LA Formula 1 A ROMA? - Si può fare. Ora c’è la firma di Bernie Ecclestone su quel progetto a lungo sognato ma che mai si era concretizzato. Maurizio Flammini, l’uomo che con la sua FG Group sta organizzando l’evento e che ha nelle sue mani da anni il mondiale motociclistico della Superbike è intenzionato a far entrare la capitale romana nel calendario della Formula 1 del 2012. Ricevuto l’ok da Ecclestone, Flammini ha incassato il pieno appoggio del sindaco Gianni Alemanno e anche il consenso del presidente della Ferrari Luca di Montezemolo, in un primo momento contrario.
ALL'EUR - La zona scelta è nella parte nord del quartiere dell'EUR. Il tracciato lungo 4.699 metri passerebbe dal Palazzo della Civiltà del Lavoro e dal Palazzo dei Congressi (in foto). L'investimento si aggirerebbe sui 160 milioni di euro. Si valuta che si creerebbero 10.000 posti di lavoro. Sono già stati fatti dei calcoli: il tempo che i piloti di Formula 1 impiegherebbero per percorrere un giro del tracciato sarebbe di 1'34" ad una velocità media di 177 km/h.
Le strade coinvolte sono: viale dell’Arte, viale delle Tre Fontane e via di Val Fiorita, con uno sfondo rappresentato dal Palazzo della Civiltà e del Lavoro, della Chiesa di San Pietro e Paolo, del Palazzo dei Congressi, la piazza Marconi con il Museo Pigorini, il Palsport e la nuova Nuvola.
GRANDI INVESTIMENTI - Altri calcoli effettuati: 160 milioni di investimenti privati per la prima edizione, 9.800 nuovi posti di lavoro, 324.000 turisti per un totale di oltre 1.300.000 presenze, 18 Paesi coinvolti nell'offerta turistica nei 5 continenti. Flammini non ha fatto però i conti con la Lega e il sindaco (leghista) di Monza. Che non si capisce bene cosa voglia… in quanto il GP d’Italia sulla pista lombarda non è in discussione.
Roma sarebbe una tappa aggiuntiva, come accade in Spagna con il tracciato cittadino di Valencia, denominato GP di Europa e in aggiunta a Barcellona che ospita il GP nazionale. Il sindaco monzese Marco Mariani, con lo stile che contraddistingue il suo partito, ha dichiarato: “E’ l’ultimo atto di arroganza di una capitale parassita che da 2000 anni vive togliendo l’ossigeno alle altre città”. Flammini si è fatto una grassa risata.