di rapporto, risponde bene anche quando si ha necessità di “sprint”, come per esempio in un sorpasso; la nota dolente è, però, rappresentata dai consumi, che sono piuttosto elevati in tutte le condizioni. La Enjoy è la sola versione disponibile e, in rapporto al prezzo, offre una discreta dotazione.
La Opel Agila ha una carrozzeria compatta (la lunghezza è di 374 cm) con forme da monovolume: è una vettura da città comoda per quattro persone, che in questa versione dotata di cambio automatico a quattro rapporti risulta ancor più pratica e confortevole da guidare nel traffico: la trasmissione offre un funzionamento dolce, con passaggi di marcia fluidi e progressivi (l’ideale per guidare in relax, ma non solo).
Quando c’è bisogno di scatto, come per esempio in un sorpasso, basta premere con decisione il pedale dell’acceleratore e il cambio scala prontamente una o due marce permettendo di sfruttare al meglio gli 86 CV sviluppati dal vivace 1.2 a benzina. Peccato, però, che trattandosi di un sistema a convertitore di coppia l’efficienza non sia il massimo: ne risentono i consumi, più elevati rispetto a quelli di rivali con prestazioni simili.
Oltre che per la maneggevolezza nel traffico, su strada la Opel Agila si fa apprezzare per la tenuta di strada sicura in ogni condizione e per la notevole versatilità: non la spaventano nemmeno i lunghi trasferimenti autostradali, grazie al buon comfort garantito dalle sospensioni e dalla valida insonorizzazione dell’abitacolo. In velocità, inoltre, lo sterzo non si alleggerisce mai eccessivamente.
La 1.2 Enjoy, l’unico allestimento disponibile col cambio automatico della Opel Agila, non è cara e vanta una dotazione di tutto rispetto, che include anche i fari fendinebbia e la radio con cd. Non delude nemmeno dal punto di vista della sicurezza, visto che l’Esp viene offerto di serie per tutta la gamma e che anche gli airbag laterali anteriori sono inclusi nel prezzo. Sono, invece, optional quelli per la testa (davanti e dietro) che, comunque, non hanno un costo esagerato.
L’abitacolo è davvero arioso grazie al tetto alto, e quattro adulti – anche se di statura elevata – viaggiano comodamente; in tre sul divano, però, ci si deve stringere un po’. La plancia ha una forma gradevole, ma le plastiche sono economiche e rigide (anche nel caso dei poggiagomiti ricavati nei pannelli delle porte). Correttamente disposti e facilmente individuabili i comandi, mentre la leggibilità del contagiri e del computer di bordo non è il massimo. Il bagagliaio è piccolo ma ha una forma regolare che lo rende facilmente sfruttabile (anche se manca il divano scorrevole, presente in alcune rivali), tanto più che il pavimento resta piatto anche quando si abbatte lo schienale.
Plancia e comandi
Gradevoli la plancia, con finitura bicolore, e la consolle, molto arretrata, sulla quale sono raggruppati i comandi della radio e quelli del “clima” (individuabili e raggiungibili senza difficoltà); la leva del cambio, rialzata e a portata di mano, ha anche le posizioni “2” e “3” che consentono di selezionare manualmente la seconda o la terza marcia per avere più freno motore in discesa). Peccato che le plastiche siano economiche e, soprattutto, rigide: caratteristica che rende particolarmente scomodi i braccioli ricavati nei pannelli delle porte. Nel quadrante del tachimetro è incluso lo schermo del computer di bordo, che, però, è minuscolo e poco leggibile (difficile “interpretare” il microscopico indicatore del livello del carburante); troppo piccolo anche il contagiri, collocato in posizione “decentrata” nella plancia.
Abitabilità
La rilevante altezza del tetto della Opel Agila non solo favorisce l’accessibilità, ma rende anche l’abitacolo particolarmente “arioso” e accogliente anche dietro: sul divano due adulti godono di una buona sistemazione (mentre in tre occorre stringersi un po’). Le poltrone anteriori, entrambe regolabili in altezza (possibilità prevista anche per gli attacchi superiori delle cinture di sicurezza), sono ben conformate ed efficaci nel trattenere il corpo in curva. Utili la mensola “a vista” (sovrastante il cassetto di fronte al passeggero) e il piccolo vano ricavato nella parte superiore della plancia (protetto da un piccolo sportello).
