La Fiat Grande Panda è protagonista all’interno dello stand della Kartell che l’azienda di arredamento ha allestito nell’ambito della Design Week di Milano. Il centro della scena se lo prende la Fiat Grande Panda Kartell, un progetto in evoluzione che vuole incarnare i valori e le caratteristiche stilistiche di entrambi i brand, unendo idee e materiali dei due mondi. Non si tratta di una nuova edizione speciale della citycar italiana (quindi non verrà prodotta in serie), ma di una sorta di laboratorio creativo che da una parte vuole portare il linguaggio dell’automotive nel mondo del design e dall’altra eleva lo stile come componente chiave dell’esperienza di guida.
Il progetto si caratterizza per alcuni elementi stilistici, come la tinta rosso vibrante della carrozzeria, che vuole trasmettere energia e passione. La vettura presenta anche contrasti cromatici riprodotti dalla tonalità rossa della vernice esterna che si “scontra” con il Tasmania Blue degli interni. Il logo della Kartell, che simboleggia il segno “Love”, diventa un elemento decorativo centrale: lo si ritrova in punti strategici della vettura come i cerchi, la parte posteriore e il terzo montante. All’interno dell’abitacolo, la personalizzazione è giocosa, con il monogramma “KK” termo-goffrato che si ritrova su tutti i rivestimenti, a loro volta realizzati con tessuti d’avanguardia. L’auto nasconde anche un “easter egg”, una sorpresa che i visitatori possono divertirsi a trovare all’interno dell’abitacolo: si tratta dell’iconica lampada della Kartell.
La Fiat Grande Panda Kartell è stata pensata per essere aperta a molteplici contaminazioni. Per esempio, una dei possibili materiali per gli interni è il Policarbonato 2.0, un polimero creato da fonti rinnovabili noto per la sua trasparenza, resistenza e leggerezza. Questo materiale, usato dalla Kartell in molti dei suoi prodotti più famosi, potrebbe migliorare l’estetica della vettura e riflettere l’impegno delle due aziende verso l’innovazione. Un’altra possibile contaminazione rientra nel tema della sostenibilità tra i due settori industriali, che condividono una filiera produttiva comune: i ritagli di tessuto della poltrona Foliage vengono ridotti a fibre di scarto e poi ritessuti in un filato di poliestere rinnovato al 100%, ottenendo un rivestimento per i sedili con una tela centrale composta al 60% da tessuto in poliestere riciclato. Un modo per ridurre gli sprechi e trasformare gli scarti in materiali di alta qualità.