UNA VITTORIA - Oltre ai prototipi alla
24 Ore di Le Mans (leggi
qui la cronaca dell’edizione 2015) corrono anche i bolidi derivati dalle gran turismo di serie. Anche nel
2015 a farla da padrona è stata la Ferrari 458 Italia, che ha conquistato il primo posto nella categoria LMGTE Am (quella in cui almeno uno dei piloti dell’equipaggio deve essere una persona che corre solo per passione e non per mestiere), con la macchina numero 72 del team russo SMP Racing condotta da Victor Shaytar, Andrea Bertolini e Aleksey Basov. Terza, un’altra 458 Italia, la numero 62 di William Sweedler, Townsend Bell, Jeffrey Segal, seguita dal team americano Scuderia Corse.
E UN’ALTRA SFUMATA PER POCO - Meno fortunata la Ferrari 458 Italia (numero 51, nella foto) vittoriosa l’anno scorso: quella di Gianmaria Bruni, Toni Vilander e Giancarlo Fisichella, gestita dalla piacentina AF Corse. Mentre erano in testa nella categoria LMGTE Pro (quella più prestigiosa e per i piloti professionisti), a due ore dal termine della 24 Ore di Le Mans, sono stati costretti a una sosta per la rottura del cambio. Ripresa la pista dopo ben 30 minuti di febbrile lavoro da parte dei meccanici, la macchina è riuscita, comunque, a concludere in terza posizione. Seconda è finita un’altra Ferrari 458 Italia (la numero 71) sempre della AF Corse: quella di Davide Rigon, James Calado ed Olivier Beretta.
IL CAVALLINO IN TESTA - Al termine della 24 Ore di Le Mans, nella classifica delle gran turismo nell’ambito campionato mondiale endurance (il WEC, World Endurance Championship), la Ferrari è prima con 144 punti, seguita dalla Porsche (99) e dall’Aston Martin (84). Nella graduatoria per i team LMGTE Pro, conduce la AF Corse, in quella per le squadre LMGTE AM, la SMP Racing. Per quanto riguarda i piloti delle LMGTE Pro, sono in vetta a pari punti (61) i due “driver” della AF Corse: Gianmaria Bruni, Toni Vilander. In quella LMGTE AM, sono Victor Shaytar, Andrea Bertolini e Aleksey Basov. Il prossimo appuntamento per il WEC è il 30 agosto 2015, con la 6 Ore del Nürburgring.