TERRIBILI EFFETTI - In queste ore sono stati diffusi i dati ACI relativi all’Annuario Statistico 2020. Inutile sottolineare che anche l’Automobile Club Italiano pone l’accento sui terribili effetti della pandemia di Covid-19, effetti che hanno trascinato il mercato auto sul livello più basso mai registrato da inizio secolo: tra marzo e aprile 2020, la media è calata dell’80%, con 370.000 immatricolazioni di veicoli in meno, 300.000 delle quali auto.
RECORD STORICO NEGATIVO - A maggio 2020 poi non sono state segnalate riprese significative, malgrado le parziali e progressive riaperture delle attività commerciali, pur se a fine mese, la flessione potrebbe essere più contenuta. L’ACI stima che nel 2020 le nuove immatricolazioni scenderanno ben al di sotto dei 1,6 milioni rilevati nel 2013. È inoltre assai probabile, poi, che molti potenziali acquirenti attendano una maggiorazione degli incentivi da parte del Governo, come da tempo richiesto da tutti gli operatori del settore, ACI incluso.
MALE SOPRATTUTTO PER IL SUD - Dal punto di vista geografico le Regioni più penalizzate saranno quelle del Sud che, già oggi, presentano molti più passaggi di proprietà che prime immatricolazioni rispetto alla media nazionale: in pratica si registrano 3,6 passaggi di proprietà di auto usate per ogni acquisto di auto nuove, e dove le autovetture Euro 0-1-2-3 costituiscono il 44,5% del totale. Per l’ambiente le conseguenze saranno pesanti perché aumenterà ancora più l’età media delle auto in circolazione, oggi di 11 anni e 5 mesi, e continueremo ad avere in circolazione 1 auto su 5 di classe Euro 0-1-2 (da 18 anni in poi).
MENO GREEN - Frenano pure le immatricolazioni delle ibride ed elettriche, (agevolate dagli ecoincentivi dal 2015 al 2019), soprattutto a causa del prezzo di acquisto sensibilmente più elevato. Sorprende anche constatare che nelle immatricolazioni di marzo ed aprile siano tornate in misura significativa le auto alimentate a gasolio.
QUANTE AUTO? - Nel rapporto ACI si pone anche l’accento sul rapporto nazionale autovetture/popolazione che è pari a 655 auto ogni 1.000 abitanti, mentre, prendendo in considerazione tutti i veicoli, il rapporto sale a 868 ogni mille abitanti. Nelle città invece circolano in media 643 auto ogni 1.000 abitanti: il valore massimo a L’Aquila (776) e Frosinone (775), il minimo, oltre Venezia (424), a Genova (469) dove sono molto usati i motocicli e Milano (501).
LE SPESE - Per il resto, l’Annuario Statistico dell’ACI fotografa anche i costi sostenuti per l'auto: nel 2019 sono stati spesi 155 miliardi di euro, più o meno come nel 2018 (+0,3% ). L’esborso maggiore è ovviamente l’acquisto (49 miliardi), poi in carburante (39 miliardi) e manutenzione (26 miliardi). In aumento le voci relative a pneumatici, manutenzione, parcheggi e pedaggi autostradali, mentre sono in flessione, leggera, quelle relative all'acquisto e ai premi RCA.
GETTITO FISSALE - Importante sottolineare anche la componente delle entrate fiscali: lo scorso anno pari a 65 miliardi di euro, somma in linea con il 2018. Per l’erario l'entrata maggiore deriva dalla vendita dei carburanti (circa 35 miliardi), seguono l'IVA per l'acquisto dell’auto (circa 8,5 miliardi), e la tassa automobilistica (6,7 miliardi).