Bagagliaio
Il baule della Opel Agila non è fra i più capienti della categoria, e in più il divano (fisso) non permette di “modularlo” a piacimento come accade in alcune rivali. In compenso, ha una forma interna regolare, che consente di sfruttare al meglio lo spazio disponibile e – caratteristica comoda quando si devono stivare oggetti lunghi e pesanti – ribaltando il divano non si formano gradini nel piano di carico. Comodo anche il vano di 15 cm di altezza “nascosto” sotto il pavimento.
La carrozzeria compatta (misura appena 3,74 metri di lunghezza), la posizione di guida rialzata e le ampie superfici vetrate (che favoriscono la visibilità), rendono la Agila una perfetta alleata nel traffico cittadino con, in più, tutto il comfort di guida legato alla dolcezza di funzionamento e alla rapidità del ben tarato cambio automatico. È una citycar gratificante anche nei percorsi ricchi di curve, grazie alle valide qualità dell’assetto e alla vivacità del motore. Il 1.2 si difende bene anche in autostrada: è sufficientemente silenzioso e, grazie ai suoi 86 CV, non mostra il fiato corto. Peccato, però, che i consumi - accettabili nei percorsi extraurbani (dove si superano i 15 km/l) – risultino superiori alla media in tutte le altre condizioni.
In città
Nel traffico il cambio automatico della Opel Agila – molto fluido e pure veloce nei passaggi di marcia – permette di muoversi con agilità e senza stress; il suo funzionamento è dolce anche nelle manovre di parcheggio, che si effettuano facilmente e senza strappi godendo, peraltro, di una discreta visibilità posteriore (un bel vantaggio, visto che i sensori non si possono avere nemmeno come optional). Il rovescio della medaglia riguarda i consumi: la trasmissione utilizza un convertitore di coppia che assorbe parecchia potenza, e in città un litro di benzina basta mediamente per percorrere 11,5 km (le rivali che impiegano automatici più moderni, di tipo robotizzato, sono molto meno assetate).
Fuori città
L’assenza del pedale della frizione e la prontezza di risposta del cambio rendono particolarmente gradevole la guida fra le curve, anche perché la Opel Agila in fatto di tenuta di strada e di stabilità non delude: la taratura delle sospensioni è “solida”, ma non al punto di compromettere il comfort, e nelle situazioni di emergenza la vettura rimane facilmente controllabile grazie al puntuale – anzi, talvolta fin troppo solerte – intervento dell’Esp. Adeguato l’impianto frenante, che consente spazi d’arresto contenuti e offre una buona resistenza alla fatica.
In autostrada
Lo sterzo, che a bassa velocità è leggerissimo, si rivela sufficientemente preciso anche alle andature elevate: nei curvoni la sensazione di stabilità e di sicurezza non viene mai meno. Il 1.2 – che nelle riprese è favorito dal cambio automatico – garantisce la riserva di potenza necessaria ad affrontare senza patemi anche viaggi di un certo impegno; inoltre, essendo piuttosto bene insonorizzato, favorisce il comfort. Come accade in città, però, anche in questo caso i consumi sono al livello di quelli di vetture più grandi e potenti: abbiamo rilevato 10,6 km/l.
Sebbene gli airbag per la testa si debbano pagare a parte (ma non hanno un costo eccessivo e sono estesi anche ai posti dietro), l’equipaggiamento è più che soddisfacente: i controlli elettronici della trazione e della stabilità sono di serie per tutta la gamma. La Agila non è stata sottoposta ai crash test EuroNcap, ma a questo riguardo possono far fede i buoni risultati ottenuti dalla “cugina” Suzuki Splash (anche se l’esemplare testato era privo di airbag per la testa), con cui la piccola Opel – oltre al motore 1.2 – condivide la carrozzeria e molti componenti meccanici.
