AGGIORNAMENTO DEL NAFTA - Dopo una trattativa breve, i rappresentanti di Stati Uniti e Messico hanno siglato un accordo di massima per un nuovo assetto dei rapporti tra i due paesi in diversi campi, tra cui quello di primaria importanza del settore auto per quel che riguarda le condizioni con cui regolare le importazioni negli Usa delle vetture prodotte in Messico. L’accordo raggiunto è stato definito un “aggiornamento del trattato Nafta” (che regola gli scambi commerciali tra Usa, Canada, Messico) dal presidente messicano Enrique Peña Nieto, mentre per il presidente americano Donald Trump si tratta di un accordo completamente nuovo. La diversità terminologica rivela quanto a Trump sia inviso il trattato Nafta, il cui superamento era già nei suoi programmi elettorali. Dove stia la verità saranno le prossime settimane a dirlo, quando l’accordo dovrà essere ratificato sia dal parlamento messicano che dal Congresso americano. E soprattutto sarà da vedere se il nuovo accordo sarà accolto anche dal Canada. In proposito è imminente l’inizio delle trattative tra il governo di Ottawa e quello degli Usa. In proposito va detto che i colloqui non pare inizino nel migliore dei modi, visto che da parte canadese è stato subito detto che accetteranno le novità se sono d’interesse per il Canada, mentre Trump ha affermato che conta in una rapida intesa anche su questo versante, altrimenti scatteranno dazi doganali sulle importazioni dal Canada.
CONTENUTI DELL’ACCORDO - A leggere le sintesi dell’accordo raggiunto tra Messico e Usa si può però da aggiungere un’altra osservazione terminologica. L’intesa è stata definita “accordo commerciale” ma tra le novità vanno al di là degli aspetti commerciali. Ciò che più è stato sottolineato riguarda le condizioni necessarie affinché le auto prodotte in Messico siano esentate da dazi al momento dell’importazione negli Usa: il 75% delle vetture deve essere prodotto tra Usa e Messico (il trattato Nafta prevedeva questa percentuale al 62,5%); dovrà essere usato più acciaio e alluminio di produzione americana e, condizione inedita in assoluto, le auto dovranno essere prodotte per almeno il 40% da manodopera che guadagna almeno 16 dollari all’ora. Una clausola quest’ultima che ha ben poco di commerciale, ma va a incidere sull’argomento principale per il quale le case scelgono di andare a produrre in Messico. In pratica si tratta di un vincolo che da un lato fa certamente gli interessi dei lavoratori messicani, ma non di meno è interessante per quelli statunitensi che vedono ridotta l’attrattiva della produzione in Messico. Se queste condizioni non sono rispettate gli Stati Uniti applicheranno un dazio doganale del 2,5%. Se poi la produzione avverrà in fabbriche di nuova realizzazione la percentuale del dazio sarà superiore. che sarà maggiorato per i veicoli prodotti in fabbriche nuove.