Generosa nelle dimensioni, ben rifinita e davvero confortevole, questa berlina ha una linea personale e grintosa, anche se i 160 CV del suo 2.0 turbodiesel non sono sufficienti per conferirle un carattere brillante, complice il cambio automatico piuttosto lento. La Vector è l’allestimento meglio equipaggiato.
Posizione di guida | (1 vote) |
Cruscotto | (1 vote) |
Visibilità | (1 vote) |
Comfort | (1 vote) |
Motore | (1 vote) |
Ripresa | (1 vote) |
Cambio | (1 vote) |
Frenata | (1 vote) |
Sterzo | (1 vote) |
Tenuta di strada | (1 vote) |
Dotazione | (1 vote) |
Qualità/prezzo | (1 vote) |
La riproposizione in chiave moderna di alcune soluzioni stilistiche “tipicamente Saab”, quali l’avvolgente parabrezza e il lunotto molto inclinato, rende la 9-5 grintosa e filante. Tuttavia, l’abbinamento fra il 2.0 a gasolio da 160 CV e il cambio automatico a convertitore di coppia (optional) non favorisce la sportività: complici le sospensioni morbide, questa grande berlina si fa apprezzare soprattutto per il comfort di marcia. La Vector ha una dotazione ricca in rapporto al prezzo e può contare pure su una lista di optional di alto contenuto tecnologico.
Il parabrezza poco inclinato e molto avvolgente, contrapposto allo spiovente lunotto che dà slancio alla coda, ricordano i modelli Saab più classici e conferiscono a questa imponente berlina – che ha una lunghezza di ben 5 metri e un passo di 2,84 – un aspetto quasi sportivo: non si direbbe che condivide la piattaforma tecnica con la Opel Insignia (il marchio svedese era, all’epoca del progetto, proprietà della General Motors).
A spingere la 9-5 c’è un 2.0 turbodiesel a quattro cilindri, che trasmette alle ruote anteriori i suoi 160 CV: in rapporto alla generosa stazza della vettura (1650 kg) non sono moltissimi e, anche se la spinta è piuttosto vigorosa già a partire dai 1600 giri, non c’è da aspettarsi un comportamento brioso. Più confortevole che sportivo anche il cambio automatico a convertitore di coppia (optional) che, comunque, non penalizza troppo i consumi.
I limiti di tenuta laterale sono elevati, ma se si affrontano le curve troppo allegramente le morbide sospensioni lasciano che la vettura si corichi parecchio di lato, senza contare che anche lo sterzo risulta poco adatto alla guida brillante (non è molto diretto e perde consistenza al crescere della velocità). Quel che, invece, non manca è il comfort, favorito pure dall’ottimale insonorizzazione dell’abitacolo e dalla comodità dei sedili.
Del ricco equipaggiamento della Vector fanno parte pure i fari bixeno, i cerchi di 18 pollici (anziché di 17), i rivestimenti in pelle e tessuto nonché il bracciolo posteriore: tutti accessori ai quali il più abbordabile allestimento Linear fa rinunciare. Oltre al navigatore con schermo a sfioramento di 8”, nella lista degli optional ci sono l’head-up display nonché alcuni evoluti sistemi di assistenza alla sicurezza, quali l’avviso di involontario superamento della linea di mezzeria.
Elegante e poco appariscente, la plancia segue lo stile “razionalista” tipico delle Saab, ma ai numerosi comandi presenti nella consolle si deve fare l’abitudine; di ottimo livello materiali e finiture. Lo spazio abbonda in tutte le direzioni e le poltrone davanti sono accoglienti anche per chi è di corporatura robusta; ampio pure il divano, che, però, è poco imbottito al centro e dunque comodo soltanto per due. Il grande baule è adeguato alle esigenze di una famiglia, e risulta versatile grazie allo schienale abbattibile e provvisto di botola passante.
Plancia e comandi
La rigorosa semplicità della plancia e della consolle (come da tradizione Saab orientata verso il posto guida) non prescinde dall’eleganza dell’insieme, peraltro valorizzato dal notevole livello qualitativo dei materiali e degli assemblaggi. Il tasto d’avviamento nel tunnel (dove una volta c’era la chiave) e il cruscotto (completo e ben leggibile) composto da tre strumenti circolari sono altri elementi cari agli estimatori delle “svedesi”, ma oltre ai “vezzi” c’è la praticità: i portaoggetti non mancano, e il cassetto di fronte al passeggero davanti è ampio e refrigerato. Richiedono, però, assuefazione i molti comandi che affollano la zona della plancia appena sotto il navigatore (optional che include gli ingressi Aux e Usb e un hard disk di 10 Gb per archiviare mappe e file musicali).