L’EuroNcap non l’ha ancora presa in esame, ma per quanto riguarda i risultati dei crash test si può fare riferimento a quelli ottenuti dalla Splash – la “gemella” Suzuki della Opel Agila – che ha ottenuto quattro stelle su un massimo di cinque per quanto riguarda la protezione degli occupanti, e tre stelle sia per i bambini assicurati a seggiolini Isofix, sia per la tutela dei pedoni in caso di investimento. Si tratta di risultati più che soddisfacenti per una vettura così piccola, che peraltro vanta – oltre a un comportamento stradale sicuro – l’Esp di serie per tutte le versioni. Compresi nel prezzo anche i fendinebbia e gli specchi retrovisori riscaldabili; peccato che il regolatore di velocità non si possa avere nemmeno come optional e che gli airbag a tendina, cioè quelli che riparano la testa (sia dei passeggeri anteriori, sia di chi siede dietro), siano a pagamento.
Considerando che ha il cambio automatico e che offre una dotazione di serie completa, è offerta a un prezzo competitivo rispetto alle concorrenti (anche tenendo conto del costo aggiuntivo dovuto agli airbag per la testa, che sono optional). Si tratta di una citycar pratica, sicura e piacevole da guidare, che offre un’abitabilità superiore alla media. Il rovescio della medaglia riguarda i consumi elevati e la qualità delle plastiche, che è migliorabile.
Se la portate in autostrada non si tira certo indietro, ma resta il fatto che questa Opel Agila rappresenti una valida soluzione per chi desidera una citycar comoda e pratica nel traffico: ciò grazie al cambio automatico, che sebbene meno “moderno” dei robotizzati che equipaggiano alcune rivali (e perciò penalizzante sul fronte dei consumi), soddisfa appieno sul fronte del funzionamento. Certo, bisogna chiudere un occhio sulla qualità delle plastiche (rigide e di aspetto economico) ma, in compenso, l’abitabilità è notevole e il bagagliaio sufficientemente pratico. Alle buone prestazioni del 1.2, inoltre, la piccola Opel unisce convincenti caratteristiche di guida e un elevato livello di sicurezza. D’altra parte non va dimenticato che l’Esp fa parte della dotazione di serie, da considerarsi completa in rapporto al prezzo.
Abitabilità
Ha poltrone comode e il soffitto alto, che lascia parecchia aria sopra la testa: è un’utilitaria con quattro posti veri, sulla quale quattro adulti – anche se di corporatura robusta –viaggiano senza sacrifici.
Cambio
Sebbene sia del tipo con convertitore di coppia (che non rappresenta l’ultimo grido in fatto di tecnologia), la trasmissione automatica offre una buona rapidità nei cambi di marcia, e ben si adatta alle caratteristiche del motore 1.2.
Esp
Il controllo elettronico di stabilità, che è di serie anche nelle versioni meno costose (una scelta da imitare), è ben tarato e preciso nell’intervento: in un’auto che probabilmente andrà in mano ai giovani, garantisce una buona dose di sicurezza in più.
Motore
Abbastanza generoso in fatto di potenza e coppia, offre prestazioni adeguate anche fuori città. Oltre che per la silenziosità di funzionamento, si fa apprezzare per la prontezza con cui sale di giri, il che rende la guida vivace e divertente.
Baule
Sebbene abbia una forma abbastanza regolare, in termini di capacità non è certo fra i più grandi della categoria. In mancanza del divano scorrevole, quando si ha bisogno di un po’ di profondità in più non resta che abbattere lo schienale.
Consumo
I cambi automatici con convertitore di coppia assorbono parecchia potenza e quello installato sulla Agila non fa eccezione: ne risentono parecchio i consumi di benzina, in particolare in città e in autostrada.
Cruscotto
Il contagiri ha un quadrante eccessivamente piccolo e si legge con difficoltà; altrettanto vale per lo schermo del computer di bordo, che ospita anche l’indicatore del livello del carburante (addirittura microscopico).
Plastiche
Quelle impiegate per la consolle sono di qualità economica, e molto rigide. Stesso discorso per il materiale con cui sono realizzati i braccioli delle porte, che per questo motivo alla lunga risultano scomodi.
