SI LAVORA GIORNO E NOTTE - Stanno lavorando giorno e notte. Sia in officina sia negli uffici del marketing. Il tempo stringe, la data del 14 marzo, la domenica che vedrà la disputa del primo GP stagionale di Formula 1 ad Al Sakhir, si avvicina minacciosa. Le cinque nuove squadre ammesse al via del mondiale 2010 stanno per concludere la realizzazione delle monoposto e sono anche alla disperata ricerca dei fondi economici necessari.
SALARY-CAP ADDIO - È infatti accaduto che tutti coloro che avevano lanciato la domanda di iscrizione per essere ammessi al mondiale di Formula 1, lo avevano fatto contando sull’iniziativa del salary-cap, ovvero il budget massimo di 40 milioni di euro per tutti, dalla Ferrari all’ultimo arrivato. Ci fu una mezza rivolta dei top team e dopo qualche mese il salary-cap è finito nel cestino dei rifiuti. Quindi, non ci sono più limiti. E i nuovi team selezionati, hanno presto capito che la vita si sarebbe fatta molto dura.
RICERCA DEL BUDGET - Perché a quel punto, senza le limitazioni economiche, rimanere nel budget dei 40 milioni di euro avrebbe significato essere dei perdenti fin da subito rispetto a chi investirà il quadruplo. Ecco allora la forsennata ricerca di sponsor o piloti in grado di garantire un giusto sostegno in euro. In questo momento, qualche difficoltà di troppo la stanno incontrando Campos, Sauber e USF1.
CAMPOS COL FIATONE - Campos ha già ingaggiato Bruno Senna (foto in alto), il quale porta sponsor importanti, ma è ancora alla ricerca del secondo pilota e di un socio capace di sopperire al budget mancante. Campos, primo spagnolo a creare un team di Formula 1, ha commissionato la realizzazione della monoposto alla italiana Dallara. La vettura è quasi pronta, dalla factory parmense fanno sapere che Campos è in regola con i pagamenti. Buon segno, ma intanto si aspetta il secondo pilota. La vettura sarà in pista a metà del mese di febbraio nei test di Jerez. I meccanici saranno quelli che Campos ha utilizzato tra GP2 e F.3 spagnola, poi vi saranno gli uomini Dallara.