SUCCESSO NUMERO 13 - Audi ancora sugli scudi alla 24 Ore di Le Mans. Toyota e Porsche ci hanno provato a scalzare la supremazia che la casa dei quattro anelli dimostra da molti anni, ma non c’è stato niente da fare. Con quella di quest’anno sono 13 le vittorie conquistate dall’Audi in quindici anni, con auto a benzina, diesel e ora ibride.
IL PODIO - A salire sul gradino più altro del podio della 82esima edizione è stato l’equipaggio André Lotterer-Benoit Tréluyer-Marcesl Fassler, vincitori con la Audi R18 e-tron quattro n° 2. Al secondo posto l’altra Audi R18 di Tom Kristensen-Marc Gené-Luca Di Grassi, staccati di poco e davanti alla Toyota TS 040 n° 8 di Anthony Davidson-Nicolas Lapierre-Sébastien Buemi.
Nelle foto sopra André Lotterer-Benoit Tréluyer-Marcesl Fassler, vincitori con la Audi R18 e-tron n° 2.
GARA INCERTA - Ancora Audi, dunque, ma non certo al termine di una gara scontata. Tutt’altro. Nelle 24 ore da ieri alle 15 la battaglia non è mancata e così i colpi scena con cambi di scenari. Protagoniste le tre star della gara: Audi, Porsche e Toyota.
TOYOTA: DELUSIONE ALL’ALBA - Proprio la TS040 Hybrid n° 7 della Toyota per lunghe ore ha dato l’idea di riuscire a vincere. È andata in testa al via, poi ha lasciato per un po’ la prima posizione per riprenderla alle 17 e tenerla per tutta la notte. Dietro di lei le due Audi R18 n° 1 e 2. Alle 5 del mattino della domenica il colpo di scena: la Toyota rallenta molto, ha un principio di incendio e si ferma alla curva Arnage. Il responso sarà irrimediabile: panne elettrica (non meglio specificata) e ritiro inevitabile dopo una gara disputata di testa.
Le due Audi tagliano il traguardo.
KRISTENSEN-AUDI: E PARE TUTTO FINITO - A quel punto l’Audi si è ritrovata leader con la R18 e-tron quattro con al volante il superspecialista di Le Mans Tom Kristensen (nove vittorie). Alle sue spalle l’altra Audi di Lotterer-Tréluyer-Fassler. Terza la Porsche 919 hybrid n° 20 di Mark Webber-Timo Bernhard-Brendon Hartley. Dai box intanto arrivano notizie di problemi tecnici per le tre vetture di testa, ma sembra che l’Audi sia in grado di controllare la situazione.
IL RITORNO DELLA PORSCHE - E invece no. A parte i momentanei cambiamenti dovuti alle soste per i cambi pilota, rifornimenti e cambio gomme, alle 11 gli schermi televisivi propongono la scena dell’Audi n° 2 di Kristensen che va piano. Il pilota danese rientra ai box e riparte, ma chiaramente qualcosa non va. Ed è un altro cambiamento di scena, con la Porsche che va in testa e fa parlare di ritorno vittorioso a Le Mans dopo 16 anni di assenza.
Alla Toyota n° 8 "solo" il terzo posto.
BATTAGLIA - Al volante della Porsche 919 Hybrid c’è Bernhard che ha un po’ più di un minuto di vantaggio sull’Audi n° 2 di Lotterer-Tréluyer-Fassler. Il comportamento in pista però è irregolare e non si capisce bene se la Porsche stia gestendo il vantaggio o se ci siano problemi. Verrà poi confermato che sia la Porsche che l’Audi in seconda posizione hanno dei problemi che costringono a dosare le forze, con la Porsche che perde due-tre secondi a giro.
L’EPILOGO - E il trend è infatti il segnale che qualcosa non va. Per l’attacco di Lotterer con l’Audi e per il gioco delle soste, il vantaggio della Porsche si riduce a una manciata di secondi (a un bel momento soltanto 5) e l’incertezza è al massimo. Ci sono soste ai box per interventi parziali e si comprende che la Porsche ha dei problemi. Alle 13 ecco l’altro ribaltone: questa volta con il sapore della delusione per la Porsche: le immagini del circuito mostrano la 919 Hybrid n° 20, con Webber al volante, rallentare fortemente. Il pilota prosegue con la sola trazione elettrica per cercare di arrivare ai box, ma è alla curva di Mulsanne, e ci sono diversi chilometri da percorrere. Ci riesce, ma alla fine dei tentativi dei tecnici il responso dei tecnici è inesorabile: ritiro.
La Porsche di Webber si è dovuta ritirare.
LA VITTORIA - Et voilà: il team dell’Audi può prepararsi al gran finale in parata con la R18 e-tron quattro n° 2 dopo 379 giri pari a 5.1655 chilometri di gara. In seconda posizione la “sorella” n° 1 a 3 giri. Terza la Toyota TS 040 di Anthony Davidson-Nicola Lapierre-Sébastien Buemi a 5 giri. L’Audi si conferma regina di Le Mans, anche con la motorizzazione ibrida. L’equipaggio Lotterer-Tréluyer-Fassler è al suo terzo successo.
LE ALTRE CATEGORIE - Nella categoria dei prototipi LMP2 ha vinto la Zytec Z11SN-Nissan dell'equipaggio Simon Dolan-Harry Tincknell-Oliver Turvey (quinti nella classifica generale). Tra le GT successo della Ferrari 458 della AF Corse di Amato Ferrari, guidata da Gianmaria Bruni-Toni Vilander-Giancarlo Fisichella nella categoria GTE Pro (l’equipaggio è al suo secondo successo GT a Le Mans), mentre l’Aston Martin Vantage V8 di Kristian Poulsen- David Heinemeier Hansson-Nicki Thiim si è aggiudicta la categoria GTE Am.