Abitabilità
Ampie nella seduta e nello schienale, nonché marcatamente profilate, le poltrone anteriori sono adatte a persone di ogni taglia; a richiesta si possono avere riscaldabili (e pure di tipo sportivo), ma la regolazione elettrica del supporto lombare e della seduta è di serie. Generose anche le dimensioni del divano, che, però, è comodo soltanto per due persone perché male imbottito al centro; le bocchette di ventilazione posteriori hanno un’ottima portata, e volendo si può avere il “clima” a tre zone con regolazione separata della temperatura per la parte posteriore dell’abitacolo (in pacchetto con gli schermi multimediali integrati nei poggiatesta anteriori).
Bagagliaio
La soglia a ben 76 cm da terra non è molto pratica quando si devono caricare valigie pesanti, anche se, in compenso, l’imboccatura è ampia e ha una forma regolare. Notevole il volume interno, non ai vertici della categoria ma pur sempre superiore ai 500 litri e ben sfruttabile: stivare quel che serve per una vacanza con la famiglia non è un problema. Nel caso fosse necessario ampliare il vano si può anche contare sullo schienale abbattibile (che, però, quand’è giù, forma un gradino di 8 cm nel pavimento), e non manca la botola passante in corrispondenza del bracciolo centrale per caricare gli sci (ma non viene fornita una sacca dove riporli).
Gli ingombri non sono certo quelli di una vettura nata per la città, e in retromarcia è necessario affidarsi ai sensori, ma la leggerezza dello sterzo e il cambio automatico aiutano a “convivere” con il traffico. Sempre elevato il comfort, favorito dalle sospensioni morbide, ma fra le curve, se si forza il ritmo, il coricamento laterale è sensibile. Non grintoso, ma bene insonorizzato e sufficientemente parco nei consumi, il 2.0 turbodiesel garantisce un’elevata souplesse di marcia anche in autostrada.
In città
In manovra e a bassa andatura lo sterzo è leggero, e poi c’è il dolce cambio automatico che nel traffico riduce lo stress. Tuttavia, in città si devono pur sempre fare i conti con le rilevanti dimensioni della carrozzeria, e la scarsa visibilità posteriore costringe a effettuare le retromarce affidandosi più che altro ai sensori (che sono di serie). Nonostante i cerchi di 18 pollici con gomme ribassate, il comfort è buono anche sullo sconnesso: merito delle elevate capacità d’assorbimento delle sospensioni.
Fuori città
L’assetto non è da sportiva e la taratura degli ammortizzatori favorisce il comfort più che la reattività, sicché la 9-5 risulta molto godibile finché non si alza il ritmo, mentre affrontando le curve troppo allegramente lascia emergere un evidente rollio (che, comunque, non penalizza la tenuta di strada né compromette la sicurezza): peccato che per questa versione non siano disponibili le sospensioni attive Drive-Sense. Sono più versati alla guida turistica che a quella grintosa anche il motore (poco pronto sotto i 1500 giri) e il cambio automatico.
In autostrada
A bordo della 9-5 si viaggia in tutta comodità: i fruscii aerodinamici non invadono l’abitacolo e neppure disturba il motore, che in sesta lavora a un regime contenuto (ma grazie al cambio automatico è comunque pronto in ripresa) riuscendo, peraltro, a percorrere quasi 14 km con un litro di gasolio. Notevole anche la sensazione di sicurezza: la vettura segue fedelmente la traiettoria impostata e, in caso di manovre d’emergenza, l’Esp vigila sulla stabilità. In caso di rallentamenti improvvisi si può contare sulla notevole potenza dell’impianto frenante, che, però, tende a perdere tono a seguito di un uso intenso.
Oltre all’Esp e all’irrinunciabile set di sei airbag, la 9-5 offre il regolatore di velocità, i fendinebbia, i fari bixeno e i sensori per monitorare la pressione delle gomme. Fra gli optional a pagamento ci sono gli airbag laterali posteriori e la telecamera che rileva il cambio involontario di corsia, e “legge” i segnali di divieto di sorpasso e i limiti di velocità ripetendoli nel cruscotto. I crash test Euro NCAP sono stati superati con punteggio pieno (cinque stelle).
