FASE 2 - Lunedì 4 maggio per noi italiani inizia la cosiddetta Fase 2 dell'emergenza sanitaria dovuta alla diffusione del coronavirus. Una fase che molti speravano portasse ad un certo allentamento delle restrizioni, che nella realtà dei fatti non si è verificato. Innescando polemiche, discussioni tra Stato e Regioni per l’applicazione dell’ultimo DPCM varato dal Consiglio dei Ministri. Al netto delle polemiche, va comunque sottolineato che da lunedì 4 maggio 2020 molte attività lavorative riprenderanno e a molti cittadini sarà perciò concesso di recarsi al lavoro anche in automobile utilizzando l’autocertificazione.
LE LIMITAZIONI RESTANO - Ma attenzione però: come in precedenza, il testi del DPCM riporta che sono consentiti solo gli spostamenti motivati da comprovate esigenze lavorative o situazioni di necessità, ovvero per motivi di salute e si considerano necessari gli spostamenti per incontrare congiunti purché venga rispettato il divieto di assembramento e il distanziamento e si utilizzino le mascherine. Importante ricordare che è vietato a tutti di trasferirsi o spostarsi, con mezzi di trasporto pubblici o privati, in una regione diversa rispetto a quella in cui attualmente si trovano, salvo che per comprovate esigenze lavorative, di assoluta urgenza per motivi di salute. Infine è consentito il rientro presso il proprio domicilio, abitazione o residenza.
SI SCORAGGIA L’USO DELL’AUTO - In termini di mobilità va sottolineato che non tutto è ancora chiarissimo: le Regioni si stanno attrezzando in questi giorni (anche appunto tra le polemiche), ma in linea di massima l’utilizzo della propria auto, pur essendo consentito, viene spesso sconsigliato. A Milano ad esempio il sindaco Sala, con la giunta comunale, ha previsto la creazione di molte nuove piste ciclabili anche restringendo le carreggiate solitamente riservate alle auto. Una “strozzatura” che tra l’altro comporterà l’obbligo per gli automobilisti di viaggiare a non più di 30 km/h in diverse zone della città. Per chi deve muoversi nell’ambito milanese va ricordato che resteranno ancora “aperte” le aree B e C. Significa che per ora non si pagherà per andare in centro, anche se il Comune monitorerà giornalmente la situazione affinché il livello di inquinamento non salga in modo eccessivo.
> RISPONDI AL SONDAGGIO
I MEZZI PUBBLICI - Analogamente anche chi utilizzerà scooter e moto potrà circolare purché in possesso dell’autocertificazione e purché rispetti le stesse regole riservate alle quattro ruote. Contestualmente sono previste sostanziali modifiche anche al sistema dei trasporti pubblici per rispettare le misure di distanziamento: sui vagoni delle metropolitane i posti saranno perciò assegnati attraverso appositi segnali e gli ingressi saranno contingentati per evitare affollamenti. Le stesse considerazioni valgono naturalmente anche per i mezzi di superficie.
APRONO LE CONCESSIONARIE - Dal 4 maggio riparte anche l’attività delle concessionarie di auto che potranno perciò lentamente tornare alla normalità. Anche in questo caso le aperture sono vincolate al rispetto scrupoloso del protocollo di sicurezza anti-contagio, fissando tra l’altro appuntamenti distanziati tra loro per le operazioni di post vendita (tagliandi e assistenza) e mettendo in pratica tutte le misure di sicurezza necessarie per la vendita del nuovo.