NOVITÀ IN VISTA - L’edizione 2020 del campionato mondiale endurance è l’ultima prima dell’entrata in vigore del nuovo regolamento tecnico: dalla prossima stagione, al via dal 19 marzo 2021 con la 1000 Miglia di Sebring, i prototipi della classe “regina” LMP1 saranno sostituiti da hypercar derivate da modelli stradali (qui per saperne di più). Prima di andare in “pensione”, i prototipi hanno dato spettacolo nella settima e penultima gara del mondiale WEC 2020, la mitica 24 Ore di Le Mans (guarda nel video qui sotto una sintesi), che quest’anno si è svolta più tardi del solito: anziché a giugno, è slittata al 19-20 settembre per colpa dell’emergenza sanitaria.
QUATTRO CLASSI - Le 59 vetture al via erano suddivise in quattro classi: la LMP1, con prototipi ibridi o non ibridi, a cui partecipano le case automobilistiche o team ufficiali; la LMP2, con prototipi non ibridi e schierati da team indipendenti; la GTE Pro, con vetture derivate da quelle di serie guidate piloti professionisti; e la GTE Am, con le medesime vetture ma con piloti amatori.
DOPPIETTA MANCATA - La vittoria assoluta è andata al team ufficiale Toyota Gazoo Racing, favorito numero uno della vigilia e reduce dal primo posto delle edizioni 2018 e 2019: ha dominato l’equipaggio numero 8, composto da tre ex piloti di Formula 1, ovvero lo svizzero Sébastien Buemi, il neozelandese Brendon Hartley e il giapponese Kazuki Nakajima. La Toyota però non ha colto la doppietta, perché l’equipaggio numero 7 è stato rallentato da un problema tecnico al turbo della Toyota TS050 Hybrid, che ha costretto al terzo posto i piloti Mike Conway, Kamui Kobayashi e José Maria Lopez. Il secondo posto è andato così al team svizzero Rebellion Racing, che ha ottenuto anche il quarto.
L’ASTON MARTIN SUGLI SCUDI - L’esito della gara è stato più serrato nella classe LMP2, vinta dal team britannico United Autosports, che ha portato in gara il prototipo Oreca 07. Come spesso accade alla 24 Ore di Le Mans, però, il vero spettacolo è stato offerto dai piloti della classe GTE Pro, dove si sono sfidati i team ufficiali (o quasi) di Aston Martin, Ferrari e Porsche, con le versioni da corsa delle Aston Martin Vantage, Ferrari 488 GTB e Porsche 911: la vittoria di classe è andata al team ufficiale della casa inglese, che ha beffato di pochi secondi il team AF Corse della Ferrari. L’Aston Martin ha vinto anche nella classe GTE Am, davanti alla Porsche.