94 punti percentuali per la protezione dei passeggeri, 80 per i bambini su seggiolini Isofix, 44 per la tutela dei pedoni in caso di investimento e 86 per l’efficacia dei sistemi di assistenza alla guida: sono i punteggi parziali ottenuti dalla 9-5 nei crash test Euro NCAP, che hanno determinato una valutazione globale di cinque stelle (il massimo). L’equipaggiamento di serie include anche i fari bixeno (che con sovrapprezzo possono avere anche il dispositivo di orientamento automatico), il sistema di monitoraggio della pressione delle gomme (se uno dei sensori nelle ruote rileva un valore errato si accende una spia nel cruscotto) oltre che, ovviamente, i controlli elettronici di trazione e di stabilità e gli airbag per la testa estesi ai posti dietro; i “cuscini” laterali posteriori, invece, si pagano a parte. Fra gli optional destinati ad aumentare la sicurezza attiva c’è il sistema basato su una telecamera che rileva la segnaletica orizzontale e avvisa in caso di involontario cambio di corsia, e che sa anche “leggere” i segnali di divieto di sorpasso e i limiti di velocità (che vengono visualizzati nel cruscotto).
Il turbodiesel da 160 CV, ancor più se abbinato al cambio automatico, garantisce prestazioni discrete e non consuma troppo, eppure non è in grado di offrire quella sportività che, invece, sembra suggerita dalla filante e originale carrozzeria; il comfort, però, è impeccabile e altrettanto vale per il grado di finitura. Una nota positiva arriva anche dal prezzo, conveniente in rapporto a contenuti e dotazione di questa grande berlina: anche attingendo alla lista degli optional non si raggiungono cifre proibitive.
Spaziosa, ben costruita, e forte di una dotazione tutt’altro che povera, la 9-5 è offerta a un prezzo che – anche se si cede alla tentazione di aggiungere qualche optional – resta su livelli concorrenziali rispetto alla media delle rivali tedesche più blasonate. Ma da queste ultime la “berlinona” Saab si distingue anche per l’estetica, sportiveggiante senza rinunciare all’eleganza e, soprattutto, forte di una personalità che la rende unica. Le qualità ricercate da chi si rivolge a questo tipo di vetture ci sono tutte: materiali e finiture di qualità impeccabile, un elevato grado di comfort (non per un eventuale quinto passeggero, però) e un baule di adeguata capacità. Quel che manca, semmai, è un po’ di pepe nelle prestazioni, soprattutto se si aggiunge il comodo cambio automatico che, però, smorza la già poca verve del 2.0 turbodiesel (i suoi 160 CV sono appena sufficienti per una berlina così “corpulenta”). Ma se si desidera maggior vivacità conviene rivolgersi alla versione da 190 CV (anche con trazione integrale), che adotta lo stesso motore ma con doppio turbocompressore.
Comfort
Le sospensioni sono piuttosto morbide e l’insonorizzazione dell’abitacolo è curata a dovere: il rombo del turbodiesel non si fa mai invadente e in autostrada anche i fruscii aerodinamici se ne restano fuori.
Finiture
L’attenzione posta nelle finiture e negli assemblaggi è adeguata alla classe della vettura. Di qualità anche i materiali, a cominciare dalle plastiche che rivestono la plancia e la consolle, morbide e gradevoli al tatto.
Linea
Si distingue dalle rivali riproponendo alcune soluzioni classiche delle Saab, quali il parabrezza avvolgente, il tetto piatto e il lunotto piuttosto inclinato: filante e non priva di grinta, sembra meno lunga di quel che è.
Posizione di guida
Spazioso e accogliente, il posto guida si adatta ai conducenti di ogni taglia: la poltrona è correttamente profilata e consente ampie e precise regolazioni elettriche (incluse quelle della seduta e del supporto lombare).
Cambio
Fluido nel funzionamento, ma anche lento nei passaggi di marcia, il cambio automatico (optional al posto di quello manuale a sei marce) a convertitore di coppia si presta soltanto alla guida in souplesse.
Divano
In una grande berlina anche un eventuale quinto passeggero dovrebbe essere accolto con sufficiente comodità, invece l’imbottitura della sezione centrale del divano è troppo rigida; e come se non bastasse, c’è il tunnel che sporge di 18 cm dal pavimento.
Sterzo
Leggero in manovra, è, però, poco diretto: viaggiando ad andatura sostenuta manca della necessaria solidità e non lascia capire con precisione cosa fanno le ruote; poco piacevoli anche le reazioni dovute alla coppia motrice quando si accelera con decisione in uscita di curva.
Visibilità
La conformazione della coda non è l’ideale per la visibilità: in retromarcia è meglio affidarsi ai sensori (previsti di serie); inoltre, i massicci montanti anteriori intralciano la visuale agli incroci e nelle strette svolte a sinistra.
