LE NUOVE GOMME PER LA F1 - Gomme più larghe del 25% e tempi sul giro più bassi di 3 secondi circa. In sintesi, ecco cosa promette la Pirelli per il mondiale di Formula 1 nel 2017. Ad Abu Dhabi, a poche ore della sfida che assegnerà il mondiale piloti a Nico Rosberg o a Lewis Hamilton, la Pirelli svela la gamma delle sue P Zero con le nuove specifiche, sia in versione slick, quindi da asciutto, che nelle declinazioni da bagnato Cinturato Intermediate e Wet. Le anteriori passano da una larghezza di 245 a 305, aumentando di 60 mm. Differenza che sale ulteriormente al posteriore: dai 325 mm del 2016, si arriva ai 405 del prossimo anno (80 mm in più). Le misure complete per i pneumatici slick sono di 305/670-13 all’anteriore e 405/670-13 al posteriore. Immutato rispetto a oggi il diametro del cerchio che resta di 13 pollici.
PAROLA AI TEST - I nuovi pneumatici della Pirelli sono stati testati, a partire dall’agosto scorso, in 10 sessioni di pista per un totale di 24 giornate tra Barcellona, Fiorano, Abu Dhabi, Mugello e Paul Ricard. Grazie a una modifica del regolamento sportivo della FIA, sono state utilizzate monoposto del 2015, aggiornate per avvicinarsi il più possibile alle versioni del 2017 che avranno più carico aerodinamico, carreggiata allargata e, ovviamente, gomme “maggiorate”. Martedì 29 novembre, i test si chiuderanno a Yas Marina, stesso circuito che avrà visto l’epilogo del mondiale 2016 poche ore prima. Tre i team che hanno messo a disposizione le proprie monoposto, impiegando sia piloti ufficiali che collaudatori: Mercedes, Ferrari e Red Bull. La Pirelli si dice soddisfatta dei risultati ottenuti. Le nuove gomme sarebbero meno soggette al degrado e al surriscaldamento, mantenendo un livello di aderenza migliore rispetto a quelle del 2016.
“TRE SECONDI IN MENO AL GIRO” - “Voglio ringraziare i team che ci hanno consentito di portare in pista il lavoro di sviluppo sui pneumatici larghi 2017”, ha sottolineato Paul Hembery, direttore della divisione Motorsport della Pirelli. “Abbiamo fatto grandi passi avanti e ora siamo molto soddisfatti. Sappiamo, però, che il lavoro è soltanto all'inizio. Il progresso aerodinamico delle monoposto del prossimo anno porterà a tempi più bassi di circa tre secondi rispetto a quest'anno. Quando a febbraio vedremo in pista le nuove vetture, scopriremo un aumento di carico aerodinamico di oltre il 20 per cento. E il progresso continuerà per tutto il prossimo campionato. Per cui già a febbraio inizierà la seconda parte del nostro lavoro di sviluppo, diretto al 2018 quando le F1 saranno ancora più veloci”.