VELOCITÀ MASSIMA | Rilevata | Dichiarata | |
in DRIVE a 4500 giri | 160,1 km/h | 170 km/h | |
ACCELERAZIONE | Secondi | Velocità di uscita | Dichiarata |
0-100 km/h | 14,4 | 14,8 secondi | |
0-400 metri | 19,3 | 114,1 km/h | non dichiarata |
0-1000 metri | 35,8 | 143,7 km/h | non dichiarata |
RIPRESA IN DRIVE | Secondi | Velocità di uscita | Dichiarata |
1 km da 40 km/h in 4a | 33,1 | 144,7 km/h | non dichiarata |
1 km da 60 km/h in 5a | 31,3 | 145,3 km/h | non dichiarata |
da 80 a 120 km/h in 5a | 12,2 | non dichiarata | |
CONSUMO | Rilevato | Dichiarato | |
In città | 11,5 km/litro | 12,8 km/litro | |
Fuori città | 15,4 km/litro | 20,4 km/litro | |
In autostrada | 10,6 km/litro | non dichiarato | |
Massimo | 7,5 km/litro | non dichiarato | |
Medio | 12,7 km/litro | 16,9 km/litro | |
FRENATA | Rilevata | Dichiarata | |
da 100 km/h | 40,4 metri | non dichiarata | |
da 130 km/h | 67,0 metri | non dichiarata | |
ALTRI VALORI | Rilevati | Dichiarati | |
A 130 km/h effettivi il tachimetro indica | 137 km/h | non dichiarata | |
Diametro di sterzata tra due marciapiede | 9,9 metri | non dichiarata |
Cilindrata cm3 | 1242 |
No cilindri e disposizione | 4 in linea |
Potenza massima kW (CV)/giri | 63 (86)/5500 |
Coppia max Nm/giri | 114/4400 |
Emissione di CO2 grammi/km | 142 |
Distribuzione | 4 valvole per cilindro |
No rapporti del cambio | 4 (aut.) + retromarcia |
Trazione | anteriore |
Freni anteriori | dischi autoventilanti |
Freni posteriori | dischi |
Quanto è grande | |
Lunghezza/larghezza/altezza cm | 374/168/159 |
Passo cm | 236 |
Peso in ordine di marcia kg | 1065 |
Capacità bagagliaio litri | 225/1050 |
Pneumatici (di serie) | 185/60 R 15 |
VELOCITÀ MASSIMA | Rilevata | Dichiarata | |
in DRIVE a 4500 giri | 160,1 km/h | 170 km/h | |
ACCELERAZIONE | Secondi | Velocità di uscita | Dichiarata |
0-100 km/h | 14,4 | 14,8 secondi | |
0-400 metri | 19,3 | 114,1 km/h | non dichiarata |
0-1000 metri | 35,8 | 143,7 km/h | non dichiarata |
RIPRESA IN DRIVE | Secondi | Velocità di uscita | Dichiarata |
1 km da 40 km/h in 4a | 33,1 | 144,7 km/h | non dichiarata |
1 km da 60 km/h in 5a | 31,3 | 145,3 km/h | non dichiarata |
da 80 a 120 km/h in 5a | 12,2 | non dichiarata | |
CONSUMO | Rilevato | Dichiarato | |
In città | 11,5 km/litro | 12,8 km/litro | |
Fuori città | 15,4 km/litro | 20,4 km/litro | |
In autostrada | 10,6 km/litro | non dichiarato | |
Massimo | 7,5 km/litro | non dichiarato | |
Medio | 12,7 km/litro | 16,9 km/litro | |
FRENATA | Rilevata | Dichiarata | |
da 100 km/h | 40,4 metri | non dichiarata | |
da 130 km/h | 67,0 metri | non dichiarata | |
ALTRI VALORI | Rilevati | Dichiarati | |
A 130 km/h effettivi il tachimetro indica | 137 km/h | non dichiarata | |
Diametro di sterzata tra due marciapiede | 9,9 metri | non dichiarata |
Cilindrata cm3 | 1242 |
No cilindri e disposizione | 4 in linea |
Potenza massima kW (CV)/giri | 63 (86)/5500 |
Coppia max Nm/giri | 114/4400 |
Emissione di CO2 grammi/km | 142 |
Distribuzione | 4 valvole per cilindro |
No rapporti del cambio | 4 (aut.) + retromarcia |
Trazione | anteriore |
Freni anteriori | dischi autoventilanti |
Freni posteriori | dischi |
Quanto è grande | |
Lunghezza/larghezza/altezza cm | 374/168/159 |
Passo cm | 236 |
Peso in ordine di marcia kg | 1065 |
Capacità bagagliaio litri | 225/1050 |
Pneumatici (di serie) | 185/60 R 15 |