VELOCITÀ MASSIMA | Rilevata | Dichiarata | |
in 6a a 3650 giri | 208,8 km/h | 209 km/h | |
ACCELERAZIONE | Secondi | Velocità di uscita | Dichiarata |
0-100 km/h | 10,0 | 10,1 secondi | |
0-400 metri | 17,1 | 131,5 km/h | non dichiarata |
0-1000 metri | 31,2 | 168,0 km/h | non dichiarata |
RIPRESA IN DRIVE | Secondi | Velocità di uscita | Dichiarata |
1 km da 40 km/h | 29,0 | 169,2 km/h | non dichiarata |
1 km da 60 km/h | 25,1 | 191,8 km/h | non dichiarata |
da 40 a 70 km/h | 2,8 | non dichiarata | |
da 80 a 120 km/h | 7,1 | non dichiarata | |
CONSUMO | Rilevato | Dichiarato | |
In città | 10,2 km/litro | 10,8 km/litro | |
Fuori città | 14,9 km/litro | 18,9 km/litro | |
In autostrada | 13,9 km/litro | non dichiarato | |
Medio | 13,0 km/litro | 14,7 km/litro | |
FRENATA | Rilevata | Dichiarata | |
da 100 km/h | 34,7 metri | non dichiarata | |
da 130 km/h | 59,1 metri | non dichiarata | |
ALTRI VALORI | Rilevati | Dichiarati | |
A 130 km/h effettivi il tachimetro indica | 135 km/h | non dichiarata | |
Diametro di sterzata tra due marciapiede | 11,5 metri | 11,5 metri |
Cilindrata cm3 | 1.956 |
No cilindri e disposizione | 4 |
Potenza massima kW (CV)/giri | 118 (160)/4000 |
Coppia max Nm/giri | 350/1750-2500 |
Emissione di CO2 grammi/km | 179 |
Distribuzione | 4 valvole per cilindro |
No rapporti del cambio | 6 (automatico sequenziale) + retromarcia |
Trazione | Anteriore |
Freni anteriori | Dischi autoventilanti |
Freni posteriori | Dischi |
Quanto è grande | |
Lunghezza/larghezza/altezza cm | 501/186/147 |
Passo cm | 284 |
Peso in ordine di marcia kg | 1675 |
Capacità bagagliaio litri | 515/n.d. |
Pneumatici (di serie) | 245/45 R 18 |
VELOCITÀ MASSIMA | Rilevata | Dichiarata | |
in 6a a 3650 giri | 208,8 km/h | 209 km/h | |
ACCELERAZIONE | Secondi | Velocità di uscita | Dichiarata |
0-100 km/h | 10,0 | 10,1 secondi | |
0-400 metri | 17,1 | 131,5 km/h | non dichiarata |
0-1000 metri | 31,2 | 168,0 km/h | non dichiarata |
RIPRESA IN DRIVE | Secondi | Velocità di uscita | Dichiarata |
1 km da 40 km/h | 29,0 | 169,2 km/h | non dichiarata |
1 km da 60 km/h | 25,1 | 191,8 km/h | non dichiarata |
da 40 a 70 km/h | 2,8 | non dichiarata | |
da 80 a 120 km/h | 7,1 | non dichiarata | |
CONSUMO | Rilevato | Dichiarato | |
In città | 10,2 km/litro | 10,8 km/litro | |
Fuori città | 14,9 km/litro | 18,9 km/litro | |
In autostrada | 13,9 km/litro | non dichiarato | |
Medio | 13,0 km/litro | 14,7 km/litro | |
FRENATA | Rilevata | Dichiarata | |
da 100 km/h | 34,7 metri | non dichiarata | |
da 130 km/h | 59,1 metri | non dichiarata | |
ALTRI VALORI | Rilevati | Dichiarati | |
A 130 km/h effettivi il tachimetro indica | 135 km/h | non dichiarata | |
Diametro di sterzata tra due marciapiede | 11,5 metri | 11,5 metri |
Cilindrata cm3 | 1.956 |
No cilindri e disposizione | 4 |
Potenza massima kW (CV)/giri | 118 (160)/4000 |
Coppia max Nm/giri | 350/1750-2500 |
Emissione di CO2 grammi/km | 179 |
Distribuzione | 4 valvole per cilindro |
No rapporti del cambio | 6 (automatico sequenziale) + retromarcia |
Trazione | Anteriore |
Freni anteriori | Dischi autoventilanti |
Freni posteriori | Dischi |
Quanto è grande | |
Lunghezza/larghezza/altezza cm | 501/186/147 |
Passo cm | 284 |
Peso in ordine di marcia kg | 1675 |
Capacità bagagliaio litri | 515/n.d. |
Pneumatici (di serie) | 245/45 R 18 |